Il Lecco vola a Palermo, 'per noi è una sfida stimolante'
CALCIO SERIE B
UNDICESIMA GIORNATA: PALERMO-LECCO DOMANI AL “BARBERA” ORE 16,15
A Palermo senza paura. Rinfrancati dalla vittoria sul Pisa, i blucelesti proveranno a ripetersi sul campo della terza forza del campionato. Sicuramente il compito di domani (16,15) sarà arduo, perché la formazione rosanero, una delle candidate alla promozione, intende cambiare passo al “Renzo Barbera” dove ha conquistato soltanto un terzo dei punti in graduatoria. I blucelesti, dal canto loro, provengono da un successo esterno che ha ricordato lo spirito dei playoff e ha fortificato l'autostima. Classifica alla mano, il pronostico pende dalla parte rosanero ma guai a dare per scontato l'esito dell'incontro, soprattutto quando c'è di mezzo il Lecco. Intanto il quadro clinico di Paolo Di Nunno è in miglioramento. Il patron bluceleste ha lasciato la terapia intensiva dell'Ospedale Galeazzi-Sant'Ambrogio di Milano ed è stato trasferito in un altro reparto.
DICHIARAZIONI PRE-PARTITA MISTER EMILIANO BONAZZOLI
- Lecco vittima predestinata a Palermo ?
“Sappiamo d' incontrare una squadra che vuole salire in A. Per noi è una sfida stimolante in uno stadio con almeno ventimila tifosi. Il Palermo è una grande formazione. Noi proveniamo da una vittoria importante e sofferta a Pisa, una vittoria che ci ha dato fiducia. Vogliamo continuare su questa strada”.
- Bianconi e Di Stefano, usciti anzitempo a Pisa, saranno della partita?
“Bianconi ha recuperato, come Marrone, mentre Di Stefano ha ricevuto una botta a un piede che ha provocato una ferita. Quindi non può calciare. Vedremo come apportare modifiche rispetto alla formazione schierata in Toscana. Abbiamo alternative. Tordini ? Ci sarà”.
- Il pareggio dello Spezia a Palermo può suggerirvi qualcosa?
“Non dobbiamo guardare le altre squadre. Al Barbera dovremo disputare una partita accorta e concentrata, con le nostre idee e le nostre certezze. Temevo un appagamento del gruppo dopo il successo di Pisa, ma negli allenamenti del giorno dopo ha notato grande impegno e voglia di dare continuità ai risultati. I ragazzi si sono preparati con la testa giusta. Affronteremo una squadra forte ma ce la giocheremo”.
- Con Tordini 4-3-1-2, con Giudici 4-3-3?
“ Tordini ha le qualità per giocare dietro le punte, però è anche abile a ricavarsi uno spazio esterno per poi rientrare. Potrebbe essere una alternativa, ma come ho detto non abbiamo ancora deciso. Donati ? Si sta allenando con il gruppo. In questo momento stiamo operando delle scelte tattiche che gli concedono meno spazio”.
- A Palermo i blucelesti hanno una statistica favorevole....
“ Proveremo a portare avanti questa statistica positiva, cercando di non essere timorosi o rinunciatari. Il Palermo attacca molto, gioca in verticale e concede qualcosa, come altre squadre del resto”.
- “Pelo nell'uovo” nel match con il Pisa: occasioni fallite, soprattutto nel finale, e gol da polli incassato.
“Tramoni del Pisa è stato bravo ma a noi è mancata la malizia. Se vuole crescere, il Lecco deve, appunto, smaliziarsi e saper leggere meglio i momenti chiave. Poi, contro giocatori come Tramoni e domani Insigne e Di Francesco, non possiamo permettere di farci puntare nell'uno contro uno. Saranno necessari raddoppi”.
- Come sta vivendo questo momento?
“Sono tranquillissimo. Per me si è trattato di un doppio salto, dal calcio femminile e serie D fino alla B. Ma non è solo il sottoscritto che spicca perché il lavoro coinvolge l'intero staff. Per fare bene c'è bisogno di tutti. Mi piace confrontarmi e apprendere”.
- Su Novakovich e Eusepi.
