Lecco: don Ottavio presiede la preghiera per la pace di CL
Si è svolta ieri sera presso la Basilica di San Nicolò la veglia per la pace promossa da Comunione e Liberazione.
La preghiera, presieduta da don Ottavio Villa, è stata convocata in risposta all’appello con cui Papa Francesco aveva indetto per il 27 ottobre una nuova giornata di preghiera, digiuno e penitenza “per implorare sui nostri giorni la pace, la pace in questo mondo”.
La recita del rosario ha rappresentato il cuore della cerimonia. Tra un mistero e l’altro, il coro di CL ha eseguito alcuni canti. Sono stati letti anche alcuni brani tratti dagli scritti di don Luigi Giussani, dall’intervento di Giovanni Paolo II in occasione della Giornata della pace del 2004 e dalle più recenti lettere del cardinale Pierbattista Pizzaballa, Patriarca di Gerusalemme dei Latini.
“Con lo stesso desiderio di Papa Francesco vogliamo rinnovare la continuità della preghiera affinché essa ottenga ciò che chiede. La prima richiesta riguarda noi stessi e il cambiamento che dovremmo sviluppare. La prima guerra è con noi stessi e la avvertiamo ogni giorno nell’incapacità di darci la pace. Nella situazione gravissima che sta vivendo la nostra storia non possiamo non sentirci coinvolti. Vi auguro che questa sera possa essere il segno di un cambiamento nel vostro cuore” ha ricordato don Ottavio Villa, parroco di Chiuso e Maggianico, nel suo intervento.
La preghiera, presieduta da don Ottavio Villa, è stata convocata in risposta all’appello con cui Papa Francesco aveva indetto per il 27 ottobre una nuova giornata di preghiera, digiuno e penitenza “per implorare sui nostri giorni la pace, la pace in questo mondo”.
Don Ottavio Villa
La recita del rosario ha rappresentato il cuore della cerimonia. Tra un mistero e l’altro, il coro di CL ha eseguito alcuni canti. Sono stati letti anche alcuni brani tratti dagli scritti di don Luigi Giussani, dall’intervento di Giovanni Paolo II in occasione della Giornata della pace del 2004 e dalle più recenti lettere del cardinale Pierbattista Pizzaballa, Patriarca di Gerusalemme dei Latini.
“Con lo stesso desiderio di Papa Francesco vogliamo rinnovare la continuità della preghiera affinché essa ottenga ciò che chiede. La prima richiesta riguarda noi stessi e il cambiamento che dovremmo sviluppare. La prima guerra è con noi stessi e la avvertiamo ogni giorno nell’incapacità di darci la pace. Nella situazione gravissima che sta vivendo la nostra storia non possiamo non sentirci coinvolti. Vi auguro che questa sera possa essere il segno di un cambiamento nel vostro cuore” ha ricordato don Ottavio Villa, parroco di Chiuso e Maggianico, nel suo intervento.
