Perledo: sindaco diffamato? In Aula parla l'imputato
“Mi assumo la responsabilità di quello che ho scritto” così ha iniziato la propria deposizione L.G., 64enne residente a Perledo, accusato dalla Procura della Repubblica di Lecco di diffamazione e minacce nei confronti dell'ex sindaco del paese, Fernando De Giambattista, costituitosi parte civile nel procedimento penale avviatosi davanti al giudice Gianluca Piantadosi.
L'uomo avrebbe insultato Di Gianbattista con tre post pubblicati su Facebook.
I fatti risalgono al 14 febbraio 2020: in quell'occasione l'odierno imputato (difeso in aula dall'avvocato Costanza Bettiga del foro di Lecco) ha spiegato al giudice di aver visto ben tre auto parcheggiate in divieto di sosta. Eppure la Polizia Locale avrebbe provveduto a multare solo due dei mezzi. Il terzo automobilista sarebbe stato graziato – secondo la testimonianza del 64enne – perché parente diretto dell'allora primo cittadino.
“Mi scuso ma ero molto arrabbiato: quando sono andato a chiedere spiegazioni in municipio mi hanno denigrato” ha continuato L.G., che ha spiegato di aver scritto i tre “post” incriminati in risposta ad altri commenti per sottolineare le “troppe ingiustizie ed incoerenze dell'amministrazione comunale”. Concludendo il proprio esame, l'imputato ha negato di aver rivolto le proprie “critiche” solo a De Gianbattista, ma a tutta l'amministrazione comunale.
Le conclusioni sono previste per il prossimo 29 marzo.
L'uomo avrebbe insultato Di Gianbattista con tre post pubblicati su Facebook.
I fatti risalgono al 14 febbraio 2020: in quell'occasione l'odierno imputato (difeso in aula dall'avvocato Costanza Bettiga del foro di Lecco) ha spiegato al giudice di aver visto ben tre auto parcheggiate in divieto di sosta. Eppure la Polizia Locale avrebbe provveduto a multare solo due dei mezzi. Il terzo automobilista sarebbe stato graziato – secondo la testimonianza del 64enne – perché parente diretto dell'allora primo cittadino.
“Mi scuso ma ero molto arrabbiato: quando sono andato a chiedere spiegazioni in municipio mi hanno denigrato” ha continuato L.G., che ha spiegato di aver scritto i tre “post” incriminati in risposta ad altri commenti per sottolineare le “troppe ingiustizie ed incoerenze dell'amministrazione comunale”. Concludendo il proprio esame, l'imputato ha negato di aver rivolto le proprie “critiche” solo a De Gianbattista, ma a tutta l'amministrazione comunale.
Le conclusioni sono previste per il prossimo 29 marzo.
F.F.