Valmadrera: il premio Pamela Cazzaniga alla cernuschese AGAPH per 'Sali sul palco'
“A cosa serve l’utopia? Serve per questo: perché io non smetta mai di camminare”. Quelle di Pamela Cazzaniga erano utopie concrete, reali, basate sulla sua forza d’animo, sulla voglia di reinventarsi e soprattutto sui chilometri percorsi a bordo di quella carrozzina su cui l’aveva bloccata lo stesso incidente costato la vita alla sua amica Elisa. “Hai reso straordinaria un'esistenza ordinaria. Ci hai insegnato che c’è sempre la soluzione a qualsiasi ostacolo, compresa la disabilità” ha aggiunto Massimo dopo la citazione dello scrittore uruguaiano Enrico Galeano.
Oltre che amico di Pamela, Massimo è membro del comitato che gestisce il fondo “In viaggio con Pamela, crederci sempre… arrendersi? Mai”. Ieri sera all’auditorium del centro culturale Fatebenefratelli di Valmadrera si è tenuta la cerimonia di consegna della terza edizione del premio assegnato dal sodalizio, costituitosi tre anni fa dopo la scomparsa dell’ex consigliera comunale di Valmadrera. Dopo la Casa del Cieco e la Nostra Famiglia, questa volta i 2mila euro sono stati attribuiti all’associazione A.G.A.P.H. – APS di Cernusco Lombardone.
“Pamela fu la prima persona che sentii per formare la lista e fu la prima che accettò. Trasmetteva a tutti entusiasmo, nonostante le nostre mancanze. Ha girato la città in carrozzina e ci ha lasciato dei suggerimenti importanti. Uno di questi, ovvero l’adeguamento ai disabili dell’entrata laterale del cimitero vecchio, lo abbiamo realizzato proprio quest’anno. È un suo merito, senza di lei non sarebbe successo” ha spiegato il sindaco Antonio Rusconi nel suo intervento. “Io stasera sono qui per ringraziare. Ringrazio Piera, la mamma di Elisa per la sua presenza. Ringrazio Alberto Giacomin e tutti gli altri membri del comitato. Ringrazio Luisella Fumagalli, la mamma di Pamela, per aver trasformato un dolore indicibile in un impegno a fare ancora del bene per gli altri. Come diceva Falcone: gli uomini passano ma le idee restano e camminano sulle gambe di altri uomini”.
L’idea, l’utopia concreta più importante coltivata da Pamela era l’impegno per l’abbattimento delle barriere architettoniche e mentali che ostacolano la vita delle persone che si trovano a convivere con disabilità. “Quando abbiamo ideato il premio, anni fa, il nostro desiderio era quello di valorizzare i progetti in grado di aiutare a superare le difficoltà che la disabilità comporta” ha evidenziato Alberto Giacomin, presidente del comitato che gestisce il fondo “In Viaggio con Pamela”. “Volevamo riconoscere il valore di iniziative che si collocano nella scia lasciata da Pamela: non rinunciare a lanciare il cuore oltre l’ostacolo. Volevamo premiare persone che si sono impegnate ad andare oltre la loro condizione con la stessa grinta che contraddistingueva Pamela” ha aggiunto Giacomin.
Un’iniziativa, quella del premio dedicato all’ex blogger di viaggi valmadrerese, che, come rilevato dal sindaco di Oggiono Chiara Narciso, ha raggiunto “una continuità importante” grazie a “un gruppo molto affiatato”. A guidare tutto questo, chiaramente, ci sono lo spirito e l’energia trasmessi da Pamela agli amici. Uno spirito che si intravedeva anche nelle immagini mostrate dalla dottoressa Chiara Pozzi. “Questa è la stanza sensoriale che abbiamo allestito grazie ai fondi che ci sono stati assegnati lo scorso anno. Oggi è utilizzata da circa 60 bambini della Primaria, di cui 16 con diagnosi di autismo. Ha avuto così tanto successo che abbiamo inserito anche un gruppo dell’infanzia” ha spiegato la rappresentante della Nostra Famiglia di Bosisio Parini. “Tornare qui un anno dopo è emozionante. La solidarietà è davvero in grado di creare legami importanti”.
E costruire legami tra le persone è ciò a cui si dedicano da più di quarant’anni i volontari dell’associazione A.G.A.P.H. di Cernusco Lombardone. Lo scopo di questo paziente e infaticabile lavoro è quello di far emergere l’unicità dei ragazzi che essi si trovano ad assistere.
“Istituito nel 2008 con il nome di “Sali sul palco”, il laboratorio teatrale è il nostro progetto principale. Quest’anno coinvolge 35 persone suddivise in tre sezioni: piccoli delle elementari, ragazzi e giovani adulti. Le prove sono organizzate separatamente ma da aprile in poi il lavoro di tutti confluisce in un unico progetto” ha spiegato Maria Grazia Arlati, da pochi mesi presidente del sodalizio cernuschese. “Ogni membro di questo gruppo ha una fragilità diversa, un carattere diverso. Ognuno è portatore di un’unicità che viene armonizzata lungo il percorso grazie al lavoro degli educatori. Noi vogliamo che il nostro laboratorio sia per queste persone l’occasione per esercitare quell’autodeterminazione che fa la differenza tra l’essere accudito ed essere portatore di diritti”.
