A Milano il ricordo delle donne nel Risorgimento: c'è anche la garibaldina di Lecco

Lecco è città garibaldina come testimoniano le gesta dei cinque fratelli Torri Tarelli e dei molti volontari che seguirono nelle imprese risorgimentali il condottiero, ricordato con una lapide sulla facciata dell’ex storico Hotel Croce di Malta. Il monumento in suo onore, inaugurato con una solenne cerimonia nel novembre 1884, è tra i primi dell’intero territorio nazionale.
Le donne garibaldine saranno ricordate nella prossima commemorazione della battaglia di Mentana del 1867. Il 3 novembre alle 10.00, nell'omonima piazza a Milano, è previsto un raduno “con i garibaldini, i mazziniani, i bersaglieri e tanta gioventù”. Si ricorderanno anche le donne del Risorgimento e il loro ruolo fondamentale ma spesso trascurato o dimenticato nella società del tempo, e in particolare le figure di Laura Solera Mantegazza, Cristina Trivulzo di Belgioioso e di altre ancora che hanno contribuito come eroine a scrivere la storia della nostra Italia.
garibaldina__3_.jpg (140 KB)
La tomba di Repubblica Fadigati presso il Monumentale di via Parini

Le donne garibaldine hanno una presenza anche nella città di Lecco. La storia riscoperta risale al 2007, bicentenario della nascita di Giuseppe Garibaldi. L’insperata pubblicità venne dall’importante rassegna allestita quell’anno a Cesenatico, presso il museo della marineria. Un apposito settore venne dedicato a Repubblica Fadigati, nata a Casalmaggiore nel 1868 e deceduta a Lecco nel 1954, indicata come figlia di Garibaldi a seguito di una relazione sentimentale del condottiero dei Mille con una giovane filandiera di Cremona, che venne adottata dal conte Paolo Fadigati e dalla consorte Palmira. La sua tomba si trova ancora presso il cimitero Monumentale a Lecco, nella zona a ridosso del Famedio, rispetto all’ingresso sud, sul lato di via Parini.
garibaldina__2_.jpg (111 KB)
Il libro sulla Garibaldina di Lecco

Repubblica Fadigati era venuta ad abitare a Lecco nel 1938; la rassegna di Cesenatico vide le memorie garibaldine di Repubblica donate al museo locale dal nipote Maurizio Carati. C’è anche il “Corriere della Sera” del dicembre 1954 che, con l’inviato Alfredo Todisco, dedicò un ampio servizio da Lecco alla scomparsa della figlia di Garibaldi. La mostra rientrava nel nutrito programma predisposto dal Comune di Cesenatico a due secoli dalla nascita del condottiero, personaggio caro alla popolazione locale nel ricordo dell’imbarco avventuroso nel porto canale avvenuto il 2 agosto 1849.
garibaldina__1_.jpg (319 KB)
I cinque fratelli Torri Tarelli nell'altorilievo presso la lapide della casa di famiglia

La manifestazione di sabato 3 novembre a Milano si presenta con il titolo “Le donne del Risorgimento e la battaglia di Mentana raccontata ai ragazzi e alle ragazze”; ha lo scopo di accompagnare gli studenti a scoprire personaggi chiave e prendersi cura dei luoghi che hanno un particolare significato. Si tratta di lezioni nelle quali viene approfondita la storia del Risorgimento italiano. Appuntamento, quindi, per il 3 novembre in piazza Mentana a Milano per ricordare le donne del Risorgimento e anche la garibaldina di Lecco. Al centro dell'arena si trova il Monumento ai caduti della battaglia di Mentana, inaugurato nel 1880 alla presenza di Giuseppe Garibaldi stesso. Il combattimento nella località nel Lazio sotto lo stato pontificio avvenne il 3 novembre 1867, quando truppe papaline, affiancate dai francesi, si scontrarono con i volontari di Giuseppe Garibaldi. La liberazione di Roma doveva aspettare il 20 settembre 1870, quando la resistenza dei papali venne infranta alle 9.45 presso Porta Pia. Ufficiali, sciabola in pugno, e militari con baionette in canna attaccarono presso il varco sulla destra della porta, sbrecciata dalle artiglierie “piemontesi”. Andarono all’assalto squadre dei bersaglieri del 12° e 34° Battaglione, i fanti del 19° e del 41°, un drappello del Genio zappatori. Il primo bilancio delle perdite italiane fu di 56 morti e 41 feriti, alcuni dei quali vennero a mancare nei giorni successivi. I reparti pontifici lamentarono 20 caduti. Qualcuno aveva detto “Bussate e vi sarà aperto …”, ma quel mattino del 20 settembre 1870 a Porta Pia non avvenne così...
A.B.
Invia un messaggio alla redazione

Il tuo indirizzo email ed eventuali dati personali non verranno pubblicati.