Lecco, teleriscaldamento: il punto sui cantieri, si procede 10 metri al giorno
I lavori per la posa dei tubi del teleriscaldamento stanno grosso modo seguendo la tabella di marcia e interesseranno la città di Lecco fino al 2025. Questo è quanto emerso dalla relazione presentata martedì sera da Cesare Sala e Vincenzo Cirillo di Acinque Energia alla commissione prima a Palazzo Bovara.
Attualmente sono stati posati due chilometri di tubazioni, circa il 25 per cento della rete, con una velocità media di dieci metri al giorno, un incedere dettato - secondo gli esperti - dalle difficoltà legate alla presenza di sottoservizi nel sottosuolo.
L’intervento ha interessato in questi mesi via Fiandra, via Besonda, via Belfiore, via Grandi e via del Roccolo, oltre che via Digione e via Marco d’Oggiono, anticipando quanto previsto dalla tabella di marcia per poter permettere nei tempi previsti i lavori per rendere definitiva la nuova rotonda nuova.
“L’obiettivo è di realizzare nei primi anni la dorsale, ovvero la tubazione più grossa che parte dal Caleotto fino al ponte Kennedy dove dovrebbe attraversare il fiume per collegarsi con la parte di rete che si sta sviluppando nei Comuni di Valmadrera e Malgrate”.
Il cantiere in corso in via Amendola avrebbe dovuto concludersi entro il 2 dicembre ma verrà smantellato probabilmente già giovedì sera perché “problemi tecnici” non permettono di proseguire lo scavo e l’alternativa più probabile è quella di riprendere i lavori chiudendo al traffico entrambe le corsie in un momento dell’anno dove questo avrebbe un minor impatto sul traffico.
A febbraio il cantiere si svilupperà verso il ponte Kennedy, corso Martiri, via Trieste e via Leonardo da Vinci; oltre che in via Giusti, via Baracca, via Gilardi dove ci sono le case Aler che potrebbero essere interessate all’allacciamento.
Questo mese ci dovrebbe poi essere un incontro con Ferrovie dello Stato per discutere dell’attraversamento della rete di via Amendola sotto il ponte: “Fatte le dovute verifiche - ha detto Sala - abbiamo appurato che andare a lavorare in quella zona sarebbe improponibile. L’alternativa a cui abbiamo pensato è quella di posizionare la rete in via Badoni per poi sbucare nella zona del parcheggio e ricollegarsi a via Amendola. Nel 2024 abbiamo l’obiettivo di posare più chilometri e per farlo abbiamo contrattualizzato un’altra impresa così da aumentare la nostra forza lavoro. Nel 2025 andremo a intervenire su vie non centrali, come via Palestro, via XI febbraio, corso Promessi sposi, e quindi i lavori saranno meno impattanti”.
Per quanto riguarda lo spinoso tema dei ripristini, il tecnico ha specificato che nel caso di servizi come acqua e gas ci vogliono almeno sei mesi, in questo caso, essendo tubi più grossi serve più tempo per permettere l’assestamento del terreno, quindi partiranno a metà marzo e dureranno fino a ottobre i lavori di ripristino nelle zone dove la rete è stata posizionata quest’anno.
Di fronte a questa impresa faraonica e ai tanti disagi che sta creando alla viabilità, i commissari hanno chiesto a gran voce quando ci sarà il primo allacciamento: “A brevissimo a Valmadrera la scuola materna e le case Aler di via Casnedi saranno allacciate alla rete. Per Lecco bisognerà aspettare il 2024 quando via Belfiore e via Besonda saranno allacciate all’impianto del Caleotto” ha chiarito Sala.
Ma è stato Corrado Valsecchi, capogruppo di Appello per Lecco, a sollevare un tema centrale: “Dalle riunioni che sono in corso all’interno dei condomini sembra che le tariffe del teleriscaldamento possano non variare molto rispetto a quelle attuali, non è che rischiamo di fare un intervento molto costoso e molto impegnativo e poi nessuno si allaccia?”. L’operatore di Acinque ha assicurato che dei vantaggi ci sono, rimandando però ad un’altra sede la discussione.
