Lecco: il circolo Pio X di Rancio compie 125 anni

Si alzano le bandiere della storia intorno al circolo Pio X di Rancio, che può ricordare la sua data di fondazione risalente al novembre 1898, dunque 125 anni fa. L’assemblea costitutiva avvenne nella chiesa di San Carlo in Castione, alla presenza di numerose persone che aderivano all’invito, come si può leggere nella cronaca del tempo, di istituire “una società dove operai, lavoratori e cittadini potessero trovarsi senza essere costretti a dare il proprio nome a certe società contrarie alla fede, alla morale e in contrasto con i principi cattolici”. L’intitolazione del circolo al Pontefice Pio X si trova solo nello statuto del 1910 del “Popolare” di Rancio, approvato dall’arcivescovo di Milano cardinale Andrea Ferrari. Pio X è stato Papa dal 1903 al 1914, in precedenza patriarca di Venezia.
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La targa in ferro sbalzato inaugurata per il centenario

Il ricordo della storia è ora affidato alla targa in ferro, sbalzato e lavorato, opera degli artigiani fratelli Manzoni di Parlasco; è stata inaugurata nella cerimonia del centenario, nell'autunno 1998, con la benedizione dell’allora parroco don Contardo Mauri e con il discorso del presidente del circolo Enrico Erba, che è stato consigliere comunale di Lecco. Da ricordare tra i presenti Giannino Mauri, fratello maggiore del grande rocciatore Bigio, attivissimo nel suo quartiere di Rancio, non solo tra i banchi del CC ma anche come presidente del Circolo Pio X e capogruppo degli alpini Monte Medale: è stato il promotore della prima fiaccolata prenatalizia con le Penne nere verso le vette lecchesi, salendo nel 1973 verso la cappelletta bianca sul monte San Martino, che rimane la "primogenita" rispetto a diverse altre organizzate in seguito.
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Il "sasso" ai Ragni di Rancio, all'ombra del Medale

Il circolo Pio X è molto attivo per le iniziative della terza età, con un intenso programma di gite culturali e sociali, incontri conviviali e di amicizia nel corso dell’annata sociale, nonché spazi informativi. Vi ha fatto riferimento anche il gruppo operativo dei Ragni con Dino Piazza e con il veterano Giovanni Ratti, che ha voluto collocare nell’area antistante la vecchia scuola elementare Cadorna, ora demolita, il “sasso” a ricordo dei "Maglioni rossi" di Rancio che sulla sovrastante parete del Medale avevano la loro palestra di roccia per allenamenti verso storiche imprese che hanno reso famoso nel mondo l’alpinismo lecchese.
A.B.
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