“Hanno caratteristiche diverse. Eusepi è più giocatore d'area. Con l'Ascoli abbiamo fatto molti cross, mentre con il Pisa meno e siamo arrivati nell'area avversaria in modo differente. In alcun partite dovremo ricorrere all'attacco pesante. Dipenderà dal tipo di squadre che affronteremo. Novakovich ci garantisce ora un aiuto maggiore perché si pone più lontano dalla porta. Per adesso le sue caratteristiche sono più funzionali al gioco che stiamo sviluppando”.
-Guglielmotti ha recuperato?
“Sta rientrando, però non sarà della trasferta”.
ALLA SCOPERTA DEL PALERMO
Come spesso è accaduto nel resto d' Italia, sono stati gli inglesi a diffondere a Palermo la passione per il calcio. Il sodalizio isolano nasce ufficialmente nel 1900 per iniziativa di cittadini britannici e palermitani. La denominazione è Anglo-Palermitan Athletic and Football Club. Presidente è il vice console di Sua Maestà Edward De Garston. Nei primi anni di vita il club si cimenta, vincendoli, in manifestazioni dal tipico sapore inglese: la Withtaker Challenge Cup e la Coppa Lipton, riservate a formazioni del Sud Italia. Dagli anni venti in poi comincia la scalata verso i vertici nazionali. Nel 1931 il Palermo approda per la prima volta in serie A dove rimarrà per quattro stagioni di fila. Nel 1948, dopo diversi campionati di B e l'interruzione causa il conflitto mondiale, il club rosanero si riappropria della massima divisione. Da allora il Palermo è sempre fluttuato tra serie A e B, salvo qualche parentesi in C e una dolorosa discesa in D nel 2019 cagionata da inadempienze finanziarie. Tra i presidenti che hanno segnato il corso della storia rosanero, meritano citazione particolare Renzo Barbera, a cui è intitolato lo stadio, e Maurizio Zamparini, al quale sono legati i maggiori successi sportivi. L'imprenditore friulano rileva il club nel 2002 in serie B, portandolo a rivaleggiare in A con le grandi del calcio italiano e internazionale. I quinti posti del 2005/06 (con ottavi di Coppa Uefa), 2006/07 e 2009/10 testimoniano la qualità di una compagine sempre ben strutturata e ricca dal punto di vista tecnico. Tra i tanti giocatori che hanno animato la scena rosanero nei tempi recenti, vale la pena menzionare Barzagli, Barone, Grosso, Toni, Zaccardo (tutti campioni del mondo 2006), Kjaer, il Matador Cavani, Pastore, Sirigu, Balzaretti, Darmian, Ilicic, Belotti, Dybala. Nel corso di una lunga storia le Aquile di Sicilia hanno sfiorato per tre volte la conquista della Coppa Italia. Nel 1974 perdono in finale contro il Bologna al termine di un tiratissimo match deciso ai rigori, mentre nel 1979 sono i supplementari a decretare la sconfitta rosanero al cospetto della Juventus di Trapattoni (2-1). Infine, nel 2011, il Palermo si arrende all'Inter di Eto'o e Milito (3-1). In bacheca cinque vittorie nei campionati di B, una Coppa Italia di serie C. In totale sono 29 le partecipazioni alla massima divisione e 46 alla B. Quest'anno la compagine allenata da Eugenio Corini è partita con il chiaro obiettivo di tornare in A dopo il nono posto ottenuto la stagione scorsa. Finora ha messo insieme 20 punti che significano terza piazza, a una lunghezza dal Catanzaro e a tre dal Parma capolista. Rispetto alle due contendenti, il Palermo ha però giocato una partita in meno. Al “Renzo Barbera”, sempre ribollente di passione, la squadra rosanero ha conquistato sette punti con una media di 1,75, più bassa rispetto a quella esibita in trasferta (2,60). Nei quattro incontri giocati davanti al pubblico amico, i siciliani hanno