Cortenova celebra la decisione di 'lasciare perdere le armi'

A Cortenova è iniziata con la messa nella chiesa dei santi Protaso e Gervaso la celebrazione del 4 novembre in cui si ricorda l'Armistizio di Villa Giusti - entrato in vigore il 4 novembre 1918 - che consentì agli italiani di rientrare nei territori di Trento e Trieste, portando a compimento il processo di unificazione nazionale iniziato in epoca risorgimentale.
WhatsApp_Image_2023-11-04_at_11.42.41.jpg (151 KB)
In quella data terminava la Prima Guerra Mondiale. In questa giornata si intende ricordare, in special modo, tutti coloro che, anche giovanissimi, hanno sacrificato il bene supremo della vita per un ideale di Patria e di attaccamento al dovere: valori immutati nel tempo, per i militari di allora e quelli di oggi. 
Il parroco don Marco Mauri ha ricordato come per la Chiesa quest'oggi è la "festa di San Carlo Borromeo, compatrono della nostra diocesi, insieme a Sant'Ambrogio, per la nostra nazione è festa dell'unità nazionale e delle forze armate". La prima figura è stata tratteggiata nell'omelia mentre la cerimonia laica è poi proseguta con il corteo al monumento ai caduti, alla presenza del sindaco Sergio Galperti, del primo cittadino di Parlasco Renato Busi, della polizia locale, del gruppo alpini dei due comuni e della protezione civile.

Galleria fotografica (13 immagini)

Il capogruppo delle penne nere locali, dopo aver letto i nomi dei caduti, ha passato la parola al colonnello Mario Benedetti che ha declamato il messaggio del presidente Ana nazionale Sebastiano Favero. A conclusione il sindaco Sergio Galperti ha voluto ricordare l'importanza di questa giornata, "soprattutto per la decisione di lasciare perdere le armi e dare importanza al territorio, soprattutto nel ruolo delle istituzioni e sulla comprensione che i conflitti non portano frutto per nessuno". 
La mattinata si è chiusa con il rinfresco offerto dagli alpini presso la loro sede.
M.A.
Invia un messaggio alla redazione

Il tuo indirizzo email ed eventuali dati personali non verranno pubblicati.