Lecco: la città rende omaggio ai benemeriti. Nel suo discorso il sindaco ricorda Ripamonti
''Ho preso la società che era in mezzo alla strada, fallita. Allora non c’era nessuno, questo bisogna dire''. Era probabilmente il più atteso, Paolo Di Nunno. Il patron della Calcio Lecco 1912, l’uomo della storica promozione in Serie B, ha portato la sua passione e la sua determinazione anche sul palco dell’auditorium Sandro Pertini di Germanedo, dove questa mattina è salito insieme ai figli per ricevere dal sindaco Mauro Gattinoni la civica benemerenza assegnata al club. Un momento accolto dai convinti applausi dei tanti presenti, autorità e semplici cittadini, giunti presso il centro civico comunale per una cerimonia che tradizionalmente rappresenta uno dei momenti più importanti della Festa di San Nicolò.
Tre i cittadini benemeriti che quest’anno sono stati premiati con il ''San Nicolò d’oro''. Tre storie diverse a cui l’intera comunità è molto legata, come dimostrato dall’emozione percepibile in sala. Un sentimento che ha raggiunto il suo punto più alto quando sul palco hanno iniziato a scorrere le immagini di Paolo Cereda, compianto fondatore e presidente di Libera Lecco.
''Mio padre gesticolava moltissimo. Quel gesticolare, però, non era un modo di scaricare la tensione o essere teatrali. I suoi sono sempre stati segni. Chi conosce il suo impegno, sa che quelli erano gesti ma anche idee che poi lui trasformava in azioni'' ha ricordato Luca Cereda, figlio dell’attivista scomparso nel 2017. In particolare, egli ha ritirato la benemerenza alla memoria assieme alla sorella Silvia e alla madre Antonia. Le istantanee del ''LegaliTour'' hanno lasciato spazio ad alcuni meravigliose foto di paesaggi montani.
Proprio le montagne lecchesi, ma non solo, sono state l’oggetto al centro della carriera del fotografo lecchese Mauro Lanfranchi, classe 1952. ''Da quando ho saputo di questo riconoscimento, ho riflettuto molto sulla mia carriera e devo dire che ho fatto tante cose – ha commentato Lanfranchi con un sorriso – Del resto, in archivio ho più di un milione di scatti. Ringrazio le associazioni alpine lecchesi, l’editore Paolo Cattaneo e la rivista Orobie''. L’autore di “Emozioni – Montagne Lecchesi”, testo di enorme successo a inizio anni Duemila, ha poi dedicato il premio ai suoi famigliari.
Mentre i benemeriti, ovviamente, cambiano ogni anno, la cerimonia di conferimento dei ''San Nicolò d’oro'' presenta sempre dei punti fissi. Uno è il presepe donato dalla sezione di Lecco dell’associazione italiana Amici dei Presepi. L’altro è il discorso iniziale del sindaco.
''Il 2024 sarà l’anno della città che cresce'' ha rivendicato con orgoglio Mauro Gattinoni. Nel suo intervento (QUI DISPONIBILE INTEGRALMENTE), il primo cittadino, innanzitutto, ha messo in fila tutti gli importanti risultati ottenuti quest’anno, dalla riapertura del centro civico Pertini fino alla riqualificazione della Piccola e all’apertura del Labirinto a Bonacina. ''A Bonacina, come promesso, dopo avere impiegato l’ex scuola elementare quale rifugio temporaneo per le persone migranti, giovedì abbiamo consegnato la struttura all’impresa che realizzerà il nuovo asilo nido'' ha poi aggiunto Gattinoni, spostando l’attenzione su alcuni dossier al centro del dibattito nel corso dei mesi.
''Stiamo dedicando, oltre che allo spazio, alla istituzione di una realtà di gestione dell’offerta culturale, che vogliamo sia quanto più ampia e partecipata, capace di fornire economie e sostenibilità a una proposta all’altezza della città capoluogo'' ha aggiunto il sindaco, in riferimento al futuro del Teatro Della Società. Per una proposta, quello sul parco di Via Fra’ Galdino, che giungerà a breve grazie ad ''un eccezionale staff di architetti: gli studenti del Politecnico, gli anziani de ''il Giglio'' e i bambini dell’asilo ''Corti'' di Pescarenico'', si attendono ancora soluzioni all’annoso problema del traffico.
''Quando uno è fermo in coda in macchina, non è ''nel'' traffico, ma è ''il'' traffico. Per questo affrontiamo la strategia di decongestionare la città nelle ore di punta attraverso due strumenti: quello delle infrastrutture e quello dei comportamenti'' ha sottolineato ancora Gattinoni.
