Calolzio: Oratorio di Sala di nuovo nel mirino dei ladri, messo 'a soqquadro' il bar
L'Oratorio di Sala ancora nel mirino dei ladri. Dopo la sgradita intrusione dello scorso 1° ottobre, nella notte tra domenica 12 e lunedì 13 novembre la struttura religiosa e ricreativa in via Santi Cosma e Damiano a Calolzio è diventata di nuovo bersaglio di ignoti malviventi che, con il favore delle tenebre, hanno forzato le porte di ingresso e si sono poi diretti verso il bar, mettendolo completamente a soqquadro nella speranza, evidentemente, di trovare contanti o qualche oggetto di valore con cui darsela a gambe: "missione" fallita, perché nella cassa del locale non c'erano altro che pochi spiccioli, rubati dai furfanti insieme a un po' di caramelle e ad alcuni salumi avanzati da una festa ospitata nei giorni precedenti.
Ad accorgersi dell'accaduto nella giornata di lunedì un volontario dell'Oratorio, che ha subito informato don Antonio Vitali e che poi non ha potuto fare altro che rimboccarsi le maniche, con l'aiuto di altri parrocchiani, per ripulire e sistemare il bar, dove regnava il caos. Grande l'amarezza del parroco, in servizio anche a Foppenico. "Non è la prima volta che succede, l'episodio precedente risaliva a poco più di un mese fa quindi non è stato per nulla piacevole trovarsi ancora in questa situazione", il suo commento carico di sconforto. L'accaduto è stato segnalato anche ai Carabinieri, a cui ora spetterà il compito di provare a risalire ai responsabili.
Ad accorgersi dell'accaduto nella giornata di lunedì un volontario dell'Oratorio, che ha subito informato don Antonio Vitali e che poi non ha potuto fare altro che rimboccarsi le maniche, con l'aiuto di altri parrocchiani, per ripulire e sistemare il bar, dove regnava il caos. Grande l'amarezza del parroco, in servizio anche a Foppenico. "Non è la prima volta che succede, l'episodio precedente risaliva a poco più di un mese fa quindi non è stato per nulla piacevole trovarsi ancora in questa situazione", il suo commento carico di sconforto. L'accaduto è stato segnalato anche ai Carabinieri, a cui ora spetterà il compito di provare a risalire ai responsabili.