Lecco: la comunità pastorale Madonna alla Rovinata accoglie ufficialmente don Marco Rapelli

“Io credo di essere stato fortunato, spero che tra un po’ potrete dire lo stesso anche voi”. Il "boato" entusiasta che ha riempito la Chiesa dei Santi Cipriano e Giustina di Germanedo sul saluto finale di don Marco Rapelli ha posto il sigillo su una mattinata di grande festa per i fedeli della comunità pastorale Madonna alla Rovinata che comprende anche i rioni di Belledo e Caleotto, che si sono ritrovati per celebrare tutti insieme l’ingresso ufficiale dell’ex vicario di Casatenovo in qualità di nuovo parroco.
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Classe 1965, grande appassionato di musica, don Marco ha preso il posto di don Alberto Cappellari sin da inizio settembre. Solo oggi, però, tale ruolo è stato ufficializzato durante la Messa delle 11.00 alla presenza di monsignor Gianni Cesena. 
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Don Marco Rapelli con il sindaco Mauro Gattinoni

“C’è un’età media più bassa di quella che incontro di solito. Siete una bella comunità. Vi invito a custodire la presenza del Signore in don Marco e in tutti voi. Nelle ultime settimane avete potuto cogliere non solo la fede ma anche il cuore e l’entusiasmo del nuovo parroco. Sono certo che nei prossimi anni vi guiderà con questo stile” ha affermato il vicario episcopale rivolgendosi a una chiesa gremita molto oltre i posti disponibili. 
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Un affetto, quello della comunità pastorale verso il nuovo responsabile, estesosi ben oltre i confini della Messa. In mattinata, infatti, don Marco era stato accolto presso l’oratorio San Luigi di Germanedo da un nutrito gruppo di ragazzi e giovani, i quali poi lo hanno accompagnato in corteo fino al parco di Villa Eremo. Lì, il sacerdote di origine milanese ha ricevuto i saluti del sindaco di Lecco Mauro Gattinoni. “Ti chiedo l’attenzione alla cura pastorale. I tuoi laici si inventano sempre nuove iniziative che si aggiungono alle tante attività organizzate in tutta la città. La cura pastorale vuole dire percorrere insieme un pezzo di strada. Credo che anche la tua passione per la musica sia un bello strumento per avvicinare tutte le età e tutti i gusti. Ti auguro un buon cammino insieme” ha sottolineato il primo cittadino. 
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Monsignor Gianni Cesena

Il corteo è poi ripartito verso la vicina chiesa parrocchiale. Oltre a monsignor Cesena, hanno preso parte alla Messa anche don Andrea Bellani, don Giuseppe Buzzi e padre Luigi Consonni, ovvero i tre religiosi attivi presso la comunità pastorale Madonna alla Rovinata. Il parroco di Casatenovo, don Antonio Bonacina, ha invece letto il decreto con cui a settembre l’arcivescovo Delpini ha assegnato a don Marco il nuovo incarico per nove anni. “La nostra è una realtà composita, talvolta ancora legata ai campanili. Tuttavia, siamo anche una comunità ricca di tradizioni e di generosità. Siamo un puzzle che tu, don Marco, sei stato chiamato a custodire. In questo compito non sarai solo, noi cercheremo di aiutarti. Si vede che sei abitato da Dio, ci mostri la gioia di seguirlo” ha affermato una delle volontarie della parrocchia prima dell’inizio della Messa.
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Don Paolo Ghirlandi, cappellano della RSA Airoldi e Muzzi
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Tra i presbiteri presenti c’era anche don Walter Gheno della chiesa di Santa Valeria a Seregno, grande amico di don Marco. “Al centro di questa funzione non c’è il prete, bensì il Signore. Oggi noi viviamo in un contesto in cui Cristo è un illustre sconosciuto anche tra coloro che si proclamano cristiani. Molti credenti vanno avanti tutta la vita a credere in un Dio che non esiste. Una priorità del mio ministero in mezzo a voi vorrei che fosse il dare spazio all’ascolto e alla spiegazione della Parola di Dio” ha spiegato il nuovo parroco durante l’omelia. “Fin dal mio arrivo ho voluto consegnare a voi il motto “Ed Io avrò cura di te”, che ci invita a prestare attenzione agli altri con la stessa cura che Dio riserva a noi, quella che si rende presente sull’altare ogni volta che celebriamo l’eucarestia. Vorrei che la Messa diventi la sorgente da cui partire per costruire una comunità in cui tutti possano sentirsi accolti e valorizzati”.
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Al microfono don Antonio Bonacina
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Durante l’offertorio, i fedeli hanno portato all’altare i camici liturgici e, soprattutto, un ritratto del Cardinal Carlo Maria Martini. “In una società sempre più individualista vorrei che fossero tanti e belli i momenti vissuti insieme. Solo così sarà possibile accompagnare questa comunità in un cammino che sia capace di aprirsi ai bisogni della società come ci insegnano i tanti volontari che ho imparato a conoscere in questi mesi” ha concluso don Marco. 
Al termine della Messa, la festa è proseguita in oratorio con un aperitivo conviviale.

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A.Bes.
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