fatto registrare due vittorie (3-0 contro la Feralpi, 2-1 al Sudtirol) , un pareggio (2-2 con lo Spezia) e una sconfitta contro il Cosenza per 1-0. Rocambolesco il 2-2 ottenuto il turno scorso al Renzo Barbera. I rosanero, in svantaggio di due gol, sono riusciti nel finale a riagguantare lo Spezia in fuga. Di Mancuso al 73' e di Stulac al 104' i gol della rimonta. Questo l'undici schierato inizialmente da Corini: Pagliacelli; Mateju, Lucioni, Ceccaroni, Lund; Henderson, Gomes, Segre; Insigne, Brunori, Di Francesco. Modulo 4-3-3. La squadra isolana vanta una differenza gol + 10 (16 fatti, 6 subiti). I migliori marcatori sono Mancuso e Brunori con tre centri. Alle loro spalle Stulac con due, Soleri, Henderson, Ceccaroni, Aurelio, Lucioni, Segre, Insigne, Di Francesco a quota uno. L'organico del Palermo è zeppo di giocatori con curriculum di tutto rispetto. Da menzionare i difensori Lucioni, ex Benevento e Frosinone, Mateju (nazionale ceco), Nedelcearu (nazionale rumeno) e Ceccaroni, i centrocampisti Stulac (nazionale sloveno), Henderson, scozzese ex Empoli, gli attaccanti Mancuso, Roberto Insigne, Federico Di Francesco 17 gol in A con Bologna, Sassuolo, Empoli e Lecce e Mateo Brunori, brasiliano di origine umbra che è il quarto marcatore rosanero all-time con 52 reti. Nella rosa anche l'ex Lecco Aljosa Vasic.
PRECEDENTI
13 ottobre 1957 – 12 maggio 1968. E' l'arco temporale che racchiude le quattordici sfide tra Lecco e Palermo. Ma procediamo con ordine. Campionato di B 1957. Il neopromosso Lecco, a digiuno di vittorie dopo quattro gare, scende a inizio ottobre in Sicilia per affrontare Messina e Palermo. Sullo Stretto i blucelesti perdono per 2-1 e poi si fermano sull'Isola per preparare il successivo incontro. Le sedute di allenamento si svolgono sul campo di Acireale, gentilmente concesso dal club etneo. Infine la comitiva bluceleste capeggiata dal presidente Ceppi e dal dottor Invernizzi si sposta a Palermo per il confronto con i rosanero. Il 13 ottobre 1957 è la data del match, valido per la 5^ giornata. La gara della “Favorita” offre rare emozioni. Il Lecco resiste agli assalti dei padroni di casa grazie a una buona tenuta della difesa, orchestrata da capitan Galli. Alla fine scaturisce un risultato a occhiali che accontenta gli aquilotti. Le formazioni. PALERMO: Angelini, Ballico, Oppezzo, Azzali, Aggradi, Lodi, Marchetto, Vicariotto, Gomez, Lonardi. Allenatore Rava. LECCO: Pontel, Galli, Stucchi, Martorelli, Ballacci, Duzioni, Bonacchi, Fontanot, Quoiani, Arienti. Mologni. Allenatore Achilli. Riserve; Gotti, Del Soldato, Norbiato. Il ritorno del 23 febbraio 1958, giocato al “Rigamonti” sotto un bel sole invernale, sorride ai lecchesi che si impongono per 2-1, davanti a 4000 spettatori. Apre le marcature Clemente Gotti, pareggia il rosanero Lonardi e al 2' della ripresa il centrocampista Passarin buca per la seconda volta il portiere ospite Angelini. Al termine del torneo il Lecco, quattordicesimo su diciotto, centra la salvezza mentre il Palermo si classifica sesto. Nel campionato successivo di B, da rimarcare uno scoppiettante 5-4 per il Palermo nel match d'andata in Sicilia del 28 settembre 1958. Il ritorno giocato al Rigamonti vede vittoriosi ancora una volta i rosanero (2-0). In serie A siciliani e aquilotti duellano nel campionato 1961/62 e gli esiti sono i seguenti: Palermo-Lecco 1-0 ( 19-11-61) e Lecco – Palermo 2-1 (18-3-62) con gol blucelesti di Di Giacomo e Gotti dopo il vantaggio iniziale di Fernando. I successivi scontri diretti si sono tutti disputati