Attualmente sono stati posati due chilometri di tubazioni, circa il 25 per cento della rete, con una velocità media di dieci metri al giorno, un incedere dettato - secondo gli esperti - dalle difficoltà legate alla presenza di sottoservizi nel sottosuolo.
L’intervento ha interessato in questi mesi via Fiandra, via Besonda, via Belfiore, via Grandi e via del Roccolo, oltre che via Digione e via Marco d’Oggiono, anticipando quanto previsto dalla tabella di marcia per poter permettere nei tempi previsti i lavori per rendere definitiva la nuova rotonda nuova.
“L’obiettivo è di realizzare nei primi anni la dorsale, ovvero la tubazione più grossa che parte dal Caleotto fino al ponte Kennedy dove dovrebbe attraversare il fiume per collegarsi con la parte di rete che si sta sviluppando nei Comuni di Valmadrera e Malgrate”.
Il cantiere in corso in via Amendola avrebbe dovuto concludersi entro il 2 dicembre ma verrà smantellato probabilmente già giovedì sera perché “problemi tecnici” non permettono di proseguire lo scavo e l’alternativa più probabile è quella di riprendere i lavori chiudendo al traffico entrambe le corsie in un momento dell’anno dove questo avrebbe un minor impatto sul traffico.
A febbraio il cantiere si svilupperà verso il ponte Kennedy, corso Martiri, via Trieste e via Leonardo da Vinci; oltre che in via Giusti, via Baracca, via Gilardi dove ci sono le case Aler che potrebbero essere interessate all’allacciamento.
Questo mese ci dovrebbe poi essere un incontro con Ferrovie dello Stato per discutere dell’attraversamento della rete di via Amendola sotto il ponte: “Fatte le dovute verifiche - ha detto Sala - abbiamo appurato che andare a lavorare in quella zona sarebbe improponibile. L’alternativa a cui abbiamo pensato è quella di posizionare la rete in via Badoni per poi sbucare nella zona del parcheggio e ricollegarsi a via Amendola. Nel 2024 abbiamo l’obiettivo di posare più chilometri e per farlo abbiamo contrattualizzato un’altra impresa così da aumentare la nostra forza lavoro. Nel 2025 andremo a intervenire su vie non centrali, come via Palestro, via XI febbraio, corso Promessi sposi, e quindi i lavori saranno meno impattanti”.
Per quanto riguarda lo spinoso tema dei ripristini, il tecnico ha specificato che nel caso di servizi come acqua e gas ci vogliono almeno sei mesi, in questo caso, essendo tubi più grossi serve più tempo per permettere l’assestamento del terreno, quindi partiranno a metà marzo e dureranno fino a ottobre i lavori di ripristino nelle zone dove la rete è stata posizionata quest’anno.
Di fronte a questa impresa faraonica e ai tanti disagi che sta creando alla viabilità, i commissari hanno chiesto a gran voce quando ci sarà il primo allacciamento: “A brevissimo a Valmadrera la scuola materna e le case Aler di via Casnedi saranno allacciate alla rete. Per Lecco bisognerà aspettare il 2024 quando via Belfiore e via Besonda saranno allacciate all’impianto del Caleotto” ha chiarito Sala.
Ma è stato Corrado Valsecchi, capogruppo di Appello per Lecco, a sollevare un tema centrale: “Dalle riunioni che sono in corso all’interno dei condomini sembra che le tariffe del teleriscaldamento possano non variare molto rispetto a quelle attuali, non è che rischiamo di fare un intervento molto costoso e molto impegnativo e poi nessuno si allaccia?”. L’operatore di Acinque ha assicurato che dei vantaggi ci sono, rimandando però ad un’altra sede la discussione.
M.V.