Mercoledì arriva lo Spezia, 'sfida-salvezza' tra carichi e arrabbiati
CALCIO SERIE B
RECUPERO SECONDA GIORNATA: LECCO-SPEZIA DOMANI,
MERCOLEDI', AL RIGAMONTI-CEPPI ORE 18,30
Duello tra Aquile domani al Rigamonti-Ceppi. Il Lecco e lo Spezia, entrambi simboleggiati dal nobile rapace, si contenderanno i tre punti nel recupero della seconda giornata di campionato (inizio ore 18,30). I blucelesti, reduci dal bel pareggio esterno contro la Reggiana, mirano alla prima vittoria casalinga, mentre i liguri, raggiunti in classifica proprio dai lecchesi, non possono permettersi ulteriori passi falsi, alla luce del pesante ko di Cremona. Se si osserva la graduatoria si può affermare che Lecco-Spezia è sfida-salvezza, anche se, a onor del vero, la posizione dei bianchi (diciottesimi) non rispecchia le attese d'inizio campionato. A margine della conferenza stampa il d.g. Angelo Maiolo ha annunciato che patron Paolo Di Nunno, ristabilitosi, molto probabilmente sarà allo Stadio.
DICHIARAZIONI PRE-PARTITA MISTER EMILIANO BONAZZOLI
- Arriva uno Spezia arrabbiato. Quale atteggiamento avrà il Lecco?
“Nelle ultime quattro partite il gioco da parte nostra c'è stato. Non abbiamo solo badato alla fase difensiva. Quanto alla gara di domani non penso che lo Spezia arrivi a Lecco per chiudersi e ripartire. È una squadra abituata a giocare quasi a uomo e viene molto in avanti. Poi potrebbe cambiare atteggiamento e regolarsi secondo le situazioni”.
- Tre trasferte di fila, due vittorie, un pareggio e una buona incisività. Ma il Lecco nelle gare casalinghe è ancora a zero punti.
“Cercheremo di cambiare il trend al Rigamonti-Ceppi anche perché giocare in casa porta a offrire qualcosa in più. Sarà importante fare risultato, sia per muovere la classifica sia per continuare sulla strada intrapresa. Speriamo di modificare questo ruolino di marcia negativo, mettendo subito la partita sui binari giusti per conquistare i tre punti”.
- Contro squadre forti e in difficoltà la gara può diventare scivolosa.
“Lo Spezia non sta vivendo un gran periodo. Era partito con altri obiettivi ma ora è con noi, a pari punti. Sicuramente ha dei problemi. Da parte nostra sarà importante impostare il match con la giusta mentalità, quella manifestata nelle partite recenti. Starà a noi enfatizzare le difficoltà dello Spezia”.
- Previsto qualche cambio a livello di formazione?
“Stiamo cercando di recuperare al massimo i ragazzi anche perché domenica a Reggio Emilia la gara è stata dispendiosa. Vedremo domani mattina chi sarà al cento per cento. Non ci saranno però grandi modifiche rispetto alla partita precedente”.
- Novakovich sta giocando bene. Però dopo la prima giornata non ha più segnato. Fino a che punto può pesare questa situazione?
“ Forse gli pesa ma a noi non lo fa vedere. Gli ho detto che in questo momento non importa chi segna perché è il gruppo che conta. Inoltre confezionare un assist o contribuire alla manovra è altrettanto importante. A Pisa e Palermo tre gol sono scaturiti dalle sue giocate. Per noi Novakovich è fondamentale. Pian piano si sbloccherà. Somiglianze tecniche con me ? Sì esistono. È fisico e tende smarcarsi sulle fasce. Non è proprio prima punta; direi che è un attaccante di movimento”.