in serie B: 1963/64 (0-0 a Palermo e vittoria al Rigamonti del Lecco per 2-0, reti di Schiavo e Innocenti ), 1964/65 (successo casalingo dei blucelesti per 3-0 con gol Clerici e doppietta di Azzimonti e 0-0 al ritorno). Il 2 gennaio 1966 palpitante 3-2 per gli aquilotti alla Favorita. Il Lecco si porta avanti per 3-1 con doppietta di Bonfanti e realizzazione di Galbiati ma nel finale Cipollato riapre la partita. La formazione di Piccioli resiste e conduce in porto la vittoria tra gli applausi dello sportivo pubblico rosanero. Nel ritorno del 5 giugno 1966, il Lecco si impone per 2-0 (Ferrari e Bonfanti nella ripresa). Si tratta di due punti importantissimi ai fini della promozione che sarà conseguita aritmeticamente il turno successivo con il pareggio di Novara. Gli ultimi due scontri diretti si collocano nel campionato 1967/68. All'andata, sotto il Resegone, il Palermo centra il bersaglio e si porta a casa la vittoria (1-0). Preziosa per i blucelesti si rivela, in ottica salvezza, l'affermazione conseguita nel ritorno (12 maggio 1968) alla Favorita. Un gol di Nello Saltutti al 62' decide la contesa. Al termine del torneo il Lecco si tufferà in una interminabile serie di spareggi che si concluderanno con l'agognata salvezza. A guidare i blucelesti un giovane e innovativo allenatore: Ciccio Longoni che aveva sostituito Angelo Piccioli, subentrato a sua volta a Eraldo Monzeglio, campione del mondo con l'Italia nel 1934 e 1938. Nei quattordici confronti diretti, il Lecco ha vinto sette volte. Per il resto quattro successi dei siciliani e tre pareggi. Diciannove gol del Lecco, tredici del Palermo. Due le affermazioni alla “Favorita” degli aquilotti.
CURIOSITA': La prima squadra siciliana che ha incrociato i tacchetti con gli aquilotti è il Siracusa durante il campionato di serie C 1953-54. Trasferta lunghissima per la comitiva bluceleste che, dopo un viaggio di 1400 chilometri su un treno rapido, raggiunse la millenaria città ionica. La gara, giocata il 25 ottobre 1953 allo stadio Vittorio Emanuele IIII , era valida per la 7^ giornata. Questo lo schieramento del Lecco: Maffeis, Galli, Franchi, Martorelli, Fioroni, Duzioni, Mazza, Ubiali, Torreano, Vicari, Vecchio. Allenatore Italo Zamberletti. Risultato finale 0-0 davanti a tremila spettatori.
LE ULTIME DAI CAMPI
Nel Lecco Guglielmotti e Di Stefano sono out mentre Marrone ha recuperato. In avanti ballottaggio Giudici-Tordini. Circa duecento i tifosi blucelesti che si recheranno al “Barbera” per sostenere la squadra.
A Palermo atteso un grande pubblico ( media 30.000 spettatori). Previsti, nella formazione rosanero, un paio di avvicendamenti a centrocampo (possibile l'impiego dell'ex Vasic). In avanti in dubbio Brunori (lutto familiare). Probabile conferma per Di Francesco e Insigne anche se Mancuso, decisivo da subentrato contro lo Spezia, si candida per una maglia da titolare.
DIREZIONE ARBITRALE: Marco Piccinini di Forlì assistito da Laudato di Taranto e Bahri di Sassari; quarto uomo Calzavara. Var Meraviglia, Avar Nasca.
LE ALTRE PARTITE : Cittadella-Cremonese 1-2 (giocata ieri), Sudtirol-Sampdoria, Spezia-Cosenza, Feralpisalò-Reggiana, Como-Catanzaro, Ascoli-Parma, Venezia-Pisa, Modena-Ternana, Brescia-Bari.
CLASSIFICA: Parma 23, Catanzaro 21, *Palermo 20, Venezia 18, Modena 16 E Cremonese 16, *Como e Cosenza 14, **Brescia, *Sudtirol e Cittadella 13, Ascoli e Pisa 12, Bari e Reggiana 11, *Spezia e Sampdoria 7 (-2 penalizzazione), Ternana 6, Feralpisalò 5 , **Lecco 4.
Cittadella e Cremonese una partita in più.