Tra il pubblico era presente anche una delegazione di Igualada, cittadina spagnola gemellata con Lecco. Nel corso del suo discorso, il primo cittadino ha anche rivolto un ricordo a Matteo Ripamonti, “per il suo impegno nel mondo del lavoro, del sindacato, come volontario, Consigliere Comunale, Capogruppo di Fattore Lecco, come amico” e un pensiero all’”agghiacciante contabilità” di morti e feriti causati dai due grandi conflitti internazionali in corso, ovvero Gaza e Ucraina. Egli, ha poi lasciato spazio all’orchestra del civico istituto musicale G.Zelioli di Lecco, la quale ha allietato la cerimonia con tutto il suo talento. Al termine, come già accaduto l’anno scorso, per i presenti c’era una dolce sorpresa: le mele caramellate preparate dai ragazzi del corso di pasticceria dell’ENAIP, guidati dal professor Marco Gennuso.
Tre i cittadini benemeriti che quest’anno sono stati premiati con il ''San Nicolò d’oro''. Tre storie diverse a cui l’intera comunità è molto legata, come dimostrato dall’emozione percepibile in sala. Un sentimento che ha raggiunto il suo punto più alto quando sul palco hanno iniziato a scorrere le immagini di Paolo Cereda, compianto fondatore e presidente di Libera Lecco.
''Mio padre gesticolava moltissimo. Quel gesticolare, però, non era un modo di scaricare la tensione o essere teatrali. I suoi sono sempre stati segni. Chi conosce il suo impegno, sa che quelli erano gesti ma anche idee che poi lui trasformava in azioni'' ha ricordato Luca Cereda, figlio dell’attivista scomparso nel 2017. In particolare, egli ha ritirato la benemerenza alla memoria assieme alla sorella Silvia e alla madre Antonia. Le istantanee del ''LegaliTour'' hanno lasciato spazio ad alcuni meravigliose foto di paesaggi montani.
Proprio le montagne lecchesi, ma non solo, sono state l’oggetto al centro della carriera del fotografo lecchese Mauro Lanfranchi, classe 1952. ''Da quando ho saputo di questo riconoscimento, ho riflettuto molto sulla mia carriera e devo dire che ho fatto tante cose – ha commentato Lanfranchi con un sorriso – Del resto, in archivio ho più di un milione di scatti. Ringrazio le associazioni alpine lecchesi, l’editore Paolo Cattaneo e la rivista Orobie''. L’autore di “Emozioni – Montagne Lecchesi”, testo di enorme successo a inizio anni Duemila, ha poi dedicato il premio ai suoi famigliari.
''Il 2024 sarà l’anno della città che cresce'' ha rivendicato con orgoglio Mauro Gattinoni. Nel suo intervento (QUI DISPONIBILE INTEGRALMENTE), il primo cittadino, innanzitutto, ha messo in fila tutti gli importanti risultati ottenuti quest’anno, dalla riapertura del centro civico Pertini fino alla riqualificazione della Piccola e all’apertura del Labirinto a Bonacina. ''A Bonacina, come promesso, dopo avere impiegato l’ex scuola elementare quale rifugio temporaneo per le persone migranti, giovedì abbiamo consegnato la struttura all’impresa che realizzerà il nuovo asilo nido'' ha poi aggiunto Gattinoni, spostando l’attenzione su alcuni dossier al centro del dibattito nel corso dei mesi.
''Stiamo dedicando, oltre che allo spazio, alla istituzione di una realtà di gestione dell’offerta culturale, che vogliamo sia quanto più ampia e partecipata, capace di fornire economie e sostenibilità a una proposta all’altezza della città capoluogo'' ha aggiunto il sindaco, in riferimento al futuro del Teatro Della Società. Per una proposta, quello sul parco di Via Fra’ Galdino, che giungerà a breve grazie ad ''un eccezionale staff di architetti: gli studenti del Politecnico, gli anziani de ''il Giglio'' e i bambini dell’asilo ''Corti'' di Pescarenico'', si attendono ancora soluzioni all’annoso problema del traffico.
''Quando uno è fermo in coda in macchina, non è ''nel'' traffico, ma è ''il'' traffico. Per questo affrontiamo la strategia di decongestionare la città nelle ore di punta attraverso due strumenti: quello delle infrastrutture e quello dei comportamenti'' ha sottolineato ancora Gattinoni.
Tra il pubblico era presente anche una delegazione di Igualada, cittadina spagnola gemellata con Lecco. Nel corso del suo discorso, il primo cittadino ha anche rivolto un ricordo a Matteo Ripamonti, “per il suo impegno nel mondo del lavoro, del sindacato, come volontario, Consigliere Comunale, Capogruppo di Fattore Lecco, come amico” e un pensiero all’”agghiacciante contabilità” di morti e feriti causati dai due grandi conflitti internazionali in corso, ovvero Gaza e Ucraina. Egli, ha poi lasciato spazio all’orchestra del civico istituto musicale G.Zelioli di Lecco, la quale ha allietato la cerimonia con tutto il suo talento. Al termine, come già accaduto l’anno scorso, per i presenti c’era una dolce sorpresa: le mele caramellate preparate dai ragazzi del corso di pasticceria dell’ENAIP, guidati dal professor Marco Gennuso.
A.Bes.