Olginate: “grazie per il vostro lavoro”. AIDO compie 50 anni
“Grazie per il vostro lavoro silenzioso e prezioso. Grazie per la vostra presenza costante. Grazie e tanti auguri”. Nelle accorate parole pronunciate ieri sera da Marco Passoni e Matteo Colombo, sindaci rispettivamente di Olginate e Valgreghentino, c’era tutto l’affetto dei cittadini dei due paesi verso un autentico pilastro della comunità: quel gruppo intercomunale dell’AIDO che quest’anno celebra i 50 anni dalla fondazione. I festeggiamenti hanno raggiunto il loro culmine proprio ieri sera quando, alla presenza delle autorità, Giacomo Colombo, presidente provinciale AIDO, ha consegnato a Ramona Scarpino, presidente del gruppo di Olginate – Valgreghentino, una targa commemorativa.
“Qui a Olginate ci sono tanti giovani e c’è tanta voglia di lavorare. Altrove spesso non è così” ha aggiunto Antonio Sartor, amministratore regionale di AIDO nonché ultimo di una lunga serie di olginatesi in grado di scalare le gerarchie dell’associazione italiana donatori organi. Subito dopo gli interventi e la consegna della targa, i presenti si sono dedicati all’apericena a buffet allestita nel salone dell’oratorio.
La serata, era iniziata circa un’ora prima con la messa in chiesa parrocchiale, a cui hanno partecipato i rappresentanti di una dozzina di sezioni AIDO del territorio con i rispettivi labari. Uno dei momenti più intensi della celebrazione, animata con energia dal coro ANA dell’Adda, è stato senza dubbio la lettura dei nomi degli 84 donatori olginatesi venuti a mancare fino ad oggi. Ai loro famigliari, seduti nelle prime file, i volontari AIDO hanno poi regalato una rosa come simbolo di ricordo e riconoscenza.
“Bisogna dire un grazie importante ai donatori e alle loro famiglie, protagonisti silenziosi di un gesto gratuito e fondamentale. Attraverso la donazione, infatti, si dà la possibilità di tornare a vivere a qualcuno che si trova in una condizione di grande disagio quando non in bilico tra la vita e la morte. È un gesto infinitamente grande che non ha prezzo” ha ricordato il parroco don Matteo Gignoli durante l’omelia. “Dobbiamo ricordarci che la vita è un dono. Ogni giorno che viviamo è un dono che può essere messo in gioco. Tuttavia, possiamo compiere gesti gratuiti solo se il nostro cuore è in grado di amare. Dobbiamo ringraziare l’AIDO anche il suo impegno nella sensibilizzazione, soprattutto tra i ragazzi. Far capire che il gesto della donazione diventa vita per altri è fondamentale”.
Proprio il lavoro con i giovani continuerà ad essere al centro dell’operato dell’AIDO di Olginate – Valgreghentino, guidata sin dal 2020, non a caso, da una presidente giovane. “Vogliamo stare tra i ragazzi, cercare nuove leve per coinvolgerli nell’attività ed anche nel direttivo della nostra associazione. Ogni anno incontriamo centinaia di studenti di elementari e medie. Vogliamo incrementare anche la nostra presenza sui social” ha commentato Ramona Scarpino. “Ad oggi il nostro gruppo conta circa 1.080 iscritti. È importante che tutti i soci AIDO rinnovino il consenso alla donazione quando vanno a rifare la carta d’identità in comune. Poi c’è anche chi dà il consenso ma non è socio AIDO. Speriamo che tra cinquant’anni ci sia qualcuno qui a festeggiare al posto nostro”.
“Qui a Olginate ci sono tanti giovani e c’è tanta voglia di lavorare. Altrove spesso non è così” ha aggiunto Antonio Sartor, amministratore regionale di AIDO nonché ultimo di una lunga serie di olginatesi in grado di scalare le gerarchie dell’associazione italiana donatori organi. Subito dopo gli interventi e la consegna della targa, i presenti si sono dedicati all’apericena a buffet allestita nel salone dell’oratorio.
“Bisogna dire un grazie importante ai donatori e alle loro famiglie, protagonisti silenziosi di un gesto gratuito e fondamentale. Attraverso la donazione, infatti, si dà la possibilità di tornare a vivere a qualcuno che si trova in una condizione di grande disagio quando non in bilico tra la vita e la morte. È un gesto infinitamente grande che non ha prezzo” ha ricordato il parroco don Matteo Gignoli durante l’omelia. “Dobbiamo ricordarci che la vita è un dono. Ogni giorno che viviamo è un dono che può essere messo in gioco. Tuttavia, possiamo compiere gesti gratuiti solo se il nostro cuore è in grado di amare. Dobbiamo ringraziare l’AIDO anche il suo impegno nella sensibilizzazione, soprattutto tra i ragazzi. Far capire che il gesto della donazione diventa vita per altri è fondamentale”.
Proprio il lavoro con i giovani continuerà ad essere al centro dell’operato dell’AIDO di Olginate – Valgreghentino, guidata sin dal 2020, non a caso, da una presidente giovane. “Vogliamo stare tra i ragazzi, cercare nuove leve per coinvolgerli nell’attività ed anche nel direttivo della nostra associazione. Ogni anno incontriamo centinaia di studenti di elementari e medie. Vogliamo incrementare anche la nostra presenza sui social” ha commentato Ramona Scarpino. “Ad oggi il nostro gruppo conta circa 1.080 iscritti. È importante che tutti i soci AIDO rinnovino il consenso alla donazione quando vanno a rifare la carta d’identità in comune. Poi c’è anche chi dà il consenso ma non è socio AIDO. Speriamo che tra cinquant’anni ci sia qualcuno qui a festeggiare al posto nostro”.
A.Bes.