* Palermo, Como, Sudtirol, Spezia una partita in meno
** Lecco e Brescia due partite in meno.
UNDICESIMA GIORNATA: PALERMO-LECCO DOMANI AL “BARBERA” ORE 16,15
A Palermo senza paura. Rinfrancati dalla vittoria sul Pisa, i blucelesti proveranno a ripetersi sul campo della terza forza del campionato. Sicuramente il compito di domani (16,15) sarà arduo, perché la formazione rosanero, una delle candidate alla promozione, intende cambiare passo al “Renzo Barbera” dove ha conquistato soltanto un terzo dei punti in graduatoria. I blucelesti, dal canto loro, provengono da un successo esterno che ha ricordato lo spirito dei playoff e ha fortificato l'autostima. Classifica alla mano, il pronostico pende dalla parte rosanero ma guai a dare per scontato l'esito dell'incontro, soprattutto quando c'è di mezzo il Lecco. Intanto il quadro clinico di Paolo Di Nunno è in miglioramento. Il patron bluceleste ha lasciato la terapia intensiva dell'Ospedale Galeazzi-Sant'Ambrogio di Milano ed è stato trasferito in un altro reparto.
DICHIARAZIONI PRE-PARTITA MISTER EMILIANO BONAZZOLI
- Lecco vittima predestinata a Palermo ?
“Sappiamo d' incontrare una squadra che vuole salire in A. Per noi è una sfida stimolante in uno stadio con almeno ventimila tifosi. Il Palermo è una grande formazione. Noi proveniamo da una vittoria importante e sofferta a Pisa, una vittoria che ci ha dato fiducia. Vogliamo continuare su questa strada”.
- Bianconi e Di Stefano, usciti anzitempo a Pisa, saranno della partita?
“Bianconi ha recuperato, come Marrone, mentre Di Stefano ha ricevuto una botta a un piede che ha provocato una ferita. Quindi non può calciare. Vedremo come apportare modifiche rispetto alla formazione schierata in Toscana. Abbiamo alternative. Tordini ? Ci sarà”.
- Il pareggio dello Spezia a Palermo può suggerirvi qualcosa?
“Non dobbiamo guardare le altre squadre. Al Barbera dovremo disputare una partita accorta e concentrata, con le nostre idee e le nostre certezze. Temevo un appagamento del gruppo dopo il successo di Pisa, ma negli allenamenti del giorno dopo ha notato grande impegno e voglia di dare continuità ai risultati. I ragazzi si sono preparati con la testa giusta. Affronteremo una squadra forte ma ce la giocheremo”.
- Con Tordini 4-3-1-2, con Giudici 4-3-3?
“ Tordini ha le qualità per giocare dietro le punte, però è anche abile a ricavarsi uno spazio esterno per poi rientrare. Potrebbe essere una alternativa, ma come ho detto non abbiamo ancora deciso. Donati ? Si sta allenando con il gruppo. In questo momento stiamo operando delle scelte tattiche che gli concedono meno spazio”.
- A Palermo i blucelesti hanno una statistica favorevole....
“ Proveremo a portare avanti questa statistica positiva, cercando di non essere timorosi o rinunciatari. Il Palermo attacca molto, gioca in verticale e concede qualcosa, come altre squadre del resto”.
- “Pelo nell'uovo” nel match con il Pisa: occasioni fallite, soprattutto nel finale, e gol da polli incassato.
“Tramoni del Pisa è stato bravo ma a noi è mancata la malizia. Se vuole crescere, il Lecco deve, appunto, smaliziarsi e saper leggere meglio i momenti chiave. Poi, contro giocatori come Tramoni e domani Insigne e Di Francesco, non possiamo permettere di farci puntare nell'uno contro uno. Saranno necessari raddoppi”.
- Come sta vivendo questo momento?
“Sono tranquillissimo. Per me si è trattato di un doppio salto, dal calcio femminile e serie D fino alla B. Ma non è solo il sottoscritto che spicca perché il lavoro coinvolge l'intero staff. Per fare bene c'è bisogno di tutti. Mi piace confrontarmi e apprendere”.
- Su Novakovich e Eusepi.
