Lecco perduta/398: il Coro Alpino ed “i concerti dopo 25 anni”

Un anziano del Coro Alpino Lecchese, a riposo dopo lunga e meritevole partecipazione, diceva che il complesso del quale aveva fatto orgogliosamente parte per un lungo periodo, teneva storici concerti ogni 25 anni. Il che torna oggi alla memoria, alla vigilia del prossimo appuntamento nella serata del 4 novembre, presso il Santuario della Vittoria, per un’esibizione che taglia, appunto, il traguardo di un quarto di secolo e che si presenta con veste rinnovata a livello europeo, aprendosi anche ad una significativa partecipazione giovanile.
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il Coro al concerto del 25° presso il Teatro del Sagrato

Ma quali sono stati i traguardi più significativi del coro su un bilancio di 25 anni? Il primo è stato la sera del lontano 5 dicembre 1976 all’allora Teatro del Sagrato presso l’oratorio San Luigi per l’apertura delle celebrazioni del 25° di fondazione. Sala gremitissima sin da dieci minuti prima dell’inizio del concerto, come non  avveniva dai tempi di “Lascia o triplica” della primavera 1956 sull’onda dello strepitoso successo RAI TV di “Lascia o raddoppia” con Mike Bongiorno.
La cronaca del 1976 riferisce che il coro celebrava il suo 25° nell’oratorio dove era stato costituito nel 1951 per iniziativa dell’assistente don Giuseppe Tagliabue e per l’impegno di alcuni giovani, fra i quali Peppino Rusconi, presidente in carica, cooperatore dell’oratorio dal 1946.
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la premiazione di Riccardo Cassin da parte del presidente Antonio Maggi

La serata del 1976 avveniva nella sera di vigilia della festa di San Nicolò, che avrebbe visto il conferimento delle civiche benemerenze, la prima delle quali era stata assegnata al grande rocciatore Riccardo Cassin che fu ospite d’onore del concerto. Venne premiato dal presidente del coro, Antonio Maggi, assessore in Comune per tanti anni alle finanze, presidente per lungo periodo dell’Unione Commercianti Lecchesi, cooperatore dell’oratorio dal 1934, nel periodo più rilevante dell’assistente don Luigi Verri.
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il presidente Antonio Maggi ricorda i 25 anni del Coro, nato in oratorio

Il Comune di Lecco era rappresentato dal vice sindaco Filippo Panzeri, essendo il sindaco Rodolfo Tirinzoni trattenuto da altre precedenti incombenze. Era presente, premiato ed applauditissimo, l’assistente don Giuseppe Tagliabue che nel 1951, come già scritto, aveva fondato il coro durante i suoi 19 anni di presenza al san Luigi, dal 1948 al 1967. Era poi stato nominato prevosto di Santo Stefano in Mariano Comense dove è deceduto nel 1998.
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l'intervento di don Giuseppe Tagliabue, fondatore del Coro nel 1948

Nel bilancio dei 25 anni del coro venne ricordato in particolare la tournee in Cecoslovacchia, organizzata grazie al sostegno del’Azienda Turismo di Lecco con il presidente Giacomo De Santis. Il coro era allora diretto dal maestro Angelo Mazza, milanese che fissò poi la sua residenza a Malgrate dove sarà ricordato sabato prossimo con un concerto delle sue musiche nella parrocchiale di San Leonardo.
I ricordi lecchesi del 1976 tornarono vivi una sera di fine gennaio 2000, quando il Coro Alpino tornò, dopo oltre 23 anni, a cantare nel Teatro del Sagrato. Il quotidiano La Provincia sottolineava “la precedente esibizione risaliva alla sera del 5 dicembre 1976 per l’apertura delle celebrazioni del 25° di fondazione. Domenica il locale del Sagrato è apparso ringiovanito nei colori della sua recente tinteggiatura, dal morbido drappeggio sul palco curato da Giovanni Ferranti e dalle luci intermittenti, con sciabolate dalla balconata, affidate alla regia di Renato Viscardi”.
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foto storica della tournée in Cecoslovacchia del 1967

C’era, quella sera, il nuovo assistente don Andrea Molteni, ora responsabile della comunità pastorale di Dervio e Val Varrone. Don Andrea arrivava al San Luigi dopo i successori di don Giuseppe Tagiabue che erano stati don Giuseppe Longhi e don Franco Carnevali.
La stampa locale, scrivendo del coro al Sagrato, sottolineava “Per un pomeriggio di festa il vecchio teatrino del Sagrato, messo in angolo negli anni dal dilagare televisivo, si è preso la sua rivincita sorretto dai brani eseguiti dal Coro Alpino Lecchese. Speriamo che ve ne siano altre ….”. E’ un ricordo che diventa speranza ed augurio dopo quasi 25 anni.
A.B.
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