ALLA SCOPERTA DELLO SPEZIA
Nuoto, ginnastica e scherma. Erano queste le passioni sportive degli spezzini prima dell'arrivo del calcio che fu introdotto nella città ligure nel 1902. Ma è del 1906 la nascita ufficiale dello Spezia Football Club, fondato dallo svizzero Hurny e dall'ingegnere milanese Riboni. Nel 1911 subentrò lo Spezia FBC nelle cui file militava Alberto Picco, caduto nel 1915 nella battaglia del Monte Nero. A lui è intitolato lo stadio cittadino. Nel 1920 i bianchi ottennero la promozione in Prima Divisione (attuale A) dove restarono fino 1924-25. Negli anni trenta gli aquilotti liguri frequentarono prevalentemente la B, sfiorando la promozione in A nel 1933 e 1937. Nel 1943-1944 lo Spezia, con la denominazione Vigili del Fuoco, trionfò nella Divisione Nazionale (Campionato Alta Italia). Il titolo sarebbe stato riconosciuto dalla FIGC soltanto nel 2002 a livello onorifico. Nel 1951 il club scese in C e per oltre mezzo secolo non avrebbe più rivisto la cadetteria, scivolando fino alla Promozione regionale. Dopo una sfilza di tornei di C2 e C1, lo Spezia si aggiudicò il primo posto nel girone A di C1 2005/06, ottenendo la sospirata promozione in B Nel 2008 un fallimento costrinse il club a ripartire dalla D. Da quel momento è cominciata la ricostruzione di una società che, nell'arco di dodici anni, ha compiuto una fantastica risalita, culminata con la conquista della serie A nel 2019-20. Nel 2021 e 2022 la compagine ligure si è guadagnata la permanenza nella massima serie, lanciando in orbita allenatori come Vincenzo Italiano (tecnico della promozione in A) e Thiago Motta. L'anno scorso la squadra ha sofferto i continui avvicendamenti in panchina (Gotti, Lorieri, Semplici) pagando con la retrocessione un finale di campionato deficitario. Atto decisivo la sconfitta contro il Verona nello spareggio-salvezza. Il palmarès del club comprende tre campionati di A a girone unico, 28 di B, un titolo onorifico Divisione Nazionale 1943/44. due Coppe Italia di C e due Supercoppe di C. Quest'anno l'avvio di campionato non ha corrisposto alle aspettative. La squadra affidata al tecnico Massimiliano Alvini (ex Cremonese) non solo non è riuscita a decollare ma è stata risucchiata dalle zone basse della classifica. I bianchi hanno finora incamerato otto punti, frutto di una vittoria e cinque pareggi. Le sconfitte sono state cinque. In trasferta il resoconto riporta un successo a Salò, due pari (a Bolzano e Palermo) e tre rovesci, a Catanzaro, Venezia e Cremona. In totale lo Spezia ha realizzato otto gol (solo la Feralpi ha fatto peggio), incassandone sedici. Le otto reti realizzate sono così distribuite: due Moro, Reca e Francesco Esposito, una Salvatore Esposito e Antonucci. La formazione ligure annovera giocatori di ottima tecnica come Daniele Verde, ex Roma. Nell'organico anche i nazionali polacchi Reca, Zurkowski, il bulgaro Hristov, pure lui nazionale, lo svedese Ekdal che ha totalizzato 69 gettoni nella sua rappresentativa, Bandinelli (ex Empoli), Cassata (ex Sassuolo e Genoa) e altri atleti che hanno frequentato la massima serie. Il turno scorso, come anticipato, lo Spezia è caduto pesantemente allo Zini di Cremona (3-0). Questa la formazione inizialmente schierata da Alvini: Dragowki; Amian, Nikolaou, Muhl; Elia, S.Esposito, Cassata, Reca; Zurkowski; Antonucci, F. Esposito.
PRECEDENTI
Descrivere i primi match tra Lecco e Spezia è come sfogliare foto in bianconero che magicamente restituiscono atmosfere di un tempo passato.
Siamo nel 1927 , due anni prima della grande riforma del calcio italiano che edificherà i gironi unici di serie A e B. Il Lecco è inserito nel girone C Prima Divisione (attuale B), unica squadra lombarda racchiusa da un manipolo di formazioni toscane, liguri ed emiliane. È del 16 ottobre 1927 la prima sfida contro i liguri e per il Lecco sono subito dolori. Gli aquilotti del Levante ligure violano il terreno dei Cantarelli per 1-0 con un gol di Rigoard nella ripresa. Identico spartito nel ritorno dell'8 gennaio 1928. Questa volta è Zanollo a procurare un dispiacere al portiere Giussani. È ancora 1-0 per lo Spezia che a fine torneo non riuscirà ad agganciare per un solo punto il Prato, secondo classificato e promosso nella Divisione Nazionale. Sorte agrodolce per il Lecco (allora sezione della Canottieri) che retrocederà ma in seguito sarà ripescato. Trascorrono vent'anni prima che Spezia e Lecco si ritrovino nello stesso campionato. All'ottava giornata della serie B 1946-47 (10 novembre 1946) i liguri sfruttano il fattore campo, vincendo per 3-1; il gol della bandiera è di Guido Capello che in seguito diventerà tecnico dei blucelesti. Accostati al suo nome i due titoli tricolori, nel 1962-63 e 1964-65 , conseguiti con la compagine De Martino di serie B. Nel retour match, giocato il 6 aprile 1947, il tabellino dei marcatori resta vuoto.