“Hanno caratteristiche diverse. Eusepi è più giocatore d'area. Con l'Ascoli abbiamo fatto molti cross, mentre con il Pisa meno e siamo arrivati nell'area avversaria in modo differente. In alcun partite dovremo ricorrere all'attacco pesante. Dipenderà dal tipo di squadre che affronteremo. Novakovich ci garantisce ora un aiuto maggiore perché si pone più lontano dalla porta. Per adesso le sue caratteristiche sono più funzionali al gioco che stiamo sviluppando”.
-Guglielmotti ha recuperato?
“Sta rientrando, però non sarà della trasferta”.
ALLA SCOPERTA DEL PALERMO
Come spesso è accaduto nel resto d' Italia, sono stati gli inglesi a diffondere a Palermo la passione per il calcio. Il sodalizio isolano nasce ufficialmente nel 1900 per iniziativa di cittadini britannici e palermitani. La denominazione è Anglo-Palermitan Athletic and Football Club. Presidente è il vice console di Sua Maestà Edward De Garston. Nei primi anni di vita il club si cimenta, vincendoli, in manifestazioni dal tipico sapore inglese: la Withtaker Challenge Cup e la Coppa Lipton, riservate a formazioni del Sud Italia. Dagli anni venti in poi comincia la scalata verso i vertici nazionali. Nel 1931 il Palermo approda per la prima volta in serie A dove rimarrà per quattro stagioni di fila. Nel 1948, dopo diversi campionati di B e l'interruzione causa il conflitto mondiale, il club rosanero si riappropria della massima divisione. Da allora il Palermo è sempre fluttuato tra serie A e B, salvo qualche parentesi in C e una dolorosa discesa in D nel 2019 cagionata da inadempienze finanziarie. Tra i presidenti che hanno segnato il corso della storia rosanero, meritano citazione particolare Renzo Barbera, a cui è intitolato lo stadio, e Maurizio Zamparini, al quale sono legati i maggiori successi sportivi. L'imprenditore friulano rileva il club nel 2002 in serie B, portandolo a rivaleggiare in A con le grandi del calcio italiano e internazionale. I quinti posti del 2005/06 (con ottavi di Coppa Uefa), 2006/07 e 2009/10 testimoniano la qualità di una compagine sempre ben strutturata e ricca dal punto di vista tecnico. Tra i tanti giocatori che hanno animato la scena rosanero nei tempi recenti, vale la pena menzionare Barzagli, Barone, Grosso, Toni, Zaccardo (tutti campioni del mondo 2006), Kjaer, il Matador Cavani, Pastore, Sirigu, Balzaretti, Darmian, Ilicic, Belotti, Dybala. Nel corso di una lunga storia le Aquile di Sicilia hanno sfiorato per tre volte la conquista della Coppa Italia. Nel 1974 perdono in finale contro il Bologna al termine di un tiratissimo match deciso ai rigori, mentre nel 1979 sono i supplementari a decretare la sconfitta rosanero al cospetto della Juventus di Trapattoni (2-1). Infine, nel 2011, il Palermo si arrende all'Inter di Eto'o e Milito (3-1). In bacheca cinque vittorie nei campionati di B, una Coppa Italia di serie C. In totale sono 29 le partecipazioni alla massima divisione e 46 alla B. Quest'anno la compagine allenata da Eugenio Corini è partita con il chiaro obiettivo di tornare in A dopo il nono posto ottenuto la stagione scorsa. Finora ha messo insieme 20 punti che significano terza piazza, a una lunghezza dal Catanzaro e a tre dal Parma capolista. Rispetto alle due contendenti, il Palermo ha però giocato una partita in meno. Al “Renzo Barbera”, sempre ribollente di passione, la squadra rosanero ha conquistato sette punti con una media di 1,75, più bassa rispetto a quella esibita in trasferta (2,60). Nei quattro incontri giocati davanti al pubblico amico, i siciliani hanno fatto registrare due vittorie (3-0 