Galbiate: pronto il progetto per riaprire il giardino del compendio ex Marselli

Con una recente delibera di Giunta, l’amministrazione di Galbiate ha approvato definitivamente la sistemazione e la messa in sicurezza del muro di sostegno del giardino del compendio Marselli. In realtà, il progetto, redatto dall’ingegnere lecchese Cristian Conti, era stato approvato in linea tecnica a dicembre dello scorso anno per poi ricevere l’autorizzazione della Sovraintendenza a febbraio.
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Solo a giugno, invece, si è avuta la conferma del finanziamento regionale da 140mila euro, ottenuto dal Comune attraverso Comunità montana nell’ambito del bando “Interventi regionali in favore della popolazione dei territori montani”. Tali fondi serviranno per coprire parte della spesa prevista mentre la quota rimanente, pari a 300mila euro, sarà finanziata con avanzo di amministrazione. Il valore complessivo dell’intervento è quindi pari a 440mila euro. 
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Oltre che economica, quest’operazione si caratterizza per una profonda rilevanza storico – culturale: essa, infatti, è propedeutica alla riapertura al pubblico di uno degli storici parchi galbiatesi, situato, tra l’altro, nel nucleo più antico del paese, Rizzolo. 
Come riportato in alcuni documenti dell’archivio Panzeri, il compendio Marselli, di cui fa parte il giardino, era indicato sul catastato teresiano già nei primi decenni del Settecento. Il fabbricato, in particolare, era di proprietà dei fratelli Antonio Maria Monticelli e Giovanni Domenico Monticelli, parroco di Galbiate dal 1718 al 1764. L’aspetto attuale del compendio si deve proprio ai lavori di ristrutturazione svolti dai Monticelli in quel periodo. Nel 1791 il fabbricato fu venduto al ragioniere Giovanni Spreafico, il quale, vent’anni dopo, lo cedette a sua volta a Alessandro Sanchioli, proprietario del castello adiacente.
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Nel 1853 Giuseppina Sanchioli, figlia di Alessandro e seconda moglie del pittore galbiatese Ambrogio Riva, vendette nuovamente il compendio, allora denominato “la Palazzetta”, al filandiere Giovanni Corti. Nel 1934 la figlia di quest’ultimo, Elisa Corti, lasciò in eredità la struttura alla nipote Maria Marselli, nata dal matrimonio tra la sorella Benita Corti e il Cav. Carlo Marselli. I documenti raccontano dei cambiamenti subiti dal compendio nei primi anni del XX° sec, come la sparizione della “limoniera” e della “sala da bigliardo”, quest’ultima convertita in quattro locali abitabili durante la guerra.
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Maria Marselli morì nel 1974 ma già nel 1967 lasciò in eredità la proprietà, pari a 4mila metri quadrati, al comune di Galbiate nella speranza che essa venisse trasformata in una casa di riposo per anziani. I costi di tale soluzione, però, risultarono fin da subito proibitivi e, per questo il Comune scelse un’altra strada. In primo luogo, si procedette a ristrutturare gli interni e da tale operazione furono ricavati sette minialloggi per anziani e cinque appartamenti normali, oggi residenze di edilizia popolare. In seguito, nel 1988 l’amministrazione guidata dal sindaco Giuseppe Panzeri intervenne anche sul parco.
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Per tanti anni l’area verde esterna al compendio è stata un punto di ritrovo fondamentale per la comunità galbiatese, complice il meraviglioso panorama. In quel giardino, infatti, venivano organizzate diverse manifestazioni e concerti. Esso, inoltre, era abitualmente aperto al pubblico ed accoglieva chiunque volesse trascorrere del tempo in mezzo al verde.
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Tutto ciò accadeva sotto la supervisione del gruppo Alpini di Galbiate, la cui sede si trova proprio nel giardino ed è stata recentemente ristrutturata. Il sodalizio, oggi guidato dal capogruppo Roberto Tentori, ha continuato a prendersi cura del giardino del compendio Marselli anche dopo che, una decina d’anni fa, un temporale forte ha causato il crollo di una parte del muro di cinta.
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Da quel momento, chiaramente, l’area è stata chiusa al pubblico. Ora, con l’approvazione di questo progetto, la giunta guidata da Piergiovanni Montanelli punta a restituire il giardino del compendio Marselli alla cittadinanza. 
A.Bes.
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