I blucelesti affrontano la Cremonese, pensando già al derby col Como

CALCIO SERIE B
QUATTORDICESIMA GIORNATA
DOMANI ALLO ZINI DI CREMONA: CREMONESE – LECCO (ORE 14)  

Sullo slancio dei cinque risultati utili, il Lecco cercherà di allungare la serie positiva nel match di domani allo Zini (ore 14) contro la Cremonese di mister Giovanni Stroppa. Per i blucelesti si tratterà di un'altra gara da bollino rosso dopo quella giocata contro il Parma capolista. D'altronde in questa serie B, così intensa e combattuta, è vietato rilassarsi un attimo. Figurarsi per una matricola come il Lecco, obbligata a fornire in tutte le partite il centouno per cento per guadagnarsi la pagnotta. La Cremonese, retrocessa l'anno scorso, è considerata tra le papabili per la promozione. La squadra grigiorossa è quarta in classifica e proviene da tre vittorie consecutive, l'ultima delle quali ottenuta a Brescia con un eloquente 3-0.            
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DICHIARAZIONI PRE-PARTITA MISTER EMILIANO BONAZZOLI 

- Trasferta proibitiva?
“Certamente incontreremo la squadra più in forma del torneo, una squadra che ha mantenuto per il 90% l'ossatura della serie A e ha inserito due elementi di qualità come Coda e Vazquez. La Cremonese possiede una rosa competitiva e vuole vincere il campionato.  L'unica ricetta è continuare sulla nostra strada, con la stessa mentalità palesata contro il Parma”. 
- Si respira già nell'aria il derby contro il Como? 
“Non nascondo che se ne è già parlato. Si sente nell'aria, anche da parte dei tifosi. Ma il Lecco deve concentrarsi prima di tutto sulla gara di domani. Ci sono in palio tre punti contro una compagine forte. Ci siamo preparati durante la settimana per affrontare la Cremonese. Quindi, una partita alla volta. Da domani sera penseremo al derby”.  
- Melgrati e Tenkorang non ci saranno.
“ Sono due perdite importanti. In porta ci sarà Saracco che quando è stato impiegato ha giocato bene. Chi è entrato ha sempre offerto tutto il suo contributo“.
- Crociata esterno sinistro oppure sarà destinato ad altro ruolo?
“ Giovanni può giocare sia esterno, sia interno. È un giocatore duttile e intelligente. Inoltre sa creare spazi. Vedremo domani quale ruolo affidargli. In questo momento è per noi un giocatore fondamentale”.
- Di Stefano e Giudici?
“Di Stefano, dopo l'infortunio, ha recuperato al 100%. Deve solo ritrovare la condizione anche perché è stato fuori un mese. Sarà della partita. Quanto a Giudici posso dire che pure lui ha recuperato. Sta bene e si è allenato con la squadra.  È abile e arruolato”.  
- Il Lecco ormai non è più una sorpresa. 
“ Bisogna andare avanti con la nostra forza e con le certezze finora acquisite. Di sorprese non ce ne sono più. Ma non abbiamo mai giocato allo stesso modo. In certe partite abbiamo atteso gli avversari, in altre siamo riusciti a proporre gioco. Tutte le squadre devono sapersi adattare in base ai momenti della gara”. 
- Guglielmotti e Crociata possono giocare insieme?
“Perché no. In qualche partita hanno già giocato insieme: Crociata a centrocampo e Guglielmotti sulla fascia destra. E' una possibilità”.
- Cosa ha lasciato la sosta?
“Ha permesso a tanti giocatori di recuperare dal punto di vista fisico dopo una serie di partite ravvicinate che hanno richiesto un dispendio di energie, anche mentali. Altri giocatori hanno avuto modo d' incrementare il lavoro atletico. Valuteremo domani gli esiti di questa sosta. Posso solo affermare che i ragazzi si sono allenati bene e sono pronti per affrontare la Cremonese”.  