contro la Feralpi, 2-1 al Sudtirol) , un pareggio (2-2 con lo Spezia) e una sconfitta contro il Cosenza per 1-0. Rocambolesco il 2-2 ottenuto il turno scorso al Renzo Barbera. I rosanero, in svantaggio di due gol, sono riusciti nel finale a riagguantare lo Spezia in fuga. Di Mancuso al 73' e di Stulac al 104' i gol della rimonta. Questo l'undici schierato inizialmente da Corini: Pagliacelli; Mateju, Lucioni, Ceccaroni, Lund; Henderson, Gomes, Segre; Insigne, Brunori, Di Francesco. Modulo 4-3-3. La squadra isolana vanta una differenza gol + 10 (16 fatti, 6 subiti). I migliori marcatori sono Mancuso e Brunori con tre centri. Alle loro spalle Stulac con due, Soleri, Henderson, Ceccaroni, Aurelio, Lucioni, Segre, Insigne, Di Francesco a quota uno. L'organico del Palermo è zeppo di giocatori con curriculum di tutto rispetto. Da menzionare i difensori Lucioni, ex Benevento e Frosinone, Mateju (nazionale ceco), Nedelcearu (nazionale rumeno) e Ceccaroni, i centrocampisti Stulac (nazionale sloveno), Henderson, scozzese ex Empoli, gli attaccanti Mancuso, Roberto Insigne, Federico Di Francesco 17 gol in A con Bologna, Sassuolo, Empoli e Lecce e Mateo Brunori, brasiliano di origine umbra che è il quarto marcatore rosanero all-time con 52 reti. Nella rosa anche l'ex Lecco Aljosa Vasic.
PRECEDENTI
13 ottobre 1957 – 12 maggio 1968. E' l'arco temporale che racchiude le quattordici sfide tra Lecco e Palermo. Ma procediamo con ordine. Campionato di B 1957. Il neopromosso Lecco, a digiuno di vittorie dopo quattro gare, scende a inizio ottobre in Sicilia per affrontare Messina e Palermo. Sullo Stretto i blucelesti perdono per 2-1 e poi si fermano sull'Isola per preparare il successivo incontro. Le sedute di allenamento si svolgono sul campo di Acireale, gentilmente concesso dal club etneo. Infine la comitiva bluceleste capeggiata dal presidente Ceppi e dal dottor Invernizzi si sposta a Palermo per il confronto con i rosanero. Il 13 ottobre 1957 è la data del match, valido per la 5^ giornata. La gara della “Favorita” offre rare emozioni. Il Lecco resiste agli assalti dei padroni di casa grazie a una buona tenuta della difesa, orchestrata da capitan Galli. Alla fine scaturisce un risultato a occhiali che accontenta gli aquilotti. Le formazioni. PALERMO: Angelini, Ballico, Oppezzo, Azzali, Aggradi, Lodi, Marchetto, Vicariotto, Gomez, Lonardi. Allenatore Rava. LECCO: Pontel, Galli, Stucchi, Martorelli, Ballacci, Duzioni, Bonacchi, Fontanot, Quoiani, Arienti. Mologni. Allenatore Achilli. Riserve; Gotti, Del Soldato, Norbiato. Il ritorno del 23 febbraio 1958, giocato al “Rigamonti” sotto un bel sole invernale, sorride ai lecchesi che si impongono per 2-1, davanti a 4000 spettatori. Apre le marcature Clemente Gotti, pareggia il rosanero Lonardi e al 2' della ripresa il centrocampista Passarin buca per la seconda volta il portiere ospite Angelini. Al termine del torneo il Lecco, quattordicesimo su diciotto, centra la salvezza mentre il Palermo si classifica sesto. Nel campionato successivo di B, da rimarcare uno scoppiettante 5-4 per il Palermo nel match d'andata in Sicilia del 28 settembre 1958. Il ritorno giocato al Rigamonti vede vittoriosi ancora una volta i rosanero (2-0). In serie A siciliani e aquilotti duellano nel campionato 1961/62 e gli esiti sono i seguenti: Palermo-Lecco 1-0 ( 19-11-61) e Lecco – Palermo 2-1 (18-3-62) con gol blucelesti di Di Giacomo e Gotti dopo il vantaggio iniziale di Fernando. I successivi scontri diretti si sono tutti disputati in serie B: 1963/64 (0-0 a Palermo e vittoria al Rigamonti