Gli altri confronti riguardano i campionati 1978/79 di C1 (0-0 in Liguria, 2-1 nel ritorno per il Lecco), 1981/82 di C2 (3-0 al Rigamonti per i blucelesti, 1-1 al Picco), 2000/01 di C1 (un successo per parte con il punteggio di 1-0). Le ultime due dispute risalgono al torneo di C 2001-02. Lo Spezia, in lotta per la B, si afferma in entrambe le gare: 2-1 in Liguria, 1-0 in riva al Lario il 3 marzo 2002. In quest'ultima occasione il Lecco si schiera così: Arcari; Mercuri, Loria, Cottafava, Nocerino; Melosi, Briano, Sinagra; Pagano, Cavalli, Bertolini. Allenatore Alessandro Scanziani. Il gol decisivo è firmato da De Cesare che, imbeccato da Fiori, batte Arcari con un colpo di testa.
Il bilancio dei dodici confronti diretti sorride ai bianchi, vittoriosi sei volte; tre i pareggi , altrettanti i successi blucelesti. Undici gol spezzini, nove lecchesi. L'ultima vittoria del Lecco reca la data dell'11 febbraio 2001 (C1) al Picco. Risultato 1-0 con rete di Pagano, abile a trasformare una punizione da circa trenta metri.
CURIOSITA': Uno scudetto sotto i bombardamenti. Parliamo del torneo Divisione Nazionale 1943-1944 conquistato dai Vigili del Fuoco di La Spezia nel crepitio della seconda guerra mondiale. La città ligure, una delle più martoriate dai bombardamenti, vede la rinascita del calcio per iniziativa di un dirigente sportivo e del comandante dei VV.F. Occorre premettere che il torneo “Alta Italia” era tutt'altro che trascurabile sotto il profilo tecnico, considerata la presenza di numerosi atleti di fama. Nel gironcino finale i liguri, prima pareggiano con il Venezia (1-1) e poi battono per 2-1 il Torino di Loik, Ossola, Silvio Piola e Valentino Mazzola. La doppietta che vale il titolo è di Angelini. La vittoria conquistata dai bianchi in quei terribili giorni sarà riconosciuta come titolo onorifico 58 anni dopo. Nel 2002 la FIGC assegnerà infatti una medaglia d'oro di benemerenza e concederà l'autorizzazione allo Spezia Calcio di apporre sulla maglia un segno distintivo.
LE ULTIME DAI CAMPI : Tramortito dal Ko di Cremona, lo Spezia ha cercato di risollevarsi nel breve tempo a disposizione. Rientrerà il centrocampista Ekdal che ha scontato le tre giornate di squalifica, mentre non ci sarà il difensore Nikolaou (capitano), fermato dal giudice sportivo. Fuori causa i difensori Muhl e Wisniewski, infortunati.
Nel Lecco ancora out Di Stefano. Tenkorang ritornerà in gruppo dopo l'attacco influenzale.
DIREZIONE ARBITRALE: Marco Monaldi di Macerata, assistito da Francesca Di Monte di Chieti e Marco Ricci di Firenze; quarto uomo: Del Rio, Var: Paterna, Avar: Meraviglia
L'ALTRO RECUPERO DELLA 2^ GIORNATA: Palermo – Brescia.
CLASSIFICA: Parma 29, Venezia 24, Modena 22, Catanzaro 21, *Palermo 20, Cremonese 19, *Como 18, Bari 17, *Sudtirol, Cosenza, Cittadella 16, Reggiana 15, **Brescia e Pisa 13, Ascoli 12, Sampdoria 10 (-2 penalizzazione), **Lecco e *Spezia 8, Ternana e Feralpisalò 6.
