Olginate: viola gli obblighi, l'amico dei trapper arrestato
E' tornato dietro le sbarre. La Stazione dei Carabinieri di Olginate, su richiesta della Procura della Repubblica di Milano, ha eseguito un provvedimento di custodia cautelare in carcere a carico di Ndiaga Faye, condannato proprio ieri a 5 anni e 8 mesi di reclusione a conclusione del processo di primo grado per la sparatoria di Corso Como che ha trascinato in giudizio anche i trapper Baby Gang e Simba La Rue: il 26enne nella ricostruzione degli inquirenti sarebbe il soggetto che, quella sera, materialmente, face fuoco, attingendo i due connazionali rimasti poi feriti. Ma non è il verdetto di ieri ad aver riportato in cella il giovanotto. Lo stesso infatti nonostante fosse sottoposto alla misura dell’obbligo di presentazione alla polizia giudiziaria, il cosiddetto obbligo di firma, è stato sorpreso più volte fuori casa negli orari in cui l'uscita gli era preclusa. Faye, nello specifico, era stato arrestato a luglio 2022 dai Carabinieri della Compagnia Milano Duomo, proprio nel corso delle indagini scaturite dalla così detta faida tra trapper, venendo più recentemente condannato anche a ulteriori 10 mesi per fatti legati per l'appunto alla contrapposizione tra Simba La Rue e Baby Touché.
Sottoposto alla misura cautelare in carcere, gli era poi stato concesso il beneficio dell’obbligo di presentazione alla polizia giudiziaria con permanenza domiciliare notturna, dapprima presso un dichiarato domicilio a Garlate e successivamente nella sua abitazione di Olginate.
Tuttavia nel corso di alcuni controlli nelle ore di buio, si è reso responsabile di quattro episodi di violazione alle prescrizioni, essendo stato trovato fuori casa senza valido motivo, sottraendosi alla sorveglianza. L’ennesima segnalazione dei Carabinieri però gli è costata cara: informate le autorità competenti, i militari hanno ricevuto l’ordine di trarre in arresto il ventiseienne e di condurlo di nuovo in carcere per rimanere a disposizione dell’A.G..
Sottoposto alla misura cautelare in carcere, gli era poi stato concesso il beneficio dell’obbligo di presentazione alla polizia giudiziaria con permanenza domiciliare notturna, dapprima presso un dichiarato domicilio a Garlate e successivamente nella sua abitazione di Olginate.
Tuttavia nel corso di alcuni controlli nelle ore di buio, si è reso responsabile di quattro episodi di violazione alle prescrizioni, essendo stato trovato fuori casa senza valido motivo, sottraendosi alla sorveglianza. L’ennesima segnalazione dei Carabinieri però gli è costata cara: informate le autorità competenti, i militari hanno ricevuto l’ordine di trarre in arresto il ventiseienne e di condurlo di nuovo in carcere per rimanere a disposizione dell’A.G..