del Lecco per 2-0, reti di Schiavo e Innocenti ), 1964/65 (successo casalingo dei blucelesti per 3-0 con gol Clerici e doppietta di Azzimonti e 0-0 al ritorno). Il 2 gennaio 1966 palpitante 3-2 per gli aquilotti alla Favorita. Il Lecco si porta avanti per 3-1 con doppietta di Bonfanti e realizzazione di Galbiati ma nel finale Cipollato riapre la partita. La formazione di Piccioli resiste e conduce in porto la vittoria tra gli applausi dello sportivo pubblico rosanero. Nel ritorno del 5 giugno 1966, il Lecco si impone per 2-0 (Ferrari e Bonfanti nella ripresa). Si tratta di due punti importantissimi ai fini della promozione che sarà conseguita aritmeticamente il turno successivo con il pareggio di Novara. Gli ultimi due scontri diretti si collocano nel campionato 1967/68. All'andata, sotto il Resegone, il Palermo centra il bersaglio e si porta a casa la vittoria (1-0). Preziosa per i blucelesti si rivela, in ottica salvezza, l'affermazione conseguita nel ritorno (12 maggio 1968) alla Favorita. Un gol di Nello Saltutti al 62' decide la contesa. Al termine del torneo il Lecco si tufferà in una interminabile serie di spareggi che si concluderanno con l'agognata salvezza. A guidare i blucelesti un giovane e innovativo allenatore: Ciccio Longoni che aveva sostituito Angelo Piccioli, subentrato a sua volta a Eraldo Monzeglio, campione del mondo con l'Italia nel 1934 e 1938. Nei quattordici confronti diretti, il Lecco ha vinto sette volte. Per il resto quattro successi dei siciliani e tre pareggi. Diciannove gol del Lecco, tredici del Palermo. Due le affermazioni alla “Favorita” degli aquilotti.
CURIOSITA': La prima squadra siciliana che ha incrociato i tacchetti con gli aquilotti è il Siracusa durante il campionato di serie C 1953-54. Trasferta lunghissima per la comitiva bluceleste che, dopo un viaggio di 1400 chilometri su un treno rapido, raggiunse la millenaria città ionica. La gara, giocata il 25 ottobre 1953 allo stadio Vittorio Emanuele IIII , era valida per la 7^ giornata. Questo lo schieramento del Lecco: Maffeis, Galli, Franchi, Martorelli, Fioroni, Duzioni, Mazza, Ubiali, Torreano, Vicari, Vecchio. Allenatore Italo Zamberletti. Risultato finale 0-0 davanti a tremila spettatori.
LE ULTIME DAI CAMPI
Nel Lecco Guglielmotti e Di Stefano sono out mentre Marrone ha recuperato. In avanti ballottaggio Giudici-Tordini. Circa duecento i tifosi blucelesti che si recheranno al “Barbera” per sostenere la squadra.
A Palermo atteso un grande pubblico ( media 30.000 spettatori). Previsti, nella formazione rosanero, un paio di avvicendamenti a centrocampo (possibile l'impiego dell'ex Vasic). In avanti in dubbio Brunori (lutto familiare). Probabile conferma per Di Francesco e Insigne anche se Mancuso, decisivo da subentrato contro lo Spezia, si candida per una maglia da titolare.
DIREZIONE ARBITRALE: Marco Piccinini di Forlì assistito da Laudato di Taranto e Bahri di Sassari; quarto uomo Calzavara. Var Meraviglia, Avar Nasca.
LE ALTRE PARTITE : Cittadella-Cremonese 1-2 (giocata ieri), Sudtirol-Sampdoria, Spezia-Cosenza, Feralpisalò-Reggiana, Como-Catanzaro, Ascoli-Parma, Venezia-Pisa, Modena-Ternana, Brescia-Bari.
CLASSIFICA: Parma 23, Catanzaro 21, *Palermo 20, Venezia 18, Modena 16 E Cremonese 16, *Como e Cosenza 14, **Brescia, *Sudtirol e Cittadella 13, Ascoli e Pisa 12, Bari e Reggiana 11, *Spezia e Sampdoria 7 (-2 penalizzazione), Ternana 6, Feralpisalò 5 , **Lecco 4.
Cittadella e Cremonese una partita in più.
* Palermo, Como, Sudtirol, Spezia una partita in meno
** Lecco e Brescia due partite in meno.
R.F.