Dervio: il parco sul lungolago intitolato agli 'eroi di Nassiriya', svelato il cippo

Si è tenuta questa mattina a Dervio la cerimonia per l'intitolazione del parco in zona "Funsurf", dopo il posizionamento di un cippo "in ricordo degli eroi di Nassiriya caduti in difesa della Libertà e della Pace". Un corteo partito dalla Chiesa parrocchiale, con in testa il Corpo musicale doriese, ha portato autorità civili (con amministratori locali e provinciali) e militari, con gli alunni del plesso derviese dell’Istituto comprensivo "Mons. L. Vitali" di Bellano, sul lungolago, fino al luogo destinato alla cerimonia.
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Qui il Corpo musicale ha suonato l'Inno nazionale, intonato dai giovani allievi e dai presenti, mentre il sindaco Stefano Cassinelli ha svelato il cippo stesso. Subito dopo la parola è passata agli alunni dell’ultimo anno della Scuola primaria che hanno voluto dedicare dei pensieri – scritti insieme alle insegnanti - per non dimenticare "un atto di coraggio evidente, avvenuto il 12 novembre 2003. In quel giorno fatidico, un attentato suicida devastante ha colpito il campo di polizia italiano di Nassiriya. La potenza dell’esplosione ha scosso il terreno e ha strappato via da noi 19 vite preziose, 19 eroi che avevano scelto di servire, che avevano rinunciato al comfort e alla sicurezza delle loro case per un bene più grande. Le loro famiglie sono state devastate, le comunità intere hanno pianto la loro perdita e l’Italia ha perso alcuni dei suoi cittadini più coraggiosi” ha detto un giovane. 
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Un altro suo compagno di classe ha ricordato come in mezzo a questa tragedia sia emerso "un altro aspetto degli “Eroi di Nassiriya”, la solidarietà e la determinazione del popolo italiano. In tutto il Paese, le persone si sono unite per onorare la memoria di questi valorosi uomini e donne. Le chiese hanno risuonato di preghiere, le piazze si sono riempite di candele accese e gli italiani hanno mostrato un’incredibile capacità di rispondere all’orribile tragedia con un senso di unità e amore per il prossimo".
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"Tutti questi giovani hanno ricordato come ognuno di noi debba lavorare insieme con la comunità internazionale per prevenire conflitti e promuovere soluzioni pacifiche alle sfide globali. Il servizio degli “Eroi di Nassiriya” - ha concluso lo studente - è un richiamo costante a perseguire la pace e a lavorare per un mondo migliore”.
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Per l'occasione, prendendo spunto da quanto fatto da Sadako Sasaki – sopravvissuta ad Hiroshima - che a sua volta si è ispirata a un'antica leggenda, i bambini delle scuole hanno piegato delle gru di carta e le hanno posizionate attorno al cippo, come “richiamo all’importanza di evitare la guerra e promuovere la pace, un simbolo di speranza e impegno per un mondo privo di conflitti. "Noi abbiamo cominciato, a tutti noi il compito di continuare”, il messaggio lanciato da un ragazzino. 
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Dopo gli interventi dei giovani la parola è passata al Generale Vincenzo Giallongo - che il 12 novembre 2003 era uno dei comandanti del contingente italiano a Nassiriya - che si è rivolto in special modo ai ragazzi raccontando come lui conoscesse bene “i colleghi che oggi non ci sono più”, avendo collaborato con loro in diverse missioni all’estero. Giallongo ha poi spiegato come in Iraq fossero stati chiamati a “costruire la pace, perché l’Italia migliore sa farsi apprezzare all’estero", ricordando poi che coloro che sono morti nell’attentato "non erano eroi come si intende nella letteratura, che cercano atti epici o una bella morte, ma erano l’esatto contrario, erano stati mandati lì a costruire la pace, a cercare di far superare a questo popolo tutte le sofferenze dovute alla guerra precedente per accompagnarlo a un futuro di maggiore serenità”.
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Il Generale ha infine ricordato il legame che si era creato con coloro che non ci sono più, "ragazzi buoni, buoni padri di famiglia e buoni figli, tanto che il più giovane aveva 22 anni", e ha poi ringraziato il sindaco per aver posizionato il cippo, in quanto “ogni volta che li ricordiamo vuol dire che non sono spariti ma sono ancora vicini a noi”.
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Il primo cittadino ha a sua volta ringraziato le forze armate presenti, gli altri sindaci, il presidente della Comunità montana e il rappresentante dell’Amministrazione provinciale e ha ribadito come “sentire dei giovani cantare l’Inno nazionale sia sempre una grande emozione”. La giornata di oggi per Dervio è stata anche l’occasione per ricordare il 4 novembre. Con l’inaugurazione, come ha precisato ancora Cassinelli, si è voluto dare un nome a “questo luogo, che molto spesso è stato scenario di diverse manifestazioni e che da oggi si può chiamare anfiteatro Nassiriya”.
M.A.
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