Galbiate: novembre si apre con la Festa dell'unità nazionale e il Ringraziamento agricolo
“Quest’anno più che mai c’è bisogno di parlare di pace”. Piergiovanni Montanelli, sindaco di Galbiate, ha voluto rimarcare con forza l’importanza delle celebrazioni per la giornata dell’Unità Nazionale e delle Forze Armate. Lo ha fatto questa mattina, di fronte al monumento ai Caduti eretto cento anni fa dall’architetto Piero Portaluppi. Lo ha fatto al termine di un lungo giro tra le frazioni - Bartesate, Villa Vergano e Sala al Barro - per la posa delle corone di alloro davanti alle lapidi che ricordano i caduti. “Quest’anno più che mai c’è bisogno, quando ci avviciniamo a questi monumenti, di stare in silenzio e meditare sul sacrificio di questi nostri concittadini, sulle vite sacrificate per i nostri valori democratici e repubblicani” ha ricordato ancora il primo cittadino prima di lasciare la parola a Matteo Magni, consigliere comunale di maggioranza, per una riflessione più articolata.
Alla cerimonia in Largo Indipendenza hanno preso parte gli Alpini, guidati dal capogruppo Roberto Tentori, nonché i rappresentanti di alcune associazioni attive sul territorio galbiatese come Croce Rossa e Pro Loco.
“La Seconda guerra mondiale precipitò la nostra nazione nella guerra civile e tutta l’Europa nello sfacelo totale. La reazione al termine di questa tragedia per fortuna non fu lo smembramento del nostro territorio nazionale ma l’inizio di un nuovo percorso democratico che le forze politiche e i cittadini di allora riconobbero come unica soluzione a quel totalitarismo che li aveva sedotti, illusi e portati alla distruzione” ha evidenziato Magni. “Il loro sacrificio ci ricorda drammaticamente che la pace è dedizione totale agli altri. Vi invito a vedere “Comandante”, un film sulla guerra che in realtà parla molto di pace e umanità. Esso ci ricorda che in mare, così come a questo mondo, siamo tutti alla stessa distanza del perdere tutto. Questa distanza equivale a un braccio, quello che magari ci salva anche se appartiene a qualcuno che pensiamo sia nostro nemico”.
Dopodiché, il parroco don Erasmo Rebecchi ha benedetto la corona di allora appena deposta presso il monumento. Montanelli ha quindi ripreso brevemente la parola dapprima per salutare gli ex sindaci di Galbiate presenti alla cerimonia, ovvero Dino Valsecchi, Tino Negri e Giuseppe Riva, e poi per invitare la cittadinanza a partecipare alla sfilata dei mezzi agricoli, in procinto di partire da Piazza Cesare Golfari.
Oltre al 4 novembre, infatti, quest’oggi i galbiatesi hanno festeggiato anche la quarantaseiesima giornata del ringraziamento. In particolare, il corteo ha percorso le principali vie del paese accompagnato dalle majorettes e dal corpo musicale di Galbiate.
“Da alcuni anni abbiamo introdotto anche due figuranti, i quali rappresentano Renzo e Lucia, interpretati da Matteo Petrocca e Valentina Colombo. In piazza della chiesa, invece, abbiamo collocato sei trattori d’epoca, prodotti più di cinquant’anni fa. Due di questi si uniranno al corteo, composto da una trentina di mezzi. Lo scopo di questa giornata è riunire gli imprenditori agricoli della zona e animare la comunità. L’agricoltura, del resto, è una parte fondamentale del patrimonio storico del nostro territorio” ha commentato Ivano Colombo, uno degli organizzatori.
Dopo aver percorso le vie principali del paese sotto lo sguardo entusiasta dei cittadini, il corteo è passato di fronte alla chiesa ed è tornato in Largo Indipendenza. Lì, dopo la messa in chiesa parrocchiale, don Erasmo ha benedetto i mezzi agricoli. La festa è poi proseguita in Piazza don Gnocchi dove, accanto al mercatino dei prodotti agricoli, gli Alpini del Monte Barro hanno distribuito delle deliziose porzioni di polenta taragna.
Alla cerimonia in Largo Indipendenza hanno preso parte gli Alpini, guidati dal capogruppo Roberto Tentori, nonché i rappresentanti di alcune associazioni attive sul territorio galbiatese come Croce Rossa e Pro Loco.
“La Seconda guerra mondiale precipitò la nostra nazione nella guerra civile e tutta l’Europa nello sfacelo totale. La reazione al termine di questa tragedia per fortuna non fu lo smembramento del nostro territorio nazionale ma l’inizio di un nuovo percorso democratico che le forze politiche e i cittadini di allora riconobbero come unica soluzione a quel totalitarismo che li aveva sedotti, illusi e portati alla distruzione” ha evidenziato Magni. “Il loro sacrificio ci ricorda drammaticamente che la pace è dedizione totale agli altri. Vi invito a vedere “Comandante”, un film sulla guerra che in realtà parla molto di pace e umanità. Esso ci ricorda che in mare, così come a questo mondo, siamo tutti alla stessa distanza del perdere tutto. Questa distanza equivale a un braccio, quello che magari ci salva anche se appartiene a qualcuno che pensiamo sia nostro nemico”.
Dopodiché, il parroco don Erasmo Rebecchi ha benedetto la corona di allora appena deposta presso il monumento. Montanelli ha quindi ripreso brevemente la parola dapprima per salutare gli ex sindaci di Galbiate presenti alla cerimonia, ovvero Dino Valsecchi, Tino Negri e Giuseppe Riva, e poi per invitare la cittadinanza a partecipare alla sfilata dei mezzi agricoli, in procinto di partire da Piazza Cesare Golfari.
“Da alcuni anni abbiamo introdotto anche due figuranti, i quali rappresentano Renzo e Lucia, interpretati da Matteo Petrocca e Valentina Colombo. In piazza della chiesa, invece, abbiamo collocato sei trattori d’epoca, prodotti più di cinquant’anni fa. Due di questi si uniranno al corteo, composto da una trentina di mezzi. Lo scopo di questa giornata è riunire gli imprenditori agricoli della zona e animare la comunità. L’agricoltura, del resto, è una parte fondamentale del patrimonio storico del nostro territorio” ha commentato Ivano Colombo, uno degli organizzatori.
Dopo aver percorso le vie principali del paese sotto lo sguardo entusiasta dei cittadini, il corteo è passato di fronte alla chiesa ed è tornato in Largo Indipendenza. Lì, dopo la messa in chiesa parrocchiale, don Erasmo ha benedetto i mezzi agricoli. La festa è poi proseguita in Piazza don Gnocchi dove, accanto al mercatino dei prodotti agricoli, gli Alpini del Monte Barro hanno distribuito delle deliziose porzioni di polenta taragna.
A.Bes.