ALLA SCOPERTA DELLA CREMONESE
Il calcio a Cremona fa la sua apparizione nel 1903. In una città votata agli sport acquatici - la Canottieri Baldesio era nata nel 1887 – il football comincia ad attirare proseliti. Lo scetticismo iniziale si trasforma in autentica passione e i tesserati si moltiplicano sui campi lungo il Po. Negli anni Venti la società grigiorossa si affaccia alla ribalta del calcio nazionale, partecipando a quattro campionati di Prima Divisione, tre di Divisione nazionale e a uno di A nel 1929-30. Dopo l'età dell'oro, inizia per la Cremonese una fase di decadenza che la porterà a frequentare per parecchie stagioni campionati di B, C e pure di serie D. Nella città di Antonio Stradivari il risorgimento calcistico ha un nome ben preciso: Domenico Luzzara, storico presidente che alla fine degli anni sessanta afferra le redini del club. Nel 1984 la Cremonese ritorna in A dopo 54 anni. La squadra, allenata da Emiliano Mondonico, si piazza terza alle spalle di Atalanta e Como coronando un sogno lungo oltre mezzo secolo. Un capitolo glorioso della storia grigiorossa riguarda la conquista della Coppa Anglo- Italiana, riservata alle compagini di B. Indelebile nella memoria dei supporter cremonesi la vittoria in finale contro il Derby County del 27 marzo 1993 nel tempio di Wembley di fronte a 35.000 spettatori. La formazione di Gigi Simoni si impone per 3-1, grazie ai gol di Verdelli, Maspero e Tentoni. Oltre alla Coppa Anglo-Italiana, nel palmarès del club spiccano le otto partecipazioni al campionato di serie A (girone unico) con miglior piazzamento decimo posto nel 1993/94. Trentadue i tornei di B. Al di là dei risultati sul campo, il club è stato fucina di talenti. Basti ricordare che dalle giovanili grigiorosse sono usciti campioni del calibro di Antonio Cabrini e Gianluca Vialli. La scorsa stagione la Cremonese, semifinalista in Coppa Italia, si è classificata diciannovesima nel massimo campionato, retrocedendo dopo appena un anno di permanenza. La squadra, ora affidata all'esperto in promozioni Giovanni Stroppa (subentrato a Ballardini alla sesta giornata) è destinata a contendersi un posto al sole, con meta finale serie A. Dopo un avvio deludente, la Cremonese ha decisamente aumentato i giri del motore, vincendo le ultime tre gare. La formazione grigiorossa si è finora rivelata più efficiente in trasferta, dove ha conquistato sedici punti in sei gare (media 2,67), frutto di cinque successi e un pareggio. Allo “Zini” il discorso è diverso. La Cremonese in casa ha centrato una vittoria (il 5 novembre contro lo Spezia), ha pareggiato in tre occasioni e in altrettante è uscita dal campo con una sconfitta sul groppone. La differenza gol è + 8 (20 fatti, 12 subiti). I grigiorossi detengono il secondo attacco della serie B. Quasi la metà del bottino è firmato dal centravanti Massimo Coda (capocannoniere del torneo) il quale ha messo a referto nove gol in undici partite.  Oltre a Coda, la squadra annovera altri giocatori di spessore  (alcuni di grande esperienza)  come i difensori Sernicola, Bianchetti, Antov (nazionale bulgaro), i centrocampisti Franco Vazquez (ex Palermo e Siviglia) e Castagnetti, l'esterno Zanimacchia, l'attaccante nigeriano Okereke. Nella rosa anche Daniel Ciofani e l'ex Milan Bertolacci, finora poco utilizzati. Prima della sosta, i grigiorossi hanno dominato a Brescia, aggiudicandosi il derby con il punteggio di 3-0 (Ravanelli, Coda, Okereke). Questo lo schieramento iniziale: Jungdal; Antov, Ravanelli, Bianchetti; Sernicola, Pickel, Castagnetti, Bonaiuto, Zanumacchia; Coda, Vazquez. Modulo 3-5-2.

