Valmadrera: assolta per truffa (dando la 'colpa' sua suo ex)
“La carta l'ho attivata io, ma non l'ho mai utilizzata” così si è difesa una 40enne residente nel milanese, accusata in tribunale a Lecco di aver raggirato nella primavera del 2020 un uomo di Valmadrera.
Il querelante, che era comparso in aula nel corso dell'istruttoria dibattimentale in qualità di testimone, aveva raccontato di aver messo un annuncio sul sito Subito.it, alla ricerca di una moto d'acqua da acquistare. Dopo aver trovato un venditore, con cui avrebbe trattato telefonicamente, avrebbe effettuato due ricariche sulla carta indicatagli: una da 200 euro ed una da 150 euro solo per la spedizione del mezzo. “Poi il signore mi ha contattato un'altra volta dicendo che servivano altri soldi per il trapasso e mi ha passato una persona che sosteneva essere del Comune”, aveva dichiarato il denunciante, che a quel punto si sarebbe insospettito e sarebbe andato a segnalare il tutto alle forze dell'ordine. Sebbene la persona offesa avesse riferito in aula di aver interloquito con un uomo, i Carabinieri della Stazione di Valmadrera che hanno raccolto la denuncia e si sono occupati delle indagini, hanno rintracciato l'odierna imputata quale intestataria della carta su cui erano stati versati i complessivi 350 euro: su di lei è quindi ricaduta l'accusa di aver truffato il querelante.
“La carta la tenevo io in borsa, ma la prendeva lui” ha dichiarato quest'oggi la 40enne, puntando il dito contro l'ex compagno, che sarebbe stato il reale utilizzatore della prepagata. “Diceva che c'era un prete che ci poteva aiutare economicamente, che ci faceva delle ricariche, così come un suo amico”.
8 mesi di reclusione è stata la richiesta di condanna avanzata dal vpo Mattia Mascaro, mentre il legale della donna si è battuta per la sua assoluzione.
Dopo una breve camera di consiglio il giudice Giulia Barazzetta si è espressa per l'assoluzione della 40enne “per non aver commesso il fatto”, disponendo la trasmissione degli atti alla Procura per valutare la posizione dell'ex compagno.
Il querelante, che era comparso in aula nel corso dell'istruttoria dibattimentale in qualità di testimone, aveva raccontato di aver messo un annuncio sul sito Subito.it, alla ricerca di una moto d'acqua da acquistare. Dopo aver trovato un venditore, con cui avrebbe trattato telefonicamente, avrebbe effettuato due ricariche sulla carta indicatagli: una da 200 euro ed una da 150 euro solo per la spedizione del mezzo. “Poi il signore mi ha contattato un'altra volta dicendo che servivano altri soldi per il trapasso e mi ha passato una persona che sosteneva essere del Comune”, aveva dichiarato il denunciante, che a quel punto si sarebbe insospettito e sarebbe andato a segnalare il tutto alle forze dell'ordine. Sebbene la persona offesa avesse riferito in aula di aver interloquito con un uomo, i Carabinieri della Stazione di Valmadrera che hanno raccolto la denuncia e si sono occupati delle indagini, hanno rintracciato l'odierna imputata quale intestataria della carta su cui erano stati versati i complessivi 350 euro: su di lei è quindi ricaduta l'accusa di aver truffato il querelante.
“La carta la tenevo io in borsa, ma la prendeva lui” ha dichiarato quest'oggi la 40enne, puntando il dito contro l'ex compagno, che sarebbe stato il reale utilizzatore della prepagata. “Diceva che c'era un prete che ci poteva aiutare economicamente, che ci faceva delle ricariche, così come un suo amico”.
8 mesi di reclusione è stata la richiesta di condanna avanzata dal vpo Mattia Mascaro, mentre il legale della donna si è battuta per la sua assoluzione.
Dopo una breve camera di consiglio il giudice Giulia Barazzetta si è espressa per l'assoluzione della 40enne “per non aver commesso il fatto”, disponendo la trasmissione degli atti alla Procura per valutare la posizione dell'ex compagno.
F.F.