Il Rotary Club Lecco lancia un progetto sull'IA nei reparti di terapia intensiva
Il Rotary Club Lecco porta avanti, tra le tante iniziative, il progetto "Intelligenza artificiale in terapia intensiva per prevenire l'insufficienza renale acuta". Durante l'incontro del 8 novembre Stefano Finazzi e Mario Tavola, hanno illustrato gli aspetti tecnici del progetto, sostenuto anche dal Rotary Club le Grigne e dal Rotaract, in attesa di altre adesioni.
Mario Tavola, medico chirurgo specializzato in anestesia e rianimazione e autore o coautore di 110 pubblicazioni edite a stampa, ha spiegato cosa sia il GiViTI, un gruppo italiano di intensivisti, ovvero specialisti nel prendersi cura dei malati ricoverati in terapia intensiva, che hanno deciso di investire nella ricerca attraverso strette collaborazioni. Il dottor Tavola è diventato presidente di tale gruppo.
Stefano Finazzi, responsabile del laboratorio di Clinical Data Science presso l’istituto di Ricerche Farmacologiche Mario Negri IRCCS, ha aggiunto: “L’obiettivo era quello di creare un gruppo collaborativo su base volontaristica, di raccogliere dati e di confrontarsi sui dati, di fare ricerca collaborativa e di sviluppare indicatori per innescare processi e percorsi di miglioramento della pratica clinica".
Da GiViTI è nato Prosafe, un database che raccoglie dati di più di 1 milione di pazienti provenienti da diversi ospedali e MargheritaTre, una cartella clinica elettronica sviluppata dall’Istituto Mario Negri e GiViTI che comprende 9 regioni, 69 strutture ospedaliere, 77 terapie intensive e un totale di 164.035 pazienti.
Stefano Finazzi ha spiegato come alcuni casi di insufficienza renale acuta in Terapia Intensiva siano potenzialmente prevenibili e trattabili con interventi tempestivi. Inoltre c’è la possibilità di agire su fattori di rischio modificabili.
Il progetto “AI IN ICU FOR AKI”, cioè “Intelligenza artificiale in terapia intensiva per l’insufficienza renale acuta” ha proprio l’obiettivo di migliorare gli algoritmi per predire l’insorgenza di insufficienza renale acuta in terapia intensiva, cercando il modo di prevenirla, visto che é un importantissimo fattore prognostico negativo.
Per il progetto si utilizzeranno i dati raccolti da MargheritaTre, per sviluppare un modello di intelligenza artificiale finalizzato a prevenire l'insufficienza renale come complicanza in terapia intensiva. Il progetto è complesso, richiedendo una previsione continua, la validazione su pazienti diversi e in terapie intensive differenti, oltre a garantire un'applicabilità clinica.
Il comitato scientifico creato appositamente per indirizzare e seguire il progetto, della iniziale durata orientativa di sei mesi è formato da 2 membri del Rotary Club Lecco, esperti della materia, 2 membri del comitato tecnico scientifico GiViTI, 2 membri del Laboratorio di Clinical Data Science e un borsista, esperto del settore, per l’elaborazione dei dati.
Mario Tavola, medico chirurgo specializzato in anestesia e rianimazione e autore o coautore di 110 pubblicazioni edite a stampa, ha spiegato cosa sia il GiViTI, un gruppo italiano di intensivisti, ovvero specialisti nel prendersi cura dei malati ricoverati in terapia intensiva, che hanno deciso di investire nella ricerca attraverso strette collaborazioni. Il dottor Tavola è diventato presidente di tale gruppo.
Stefano Finazzi, responsabile del laboratorio di Clinical Data Science presso l’istituto di Ricerche Farmacologiche Mario Negri IRCCS, ha aggiunto: “L’obiettivo era quello di creare un gruppo collaborativo su base volontaristica, di raccogliere dati e di confrontarsi sui dati, di fare ricerca collaborativa e di sviluppare indicatori per innescare processi e percorsi di miglioramento della pratica clinica".
Da GiViTI è nato Prosafe, un database che raccoglie dati di più di 1 milione di pazienti provenienti da diversi ospedali e MargheritaTre, una cartella clinica elettronica sviluppata dall’Istituto Mario Negri e GiViTI che comprende 9 regioni, 69 strutture ospedaliere, 77 terapie intensive e un totale di 164.035 pazienti.
Stefano Finazzi ha spiegato come alcuni casi di insufficienza renale acuta in Terapia Intensiva siano potenzialmente prevenibili e trattabili con interventi tempestivi. Inoltre c’è la possibilità di agire su fattori di rischio modificabili.
Il progetto “AI IN ICU FOR AKI”, cioè “Intelligenza artificiale in terapia intensiva per l’insufficienza renale acuta” ha proprio l’obiettivo di migliorare gli algoritmi per predire l’insorgenza di insufficienza renale acuta in terapia intensiva, cercando il modo di prevenirla, visto che é un importantissimo fattore prognostico negativo.
Per il progetto si utilizzeranno i dati raccolti da MargheritaTre, per sviluppare un modello di intelligenza artificiale finalizzato a prevenire l'insufficienza renale come complicanza in terapia intensiva. Il progetto è complesso, richiedendo una previsione continua, la validazione su pazienti diversi e in terapie intensive differenti, oltre a garantire un'applicabilità clinica.
Il comitato scientifico creato appositamente per indirizzare e seguire il progetto, della iniziale durata orientativa di sei mesi è formato da 2 membri del Rotary Club Lecco, esperti della materia, 2 membri del comitato tecnico scientifico GiViTI, 2 membri del Laboratorio di Clinical Data Science e un borsista, esperto del settore, per l’elaborazione dei dati.