Olginate: le dighe al centro dell’evento con Rota il 19
La presentazione dell’ultimo libro di Luca Rota, "Il miracolo delle dighe", che si terrà domenica prossima 19 novembre tra Vercurago e Olginate, pur tra le tante precedenti ciascuna a suo modo peculiare, sarà nuovamente speciale e assolutamente affascinante. Essa, infatti, contemplerà un evento raro: la visita guidata della diga di Olginate, il principale sbarramento di regolazione del lago di Como, costruito tra il 1940 e il 1946 e oggi gestito dal Consorzio dell’Adda.
Una “grande diga” molto diversa da quelle ben più imponenti e spettacolari – oltre che per qualcuno inquietanti - delle vallate alpine, protagoniste del libro, ma dall’importanza altrettanto fondamentale sia a monte che a valle di essa, per come contribuisce a limitare enormemente le esondazioni del lago, soprattutto a Como, e in forza della sua capacità di alimentare le attività agricole di un ampio territorio di Pianura Padana grazie alla possibilità di regolare un volume di acque di ben 246,5 milioni di metri cubi.
Parimenti è un’opera, la diga allo sbocco del Lago di Garlate, che ha cambiato in modo considerevole il paesaggio della zona – ad esempio l’alveo dell’Adda in uscita dal lago venne sostanzialmente ridisegnato - nonché la relazione con esso dei suoi abitanti, assumendo caratteri culturali identitari e referenziali per il suo territorio simili a quelli dei più grandi sbarramenti sulle Alpi.
La visita guidata della diga, della durata di circa un’ora, è in programma alle 14.30 con ingresso presso la casa dei custodi allo sbocco del ponte di Olginate sulla sponda orientale (verso Calolziocorte, Via Mazzini n°1): è inevitabilmente a numero chiuso e al momento è già sold out, ma è possibile chiedere informazioni e aggiornamenti al riguardo scrivendo una mail a cultura@comunitamontana.lc.it o telefonando allo 0341/240724 interno 4.
Successivamente si attraverserà il ponte Vittorio Emanuele III, che unisce le due sponde del fiume Adda offrendo una vista privilegiata sulla diga e sul territorio circostante, per recarsi presso la Biblioteca Civica di Olginate, sita in Via Prof. Mario Redaelli n°16.
Lì, intorno alle ore 16.00, Luca Rota presenterà il suo ultimo lavoro, accompagnando i presenti in un lungo e appassionante viaggio alla scoperta delle più grandi e emblematiche dighe alpine nonché, soprattutto, di come queste hanno cambiato le geografie e i paesaggi dei territori montani che li ospitano e la relazione culturale intessuta con essi dalle genti che vi abitano. Il tutto, osservato da un punto di vista particolare, diverso da ogni altro, profondo, ricco di infinite percezioni e in grado di attivare narrazioni veramente affascinanti e illuminanti.La presentazione è a ingresso libero senza bisogno di prenotazione. Ovviamente presso la Biblioteca vi saranno copie in vendita del libro.L’evento fa parte del programma della 32a edizione della rassegna culturale “Estate di San Martino”, organizzata dalla Comunità Montana Lario Orientale Valle San Martino con l’Ecomuseo Val San Martino, il Comune di Calolziocorte, la Parrocchia di San Martino Vescovo in Calolzio e la Pro Loco di Calolziocorte.
È doveroso ringraziare il Consorzio dell’Adda per aver acconsentito alla visita della propria diga e, soprattutto, Elena Remondini, responsabile del Servizio Cultura della Comunità Montana Lario Orientale Valle San Martino, la quale ha concretamente organizzato e curato l’evento.
Una “grande diga” molto diversa da quelle ben più imponenti e spettacolari – oltre che per qualcuno inquietanti - delle vallate alpine, protagoniste del libro, ma dall’importanza altrettanto fondamentale sia a monte che a valle di essa, per come contribuisce a limitare enormemente le esondazioni del lago, soprattutto a Como, e in forza della sua capacità di alimentare le attività agricole di un ampio territorio di Pianura Padana grazie alla possibilità di regolare un volume di acque di ben 246,5 milioni di metri cubi.
Parimenti è un’opera, la diga allo sbocco del Lago di Garlate, che ha cambiato in modo considerevole il paesaggio della zona – ad esempio l’alveo dell’Adda in uscita dal lago venne sostanzialmente ridisegnato - nonché la relazione con esso dei suoi abitanti, assumendo caratteri culturali identitari e referenziali per il suo territorio simili a quelli dei più grandi sbarramenti sulle Alpi.
La visita guidata della diga, della durata di circa un’ora, è in programma alle 14.30 con ingresso presso la casa dei custodi allo sbocco del ponte di Olginate sulla sponda orientale (verso Calolziocorte, Via Mazzini n°1): è inevitabilmente a numero chiuso e al momento è già sold out, ma è possibile chiedere informazioni e aggiornamenti al riguardo scrivendo una mail a cultura@comunitamontana.lc.it o telefonando allo 0341/240724 interno 4.
Successivamente si attraverserà il ponte Vittorio Emanuele III, che unisce le due sponde del fiume Adda offrendo una vista privilegiata sulla diga e sul territorio circostante, per recarsi presso la Biblioteca Civica di Olginate, sita in Via Prof. Mario Redaelli n°16.
Lì, intorno alle ore 16.00, Luca Rota presenterà il suo ultimo lavoro, accompagnando i presenti in un lungo e appassionante viaggio alla scoperta delle più grandi e emblematiche dighe alpine nonché, soprattutto, di come queste hanno cambiato le geografie e i paesaggi dei territori montani che li ospitano e la relazione culturale intessuta con essi dalle genti che vi abitano. Il tutto, osservato da un punto di vista particolare, diverso da ogni altro, profondo, ricco di infinite percezioni e in grado di attivare narrazioni veramente affascinanti e illuminanti.La presentazione è a ingresso libero senza bisogno di prenotazione. Ovviamente presso la Biblioteca vi saranno copie in vendita del libro.L’evento fa parte del programma della 32a edizione della rassegna culturale “Estate di San Martino”, organizzata dalla Comunità Montana Lario Orientale Valle San Martino con l’Ecomuseo Val San Martino, il Comune di Calolziocorte, la Parrocchia di San Martino Vescovo in Calolzio e la Pro Loco di Calolziocorte.
È doveroso ringraziare il Consorzio dell’Adda per aver acconsentito alla visita della propria diga e, soprattutto, Elena Remondini, responsabile del Servizio Cultura della Comunità Montana Lario Orientale Valle San Martino, la quale ha concretamente organizzato e curato l’evento.
Date evento
domenica, 19 novembre 2023