** due partite in meno
RECUPERO SECONDA GIORNATA: LECCO-SPEZIA DOMANI,
MERCOLEDI', AL RIGAMONTI-CEPPI ORE 18,30
Duello tra Aquile domani al Rigamonti-Ceppi. Il Lecco e lo Spezia, entrambi simboleggiati dal nobile rapace, si contenderanno i tre punti nel recupero della seconda giornata di campionato (inizio ore 18,30). I blucelesti, reduci dal bel pareggio esterno contro la Reggiana, mirano alla prima vittoria casalinga, mentre i liguri, raggiunti in classifica proprio dai lecchesi, non possono permettersi ulteriori passi falsi, alla luce del pesante ko di Cremona. Se si osserva la graduatoria si può affermare che Lecco-Spezia è sfida-salvezza, anche se, a onor del vero, la posizione dei bianchi (diciottesimi) non rispecchia le attese d'inizio campionato. A margine della conferenza stampa il d.g. Angelo Maiolo ha annunciato che patron Paolo Di Nunno, ristabilitosi, molto probabilmente sarà allo Stadio.
DICHIARAZIONI PRE-PARTITA MISTER EMILIANO BONAZZOLI
- Arriva uno Spezia arrabbiato. Quale atteggiamento avrà il Lecco?
“Nelle ultime quattro partite il gioco da parte nostra c'è stato. Non abbiamo solo badato alla fase difensiva. Quanto alla gara di domani non penso che lo Spezia arrivi a Lecco per chiudersi e ripartire. È una squadra abituata a giocare quasi a uomo e viene molto in avanti. Poi potrebbe cambiare atteggiamento e regolarsi secondo le situazioni”.
- Tre trasferte di fila, due vittorie, un pareggio e una buona incisività. Ma il Lecco nelle gare casalinghe è ancora a zero punti.
“Cercheremo di cambiare il trend al Rigamonti-Ceppi anche perché giocare in casa porta a offrire qualcosa in più. Sarà importante fare risultato, sia per muovere la classifica sia per continuare sulla strada intrapresa. Speriamo di modificare questo ruolino di marcia negativo, mettendo subito la partita sui binari giusti per conquistare i tre punti”.
- Contro squadre forti e in difficoltà la gara può diventare scivolosa.
“Lo Spezia non sta vivendo un gran periodo. Era partito con altri obiettivi ma ora è con noi, a pari punti. Sicuramente ha dei problemi. Da parte nostra sarà importante impostare il match con la giusta mentalità, quella manifestata nelle partite recenti. Starà a noi enfatizzare le difficoltà dello Spezia”.
- Previsto qualche cambio a livello di formazione?
“Stiamo cercando di recuperare al massimo i ragazzi anche perché domenica a Reggio Emilia la gara è stata dispendiosa. Vedremo domani mattina chi sarà al cento per cento. Non ci saranno però grandi modifiche rispetto alla partita precedente”.
- Novakovich sta giocando bene. Però dopo la prima giornata non ha più segnato. Fino a che punto può pesare questa situazione?
“ Forse gli pesa ma a noi non lo fa vedere. Gli ho detto che in questo momento non importa chi segna perché è il gruppo che conta. Inoltre confezionare un assist o contribuire alla manovra è altrettanto importante. A Pisa e Palermo tre gol sono scaturiti dalle sue giocate. Per noi Novakovich è fondamentale. Pian piano si sbloccherà. Somiglianze tecniche con me ? Sì esistono. È fisico e tende smarcarsi sulle fasce. Non è proprio prima punta; direi che è un attaccante di movimento”.
