Lecco: festa di Santa Barbara per i Vigili del fuoco, altro avvicendamento al Comando

"Un giorno senza rischio per noi non è vissuto". Ha citato un verso della preghiera del vigile del fuoco, recitata durante la funzione religiosa quest'anno ospitata dalla Basilica di San Nicolò, l'ingegner Alessandro Granata alla testa del Comando di Lecco da 12 mesi e già prossimo a prendere possesso di altra sede, essendo stato destinato a Sondrio.
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La sua prima Santa Barbara - quella del 2022 non venne celebrata per gli strascichi del covid, ha detto, alludendo però all'esplicita volontà dei suoi sottoposti di non organizzare la tradizionale cerimonia pubblica in protesta per le lungaggini legate alla realizzazione della nuova caserma - è stata dunque anche quella del congedo. E quella dell'orgoglio per aver, nella sua seppur breve permanenza all'ombra del Resegone, "iniziato una azione di rinnovamento", all'interno di un Comando sì piccolo - e reso ancor più "piccolo" dalle carenze d'organico - ma non per questo poco attivo, tutt'altro in considerazione degli oltre 3.000 interventi in emergenza svolti - mediamente - ogni anni.
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Il comandante Alessandro Granata

Si ritorna dunque a quel "Un giorno senza rischio per noi non è vissuto". "Ci piace - ha affermato con convinzione Granata - stare a contatto con la gente", indicando nella festa della patrona l'occasione per sottolineare lo spirito di altruismo del Corpo. Un Corpo che - ha sostenuto ancora il Comandante nel suo discorso - deve guardare al futuro facendo tesoro di quel patrimonio rappresentato da tutti coloro che non ci sono più. Proprio con l'omaggio ai Caduti, nella sede di piazza Bione, si è dunque aperta la giornata di festeggiamenti, con la posa di una corona d'alloro, alla presenza del Prefetto Sergio Pomponio. "Spero - ha detto Granata - che una lapide venga appesa o quanto meno i loro nomi vengano trascritti in un punto centrale anche della nuova caserma, su cui tanto confidiamo. Devono essere la pietra su cui fondare la nuova sede".
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Non sarà comunque lui a tagliarne il nastro. Al suo posto, a breve, arriverà il collega Antonio Durante, ora in servizio in Sicilia dopo una lunga permanenza a Milano. Si spera che nel corso del mandato di quest'ultimo quantomeno partano i lavori. Le premesse, ora, sembrerebbero esserci tutte. Da qui il ritorno della festa "pubblica", alla presenza di svariate autorità e una nutrita schiera di colleghi di Lecco e dei distaccamenti volontari di Merate, Valmadrera e Bellano.

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A tutti loro si è rivolto, durante l'omelia, il Prevosto don Davide Milani, rifacendosi alle parole del Profeta Sofonia: "voi potete essere motivo di serenità. Laddove c'è chi vede guai, problemi e sciagure, voi potete essere motivo di gioia perché siete, anche in presenza di guai, problemi e sciagure, qualcuno sui cui poter contare". Nell'evidenziare poi "l'opera di salvezza" a cui quotidianamente, con il loro lavoro, sono chiamati i pompieri, monsignor Milani ha altresì ricordato come tutti noi abbiamo poi bisogno di una "Salvatore più grande". "La fede è la salvezza. Da quale incendio? Da quale incidente? Da quello della morte" ha chiosato il celebrante, affiancato all'altare da don Andrea Lotterio, sempre vicino alle "divise".
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Consegnate, infine, in coda alla funzione religiosa, le Croci di Anzianità. L'hanno ricevuta l'ing.Giovanni Murgia (direttore vice dirigente), Demetrio Andidero e Gabriele Consonni (entrambi vigili del fuoco coordinatori), Simone Mandelli e Matteo Selva (capi squadra volontari), Matteo Albani, Roberto Di Modugno, Massimo Fumagalli, Matteo Fumagalli e Luca Viscardi (vigili volontari). Premiati, invece, con il Diploma di lodevole servizio i capi reparto Efisio Manca, Sergio Cognali, Gianluca Perego e Gianfranco Villa, collocati a riposo nel corso dell'anno. 

La cerimonia si è chiusa sulle note dell'Inno d'Italia - eseguito dalla Banda Musicale del Liceo Grassi - mentre dall'autoscala veniva calato un grande Tricolore sul sagrato della Basilica.
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