PRECEDENTI
Nell'inverno del 1935, precisamente il 29 dicembre, Cremonese e Lecco si affrontano per la prima volta. È la 13^ giornata di B e allo stadio dedicato al bersagliere Giovanni Zini, sono i padroni di casa a fare la voce grossa, portandosi avanti per 4-0 prima dell'intervallo. Nella ripresa Tedeschi e Caldirola rendono meno amara la pillola, fissando il risultato sul 4-2. Per i lecchesi arriva un'altra sconfitta (2-1) nel match di ritorno del 26 aprile 1936. Comincia così, con un doppio ko bluceleste, la serie di confronti diretti. Tra i punteggi più eclatanti, il 6-2 inflitto dai grigiorossi agli aquilotti il 10 maggio 1942 ai Cantarelli e il 4-0 con cui il Lecco affossa la Cremonese al Rigamonti il 18 aprile 1976 (Marchi, Zandegù, Giavardi, De Rosa).  Nel 1997-98 le due squadre, dopo aver rivaleggiato spesso dagli anni cinquanta ai settanta, si ritrovano in C1 dopo diverse stagioni di separazione. Sia all'andata al Rigamonti, sia al ritorno allo Zini, a prevalere è il segno X: 1-1 e 2-2. Per i tifosi lecchesi il ricordo più vivo rimane il doppio spareggio-salvezza nell'incipiente estate del 2000. Nel confronto d'andata giocato il 28 maggio in riva del Po, si impone la squadra di casa per 2-1. Vanno in vantaggio i grigiorossi con Pau che di sinistro beffa Ginestra al 32'. Al 43' pareggia Bertolini, lesto a sfruttare un cross di Morante. A 3' dalla fine Serafini, che era entrato da appena 8', fissa il 2-1 all'87' con una perfetta incornata.  Nel ritorno, disputato il 4 giugno di fronte a 2.500 spettatori, il Lecco offre una prova maiuscola e ribalta le sorti dello spareggio. Segnano al 10' Tondo, autore di una bella rasoiata di sinistro e Alberto “Bebeto” Bertolini che al 66' batte Cortinovis dopo un funambolismo dei suoi. È il 2-0 che permette al Lecco di restare in C1. La formazione bluceleste: Ginestra, Calabro (75' Ferri), Melani, Cinetti, Giaretta (71' Candotti), Tondo, Sala, Manicone, Morante, Gemmi, Bertolini (71' st Wangu).  Allenatore Carlo Muraro. L'ultimo precedente ufficiale coincide con il primo turno eliminatorio della Coppa Italia di Lega Pro 2011/12. Il 17 agosto 2011 allo Zini, la Cremonese si afferma per 2-0 con reti di Musetti (rig.) e Bocalon. Nel bilancio degli scontri diretti (41 in totale) il club grigiorosso è nettamente in vantaggio con diciotto vittorie; sette i successi del Lecco, mentre i pareggi sono sedici. L'ultimo successo dei blucelesti, che non hanno mai vinto allo Zini, è del 5 ottobre 2008: 1-0 al Rigamonti-Ceppi, gol di Montalto al 39'.      
   
CURIOSITA':  Un appellativo che si può attribuire ad Alberto Bertolini è “uomo degli spareggi”. I fatti parlano chiaro. Il guizzante giocatore valtellinese, cresciuto nel Lecco, si rivelò decisivo in due playout evitando all'Aquila la retrocessione in C2.  Il 6 giugno 1999 all'Euganeo di Padova siglò un gol determinante (punteggio 0-1) al termine di una partita incredibile dal punto di vista emotivo. Nella stagione successiva, contro la Cremonese, si superò, realizzando due reti, una all'andata allo Zini e un'altra al ritorno. Nella speciale classifica marcatori degli spareggi (dal 1945-46) Bertolini si colloca al primo posto a quota tre, insieme con Lepore, Incerti, Corradi e Di Paola. Se allarghiamo l'orizzonte alla poule-scudetto di serie D 2019, il goleador principe dei blucelesti è Riccardo Capogna con quattro centri. 

LE ULTIME DAI CAMPI : Sono rientrati a Cremona i giocatori che erano impegnati nelle rispettive nazionali. A centrocampo è previsto il ballottaggio tra il congolese Pickel e Collocolo. Da valutare le condizioni di Ciofani alle prese con un problema a un ginocchio.  In casa Lecco, i tecnici Bonazzoli e Malgrati dovranno rinunciare al portiere Melgrati ( risentimento muscolare ) e al centrocampista Tenkorang che lamenta “ una lesione collaterale laterale e di menisco esterno del ginocchio destro”. In porta giocherà Saracco. Saranno circa i 700 i tifosi blucelesti allo Zini. Intanto è cominciata oggi presso la biglietteria della Curva Nord ( Via Don Pozzi, Lecco)  la distribuzione delle fidely card (tessere del tifoso). Per informazioni: www.calciolecco1912.com. 

DIREZIONE ARBITRALE: Giacomo Camplone di Pescara, assistito da Mario D'Ascanio di Ancona e Marco Ceolin di Treviso. Quarto uomo Luca Cherchi di Carbonia.Var Miele di Nola, Avar Irrati di Pistoia. 

LE ALTRE PARTITE 14^ GIORNATA: Sampdoria-Spezia, Reggiana-Ascoli, Parma-Modena, Como-Feralpisalò, Cittadella-Sudtirol, Bari-Venezia, Pisa-Brescia, Ternana-Palermo, Catanzaro-Cosenza.  

CLASSIFICA: Parma 29, Venezia 27, Palermo 23, Cremonese e Modena 22, Como e Catanzaro 21, Cosenza e Cittadella 19, Bari 18, Sudtirol e Pisa 16, Reggiana 15, Brescia e Sampdoria (-2 penalizzazione) 13, Lecco e Ascoli 12, Spezia 10, Ternana e Feralpisalò 7.
Como, Sudtirol, Brescia e Lecco una partita in meno. 
R.F.
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