ALLA SCOPERTA DELLO SPEZIA
Nuoto, ginnastica e scherma. Erano queste le passioni sportive degli spezzini prima dell'arrivo del calcio che fu introdotto nella città ligure nel 1902. Ma è del 1906 la nascita ufficiale dello Spezia Football Club, fondato dallo svizzero Hurny e dall'ingegnere milanese Riboni. Nel 1911 subentrò lo Spezia FBC nelle cui file militava Alberto Picco, caduto nel 1915 nella battaglia del Monte Nero. A lui è intitolato lo stadio cittadino. Nel 1920 i bianchi ottennero la promozione in Prima Divisione (attuale A) dove restarono fino 1924-25. Negli anni trenta gli aquilotti liguri frequentarono prevalentemente la B, sfiorando la promozione in A nel 1933 e 1937. Nel 1943-1944 lo Spezia, con la denominazione Vigili del Fuoco, trionfò nella Divisione Nazionale (Campionato Alta Italia). Il titolo sarebbe stato riconosciuto dalla FIGC soltanto nel 2002 a livello onorifico. Nel 1951 il club scese in C e per oltre mezzo secolo non avrebbe più rivisto la cadetteria, scivolando fino alla Promozione regionale. Dopo una sfilza di tornei di C2 e C1, lo Spezia si aggiudicò il primo posto nel girone A di C1 2005/06, ottenendo la sospirata promozione in B Nel 2008 un fallimento costrinse il club a ripartire dalla D. Da quel momento è cominciata la ricostruzione di una società che, nell'arco di dodici anni, ha compiuto una fantastica risalita, culminata con la conquista della serie A nel 2019-20. Nel 2021 e 2022 la compagine ligure si è guadagnata la permanenza nella massima serie, lanciando in orbita allenatori come Vincenzo Italiano (tecnico della promozione in A) e Thiago Motta. L'anno scorso la squadra ha sofferto i continui avvicendamenti in panchina (Gotti, Lorieri, Semplici) pagando con la retrocessione un finale di campionato deficitario. Atto decisivo la sconfitta contro il Verona nello spareggio-salvezza. Il palmarès del club comprende tre campionati di A a girone unico, 28 di B, un titolo onorifico Divisione Nazionale 1943/44. due Coppe Italia di C e due Supercoppe di C. Quest'anno l'avvio di campionato non ha corrisposto alle aspettative. La squadra affidata al tecnico Massimiliano Alvini (ex Cremonese) non solo non è riuscita a decollare ma è stata risucchiata dalle zone basse della classifica. I bianchi hanno finora incamerato otto punti, frutto di una vittoria e cinque pareggi. Le sconfitte sono state cinque. In trasferta il resoconto riporta un successo a Salò, due pari (a Bolzano e Palermo) e tre rovesci, a Catanzaro, Venezia e Cremona. In totale lo Spezia ha realizzato otto gol (solo la Feralpi ha fatto peggio), incassandone sedici. Le otto reti realizzate sono così distribuite: due Moro, Reca e Francesco Esposito, una Salvatore Esposito e Antonucci. La formazione ligure annovera giocatori di ottima tecnica come Daniele Verde, ex Roma. Nell'organico anche i nazionali polacchi Reca, Zurkowski, il bulgaro Hristov, pure lui nazionale, lo svedese Ekdal che ha totalizzato 69 gettoni nella sua rappresentativa, Bandinelli (ex Empoli), Cassata (ex Sassuolo e Genoa) e altri atleti che hanno frequentato la massima serie. Il turno scorso, come anticipato, lo Spezia è caduto pesantemente allo Zini di Cremona (3-0). Questa la formazione inizialmente schierata da Alvini: Dragowki; Amian, Nikolaou, Muhl; Elia, S.Esposito, Cassata, Reca; Zurkowski; Antonucci, F. Esposito.
PRECEDENTI
Descrivere i primi match tra Lecco e Spezia è come sfogliare foto in bianconero che magicamente restituiscono atmosfere di un tempo passato.
Siamo nel 1927 , due anni prima della grande riforma del calcio italiano che edificherà i gironi unici di serie A e B. Il Lecco è inserito nel girone C Prima Divisione (attuale B), unica squadra lombarda racchiusa da un manipolo di formazioni toscane, liguri ed emiliane. È del 16 ottobre 1927 la prima sfida contro i liguri e per il Lecco sono subito dolori. Gli aquilotti del Levante ligure violano il terreno dei Cantarelli per 1-0 con un gol di Rigoard nella ripresa. Identico spartito nel ritorno dell'8 gennaio 1928. Questa volta è Zanollo a procurare un dispiacere al portiere Giussani. È ancora 1-0 per lo Spezia che a fine torneo non riuscirà ad agganciare per un solo punto il Prato, secondo classificato e promosso nella Divisione Nazionale. Sorte agrodolce per il Lecco (allora sezione della Canottieri) che retrocederà ma in seguito sarà ripescato. Trascorrono vent'anni prima che Spezia e Lecco si ritrovino nello stesso campionato. All'ottava giornata della serie B 1946-47 (10 novembre 1946) i liguri sfruttano il fattore campo, vincendo per 3-1; il gol della bandiera è di Guido Capello che in seguito diventerà tecnico dei blucelesti. Accostati al suo nome i due titoli tricolori, nel 1962-63 e 1964-65 , conseguiti con la compagine De Martino di serie B. Nel retour match, giocato il 6 aprile 1947, il tabellino dei marcatori resta vuoto.
