Lecco: in rianimazione al Manzoni il 12enne 'inghiottito' dal lago alle Caviate e recuperato (in costume) dai sommozzatori
Quando è stato finalmente estratto dall'acqua, qualche minuto prima delle 14, indossava solo quello che, in lontananza, è apparso come un costume. Al massimo erano dei boxer, dando credito alla voce - in prima battuta suonata come assurda - secondo la quale con altri amici, prima di finire inghiottito dal Lago, stesse facendo i tuffi dalla piattaforma dell'attracco delle Caviate.
Spetterà ai poliziotti - intervenuti con più Volanti e personale della Squadra Mobile, alla presenza, tra gli altri, anche del dirigente Gianluca Gentiluomo - ufficializzare come un ragazzino - 12 anni, minuto, carnagione chiara - possa essere, nella tarda mattinata odierna, caduto nel Lario, senza riemergere se non dopo l'attivazione dei sommozzatori che lo hanno ripescato a pochi metri di distanza, chiaramente in arresto cardiocircolatorio, per la lunga permanenza sott'acqua.
Portato sul lungolago è stato subito preso in carico dai sanitari che, per quasi due ore, hanno atteso impotenti sulla passeggiata, sferzata da un vento gelido capace di increspare la superficie del Lario e di azzerare i 17 gradi indicati invece dalle app sugli smartphone.
Il personale dell'automedica e i volontari del Soccorso degli Alpini di Mandello in una attimo hanno attivato le manovre rianimatorie, con il massaggio cardiaco preseguito anche quando l'ambulanza, a sirene spiegate, è partita dalle Caviate alla volta dell'ospedale Manzoni, cercando di farsi largo nel caos viabilistico odierno.
Le 14 ormai erano passate da qualche minuto. L'attivazione era scattata invece prima delle 12.30 con l'invio in posto, dopo la richiesta di intervento inoltrata al numero unico per le emergenze, non solo degli operatori del 118 ma anche di più squadre dei vigili del fuoco, via terra e con il gommone in uso al Comando di piazza Bione, difficile da governare proprio in considerazione delle onde "sollevate" dal vento.
Ai primi pompieri scesi in acqua, attorno alle 13.30 si sono uniti poi i sommozzatori arrivati da fuori provincia. Sono stati proprio loro, nel giro di poco dal loro arrivo, a trovare il ragazzino.
In posto, a ricerche ancora in corso, si è portata anche il sostituto procuratore Giulia Angeleri, giunta personalmente sul Lago dal Palazzo di Giustizia di Corso Promessi Sposi per verificare la situazione. Con i contorni della vicenda ancora da chiarire. E tanta apprensione per le sorti del piccolo, suo malgrado, protagonista. Si trova ora nel reparto di Rianimazione dell'Ospedale Manzoni, centro ECMO di riferimento per il territorio.
Spetterà ai poliziotti - intervenuti con più Volanti e personale della Squadra Mobile, alla presenza, tra gli altri, anche del dirigente Gianluca Gentiluomo - ufficializzare come un ragazzino - 12 anni, minuto, carnagione chiara - possa essere, nella tarda mattinata odierna, caduto nel Lario, senza riemergere se non dopo l'attivazione dei sommozzatori che lo hanno ripescato a pochi metri di distanza, chiaramente in arresto cardiocircolatorio, per la lunga permanenza sott'acqua.
Portato sul lungolago è stato subito preso in carico dai sanitari che, per quasi due ore, hanno atteso impotenti sulla passeggiata, sferzata da un vento gelido capace di increspare la superficie del Lario e di azzerare i 17 gradi indicati invece dalle app sugli smartphone.
Il personale dell'automedica e i volontari del Soccorso degli Alpini di Mandello in una attimo hanno attivato le manovre rianimatorie, con il massaggio cardiaco preseguito anche quando l'ambulanza, a sirene spiegate, è partita dalle Caviate alla volta dell'ospedale Manzoni, cercando di farsi largo nel caos viabilistico odierno.
Ai primi pompieri scesi in acqua, attorno alle 13.30 si sono uniti poi i sommozzatori arrivati da fuori provincia. Sono stati proprio loro, nel giro di poco dal loro arrivo, a trovare il ragazzino.
In posto, a ricerche ancora in corso, si è portata anche il sostituto procuratore Giulia Angeleri, giunta personalmente sul Lago dal Palazzo di Giustizia di Corso Promessi Sposi per verificare la situazione. Con i contorni della vicenda ancora da chiarire. E tanta apprensione per le sorti del piccolo, suo malgrado, protagonista. Si trova ora nel reparto di Rianimazione dell'Ospedale Manzoni, centro ECMO di riferimento per il territorio.
A.M.