USB dà voce ai lavoratori di Econord, volantini imbrattati
La bacheca sindacale “imbrattata” appiccicando sopra i volantini appesi per comunicare l'indizione del presidio odierno gli avvisi che i netturbini sono soliti lasciare sui sacchi non conformi esposti dai cittadini. E' un vero e proprio “sfregio” quello patito, presso la sede di Econord, dall'USB Lombardia che quest'oggi ha richiamato uno sparuto gruppetto di lavoratori sul piazzale aziendale, alle spalle della Questura cittadina, per “gridare” le rivendicazioni già espresse nel documento “deturpato”.
Nel mentre il sindaco ha annunciato l'intenzione di portare la questione all'attenzione del Prefetto.
Lo spazio come sempre è a disposizione per eventuali repliche o precisazioni
“Nonostante la grande importanza che ricopre il loro lavoro per la comunità i dipendenti lamentano un ambiente poco “salubre”, mezzi che non vengono riparati nemmeno dopo varie segnalazioni ed un buono pasto di 1€ al giorno. Stanchi di questa situazione hanno deciso di rivolgersi a USB per richiedere quanto gli spetta” si legge in una nota apparsa sul sito del sindacato, con le posizioni ribadite anche quest'oggi al “picchetto” dai delegati intervenuti. “Per cercare di trovare soluzione a queste problematiche abbiamo richiesto un incontro con l'azienda che, nonostante abbia confermato la veridicità di quanto ci è stato detto dai lavoratori, non ha voluto concederci un incontro”. Da qui l'assemblea odierna, annunciata appunto attraverso i volantini più volte rimossi dalla bacheca e infine “oltraggiati” con gli adesivi. “Denunciamo l’accaduto, ricordando che il principio democratico si basa sul rispetto delle idee altrui e di conseguenza degli spazi e dei luoghi dove le idee si manifestano. Pertanto nessuno può rimuovere o peggio deturpare il materiale affisso in una bacheca sindacale in base ad una propria valutazione della qualità delle stesse (Cass. 23 marzo 1944 n. 2808). Strappare o imbrattare con delle scritte i documenti esposti nella bacheca sindacale qualifica un comportamento antisindacale, anche se a compiere tale gesto è un lavoratore e chi lo fa può incorrere nel reato di esercizio arbitrario delle proprie ragioni con violenza sulle cose ex art. 392 C.P. Difficilmente – la chiosa dell'USB - abbiamo assistito a scene antidemocratiche ed antisindacali come quella accaduta all'impianto Econord di Lecco; speriamo che, almeno in questo caso, l'azienda si faccia carico di quanto successo utilizzando tutti gli strumenti necessari per evitare che episodi di questo accadano ancora”.
Nel mentre il sindaco ha annunciato l'intenzione di portare la questione all'attenzione del Prefetto.
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