Gli altri confronti riguardano i campionati 1978/79 di C1 (0-0 in Liguria, 2-1 nel ritorno per il Lecco), 1981/82 di C2 (3-0 al Rigamonti per i blucelesti, 1-1 al Picco), 2000/01 di C1 (un successo per parte con il punteggio di 1-0). Le ultime due dispute risalgono al torneo di C 2001-02. Lo Spezia, in lotta per la B, si afferma in entrambe le gare: 2-1 in Liguria, 1-0 in riva al Lario il 3 marzo 2002. In quest'ultima occasione il Lecco si schiera così: Arcari; Mercuri, Loria, Cottafava, Nocerino; Melosi, Briano, Sinagra; Pagano, Cavalli, Bertolini. Allenatore Alessandro Scanziani. Il gol decisivo è firmato da De Cesare che, imbeccato da Fiori, batte Arcari con un colpo di testa.
Il bilancio dei dodici confronti diretti sorride ai bianchi, vittoriosi sei volte; tre i pareggi , altrettanti i successi blucelesti. Undici gol spezzini, nove lecchesi. L'ultima vittoria del Lecco reca la data dell'11 febbraio 2001 (C1) al Picco. Risultato 1-0 con rete di Pagano, abile a trasformare una punizione da circa trenta metri.
CURIOSITA': Uno scudetto sotto i bombardamenti. Parliamo del torneo Divisione Nazionale 1943-1944 conquistato dai Vigili del Fuoco di La Spezia nel crepitio della seconda guerra mondiale. La città ligure, una delle più martoriate dai bombardamenti, vede la rinascita del calcio per iniziativa di un dirigente sportivo e del comandante dei VV.F. Occorre premettere che il torneo “Alta Italia” era tutt'altro che trascurabile sotto il profilo tecnico, considerata la presenza di numerosi atleti di fama. Nel gironcino finale i liguri, prima pareggiano con il Venezia (1-1) e poi battono per 2-1 il Torino di Loik, Ossola, Silvio Piola e Valentino Mazzola. La doppietta che vale il titolo è di Angelini. La vittoria conquistata dai bianchi in quei terribili giorni sarà riconosciuta come titolo onorifico 58 anni dopo. Nel 2002 la FIGC assegnerà infatti una medaglia d'oro di benemerenza e concederà l'autorizzazione allo Spezia Calcio di apporre sulla maglia un segno distintivo.
LE ULTIME DAI CAMPI : Tramortito dal Ko di Cremona, lo Spezia ha cercato di risollevarsi nel breve tempo a disposizione. Rientrerà il centrocampista Ekdal che ha scontato le tre giornate di squalifica, mentre non ci sarà il difensore Nikolaou (capitano), fermato dal giudice sportivo. Fuori causa i difensori Muhl e Wisniewski, infortunati.
Nel Lecco ancora out Di Stefano. Tenkorang ritornerà in gruppo dopo l'attacco influenzale.
DIREZIONE ARBITRALE: Marco Monaldi di Macerata, assistito da Francesca Di Monte di Chieti e Marco Ricci di Firenze; quarto uomo: Del Rio, Var: Paterna, Avar: Meraviglia
L'ALTRO RECUPERO DELLA 2^ GIORNATA: Palermo – Brescia.
CLASSIFICA: Parma 29, Venezia 24, Modena 22, Catanzaro 21, *Palermo 20, Cremonese 19, *Como 18, Bari 17, *Sudtirol, Cosenza, Cittadella 16, Reggiana 15, **Brescia e Pisa 13, Ascoli 12, Sampdoria 10 (-2 penalizzazione), **Lecco e *Spezia 8, Ternana e Feralpisalò 6.
** due partite in meno
R.F.