Accompagnata da alcuni giovani attori, Arlati ha ricevuto il premio da Luisella Fumagalli e Alberto Giacomin tra gli appalusi del pubblico presente. “Ogni anno il laboratorio viene modulato sulla base dei giovani adulti che lo frequentano. Per noi è fondamentale aiutare gli attori ad esprimersi, controllare la voce, il movimento e il corpo. In parallelo, vogliamo arrivare ad una performance che sia apprezzabile da parte di tutti, non solo dei loro genitori” ha concluso la presidente di A.G.A.P.H. “Nel preambolo della Convenzione ONU sui diritti delle persone con disabilità si sottolinea il contributo che queste portano al benessere degli altri. Noi vorremmo che ognuno dei nostri ragazzi e giovani adulti diventasse una risorsa anche per sé stesso”.
Abbattere le barriere fisiche e mentali, dunque, la stessa utopia coltivata da Pamela.
Oltre che amico di Pamela, Massimo è membro del comitato che gestisce il fondo “In viaggio con Pamela, crederci sempre… arrendersi? Mai”. Ieri sera all’auditorium del centro culturale Fatebenefratelli di Valmadrera si è tenuta la cerimonia di consegna della terza edizione del premio assegnato dal sodalizio, costituitosi tre anni fa dopo la scomparsa dell’ex consigliera comunale di Valmadrera. Dopo la Casa del Cieco e la Nostra Famiglia, questa volta i 2mila euro sono stati attribuiti all’associazione A.G.A.P.H. – APS di Cernusco Lombardone.
“Pamela fu la prima persona che sentii per formare la lista e fu la prima che accettò. Trasmetteva a tutti entusiasmo, nonostante le nostre mancanze. Ha girato la città in carrozzina e ci ha lasciato dei suggerimenti importanti. Uno di questi, ovvero l’adeguamento ai disabili dell’entrata laterale del cimitero vecchio, lo abbiamo realizzato proprio quest’anno. È un suo merito, senza di lei non sarebbe successo” ha spiegato il sindaco Antonio Rusconi nel suo intervento. “Io stasera sono qui per ringraziare. Ringrazio Piera, la mamma di Elisa per la sua presenza. Ringrazio Alberto Giacomin e tutti gli altri membri del comitato. Ringrazio Luisella Fumagalli, la mamma di Pamela, per aver trasformato un dolore indicibile in un impegno a fare ancora del bene per gli altri. Come diceva Falcone: gli uomini passano ma le idee restano e camminano sulle gambe di altri uomini”.
L’idea, l’utopia concreta più importante coltivata da Pamela era l’impegno per l’abbattimento delle barriere architettoniche e mentali che ostacolano la vita delle persone che si trovano a convivere con disabilità. “Quando abbiamo ideato il premio, anni fa, il nostro desiderio era quello di valorizzare i progetti in grado di aiutare a superare le difficoltà che la disabilità comporta” ha evidenziato Alberto Giacomin, presidente del comitato che gestisce il fondo “In Viaggio con Pamela”. “Volevamo riconoscere il valore di iniziative che si collocano nella scia lasciata da Pamela: non rinunciare a lanciare il cuore oltre l’ostacolo. Volevamo premiare persone che si sono impegnate ad andare oltre la loro condizione con la stessa grinta che contraddistingueva Pamela” ha aggiunto Giacomin.
Un’iniziativa, quella del premio dedicato all’ex blogger di viaggi valmadrerese, che, come rilevato dal sindaco di Oggiono Chiara Narciso, ha raggiunto “una continuità importante” grazie a “un gruppo molto affiatato”. A guidare tutto questo, chiaramente, ci sono lo spirito e l’energia trasmessi da Pamela agli amici. Uno spirito che si intravedeva anche nelle immagini mostrate dalla dottoressa Chiara Pozzi. “Questa è la stanza sensoriale che abbiamo allestito grazie ai fondi che ci sono stati assegnati lo scorso anno. Oggi è utilizzata da circa 60 bambini della Primaria, di cui 16 con diagnosi di autismo. Ha avuto così tanto successo che abbiamo inserito anche un gruppo dell’infanzia” ha spiegato la rappresentante della Nostra Famiglia di Bosisio Parini. “Tornare qui un anno dopo è emozionante. La solidarietà è davvero in grado di creare legami importanti”.
E costruire legami tra le persone è ciò a cui si dedicano da più di quarant’anni i volontari dell’associazione A.G.A.P.H. di Cernusco Lombardone. Lo scopo di questo paziente e infaticabile lavoro è quello di far emergere l’unicità dei ragazzi che essi si trovano ad assistere.
“Istituito nel 2008 con il nome di “Sali sul palco”, il laboratorio teatrale è il nostro progetto principale. Quest’anno coinvolge 35 persone suddivise in tre sezioni: piccoli delle elementari, ragazzi e giovani adulti. Le prove sono organizzate separatamente ma da aprile in poi il lavoro di tutti confluisce in un unico progetto” ha spiegato Maria Grazia Arlati, da pochi mesi presidente del sodalizio cernuschese. “Ogni membro di questo gruppo ha una fragilità diversa, un carattere diverso. Ognuno è portatore di un’unicità che viene armonizzata lungo il percorso grazie al lavoro degli educatori. Noi vogliamo che il nostro laboratorio sia per queste persone l’occasione per esercitare quell’autodeterminazione che fa la differenza tra l’essere accudito ed essere portatore di diritti”.
Abbattere le barriere fisiche e mentali, dunque, la stessa utopia coltivata da Pamela.
A.Bes.