Bione: continua il processo per la supposta truffa al Comune
Si è potuto difendere dall'accusa di aver truffato il Comune di Lecco Sergio Tosi, presidente di Sport Management Spa, la società che per anni ha avuto in gestione il centro sportivo Al Bione.
Secondo la Procura della Repubblica di Lecco l'imprenditore, in concorso con Fabio Grisotto (ex direttore amministrativo) avrebbe raggirato l'ente territoriale (costituitosi parte civile tramite l'avvocato Donatella Saporiti) non versando allo stesso, tra il 2017 e il 2019, una parte di quanto dovuto. Se da contratto di concessione avrebbe dovuto corrispondere il 23% dei propri incassi totali, avrebbe sistematicamente omesso la comunicazione di alcuni proventi, causando (secondo le indagini condotte dalla Guardia di finanza) un mancato guadagno per le casse comunali di 81 mila euro.
Il presunto raggiro era stato denunciato da un'ex dipendente, responsabile del centro sportivo lecchese, cui non quadravano i conti in merito alle corresponsioni al Comune.
“Io sono un ex insegnante di educazione fisica e mi occupavo di tutt'altri aspetti: per questo ho scelto dei collaborati specialisti del settore” ha dichiarato Tosi nel corso del proprio esame, specificando che per qualsiasi dubbio interpretativo del capitolato si affidava a consulenti legali ed amministrativi (tra cui anche il suo difensore, l'avvocato De Vivo). “Avessi saputo del problema per cui siamo qui oggi, sarei intervenuto”.
É stata anche sentita in aula una delle impiegate amministrative che all'epoca dei fatti in contestazione si occupava della contabilità della società: la donna ha spiegato che i dati le arrivavano a fine mese direttamente dagli impianti su un foglio di calcolo. L'amministrativa in particolare doveva verificare che i dati inseriti dai centri sportivi fossero corretti, andando a confrontarli con le “strisciate” delle casse.
L'istruttoria dibattimentale proseguirà davanti al giudice Giulia Barazzetta il prossimo 11 dicembre con l'audizione dell'ultimo testimone delle difese, per poi passare alla discussione finale.
Secondo la Procura della Repubblica di Lecco l'imprenditore, in concorso con Fabio Grisotto (ex direttore amministrativo) avrebbe raggirato l'ente territoriale (costituitosi parte civile tramite l'avvocato Donatella Saporiti) non versando allo stesso, tra il 2017 e il 2019, una parte di quanto dovuto. Se da contratto di concessione avrebbe dovuto corrispondere il 23% dei propri incassi totali, avrebbe sistematicamente omesso la comunicazione di alcuni proventi, causando (secondo le indagini condotte dalla Guardia di finanza) un mancato guadagno per le casse comunali di 81 mila euro.
Il presunto raggiro era stato denunciato da un'ex dipendente, responsabile del centro sportivo lecchese, cui non quadravano i conti in merito alle corresponsioni al Comune.
“Io sono un ex insegnante di educazione fisica e mi occupavo di tutt'altri aspetti: per questo ho scelto dei collaborati specialisti del settore” ha dichiarato Tosi nel corso del proprio esame, specificando che per qualsiasi dubbio interpretativo del capitolato si affidava a consulenti legali ed amministrativi (tra cui anche il suo difensore, l'avvocato De Vivo). “Avessi saputo del problema per cui siamo qui oggi, sarei intervenuto”.
É stata anche sentita in aula una delle impiegate amministrative che all'epoca dei fatti in contestazione si occupava della contabilità della società: la donna ha spiegato che i dati le arrivavano a fine mese direttamente dagli impianti su un foglio di calcolo. L'amministrativa in particolare doveva verificare che i dati inseriti dai centri sportivi fossero corretti, andando a confrontarli con le “strisciate” delle casse.
L'istruttoria dibattimentale proseguirà davanti al giudice Giulia Barazzetta il prossimo 11 dicembre con l'audizione dell'ultimo testimone delle difese, per poi passare alla discussione finale.
F.F.