Lecco perduta/403: Montelungo 1943, i ricordi della caserma Sirtori

Sono passati 80 anni da quando sulla prima linea di combattimento per la conquista dell’imprendibile collina di Montecassino, fortificata intorno alla storica abbazia e difesa da reparti particolarmente addestrati delle truppe tedesche, si posizionavano anche i fanti della divisione Legnano. Era la prima unità combattente del rinato Esercito italiano della Liberazione, dopo le tragiche vicende dell’estate 1943.
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La lapide che ricorda Montelungo 1943

Una lapide ricorda lo storico evento nell’area che è stata dell’ex caserma Sirtori di via Leonardo da Vinci, presso il muro perimetrale della Canottieri Lecco; è incisa la data dell’8 dicembre 1943, quando fu più duro e sanguinoso l’attacco della Legnano contro le fortificazioni nemiche. Perché l'effigie? Perché dal 1946 una compagnia contro i carri della divisione si era stabilita nella caserma Sirtori. Lì l'anniversario di Montelungo veniva sempre celebrato dalla compagnia del 67 Fanteria rimasta sino al 1973/1974. I lecchesi di una certa età possono ricordare che il regista organizzativo della rievocazione è stato il maresciallo maggiore cav. Carmelo Altadonna, in città dal 1946, che ha ricevuto una targa di benemerita riconoscenza da parte della città, consegnata dall’allora sindaco Guido Puccio alla chiusura della Sirtori.
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La caserma Sirtori di via Leonardo da Vinci

C’era anche un lecchese nei primi reparti del rinato Esercito italiano che si schierarono in prima linea a Mignano Montelungo, sulla strada super fortificata dai tedeschi a difesa di Cassino: era il futuro sindaco professor Luigi Colombo. Laureato in lettere nel 1940, venne chiamato alle armi con la guerra e arruolato nel 67 Fanteria, impegnato sul fronte occidentale francese. Trasferito in Puglia dopo lo sbarco anglo-americano in Sicilia, visse le vicende intorno al 15 luglio 1943 e successivamente all’armistizio dell’8 settembre, nello sfaldamento generale dell’esercito rimasto senza capi e senza ordini.
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Il prof. Luigi Colombo durante una commemorazione di Montelungo

Colombo fu tra i primi a ricostituire il reggimento e fu in prima linea sul fronte di Montelungo nell’8 dicembre 1943, nei primi reparti dell’armata italiana di liberazione a fianco dei militari del generale Clark. Ferito gravemente, rientrò a Lecco alla fine della guerra e iniziò un’attività di insegnante come professore di italiano e di storia che lo porterà ad essere prima vice e poi preside dell’Istituto Parini per ragionieri, allora nella vecchia sede di via Ghislanzoni. Alla docenza ha unito un notevole impegno politico, prima come assessore alla pubblica istruzione al Comune di Lecco, a fianco del sindaco Ugo Bartesaghi, al quale poi succederà nel febbraio 1955, con una carica che manterrà sino alla fine del 1958 quando fu costretto all’abbandono per motivi di salute dovuti alle ferite belliche.
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Un reparto della Legnano sfila in via San Nicolò

La caserma Sirtori in via Leonardo da Vinci ha visto dal dopoguerra ’46 una compagnia del 67 Fanteria con un reparto di 130 militari, rimasta sino alla chiusura. La data dell’8 dicembre era sempre ricordata lì con un'apposita cerimonia, nella quale l’oratore di turno sottolineava i fanti che si erano battuti per oltre una settimana su un terreno impossibile tra creste rocciose e pendii privi di vegetazione, subendo numerose perdite.
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Un reparto della Legnano schierato in via Azzone Visconti, presso il santuario della Vittoria

Luigi Colombo venne chiamato anche dal Comune di Mignano Montelungo come oratore ufficiale della cerimonia rievocativa del ventennale della battaglia nel 1963. La manifestazione si svolse presso il locale sacrario che accoglie i militari caduti della Legnano. Colombo era cittadino onorario di Montelungo. Ai morti del suo reparto ha dedicato una commovente poesia che rientra in tutta la sua intensa attività culturale e letteraria: è stata pubblicata per iniziativa del Comune di Lecco, con il sindaco Paolo Mauri, nel 1985, nel libro “...E non era più lago ma specchio del cuore”. Colombo è deceduto nel luglio 1976.
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Gruppo di famiglie all'interno della caserma Sirtori, con i marescialli Altadonna e Corridori

L’ultimo reduce di Montelungo presente nella caserma Sirtori è stato il maresciallo maggiore cav. Jader Corridori, deceduto nel luglio 2017 a 93 anni. Quest'ultimo si trovava con la Legnano attestato intorno a Monte Marrone, propaggine di Montelungo. Venne poi a Lecco con la Legnano nella Sirtori e vi rimase sino alla chiusura. Il ministero della difesa aveva conferito nel 1951 a Jader Corridori, classe 1923, nativo di Grosseto, il riconoscimento della sua appartenenza al 1° raggruppamento motorizzato, gruppo di combattimento Legnano. Aveva ricevuto anche un certificato di merito dalle forze armate britanniche.
A.B.
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