Insoliti a km zero/5: a Vendrogno anche una piantagione di cannabis... legale
Negli ultimi anni abbiamo assistito – anche in Italia – alla diffusione dell'utilizzo della cannabis per alleviare dolori e “fatiche” legati ad alcune patologie. Ovviamente, si parla della Cannabis contenente THC 0,5% e CBD 7,5-12%, ottenuta in conformità alle direttive europee in materia di medicinali sulla base di un processo produttivo controllato ed eseguito in una officina farmaceutica autorizzata. Priva dunque dell'effetto “drogante”, per semplificare.
L’assunzione di tali cannabinoidi può avvenire per via orale – tramite specifici oli o decotto - oppure per via inalatoria.
Anche nella nostra Provincia qualcuno ha già “fiutato” tale business. L’azienda agricola più recente in questo settore è probabilmente Lake Farm, insediatasi proprio quest’anno come nuova attività a Vendrogno, in località Comasira. Qui Alessandro Trimboli, il titolare, ha messo a dimora un centinaio di piante di canapa sativa, raccogliendone poi i fiori inviati – come ci raccolta – ad un laboratorio per la pulizia e l'essicazione controllata. “Dopodiche, sono stati estratti gli oli (sia per uso umano che animale) e preparati gli infusi che vengono utilizzati per tisane o sigarette” spiega ancora il 33enne ballabiese che prima di dedicarsi a questa nuova attività faceva il fruttivendolo. Come è passato da pomodori e zucchine alla “canapa light”? Su stimolo del fratello Alberto. Nel 2020, un conoscente che aveva infatti proprio in Muggiasca un terreno incolto, da qui l'idea di testare questa “nuova” coltivazione. Ne è seguito dunque un periodo “di prova”, durante il quale Alessandro ha potuto effettivamente rendersi conto di come le piante potessero fare “frutti” anche in un ambiente come quello di Vendrogno, riuscendo dunque a passare dalla sperimentazione all'avvio di una vera e propria azienda agricola, aggiungendo poi anche altri prodotti più tradizionali come mirtilli e erbe aromatiche oltre alle arnie da cui ricavare miele.
La prima “produzione” è già stata testata dalla clientela, con Alessandro che ha girato con la sua bancarella la Lombardia per partecipare a mercati e fiere paesane. Il “prodotto prediletto è sicuramente l’olio” afferma. Viene utilizzato da molti per alleviare i dolori muscolari o come coadiuvante nella cura dell’artrite, artrosi ma anche dell’osteoporosi.
La speranza ora è di rafforzare l'azienda, magari introducendo anche qualche animale, facendo comunque della canapa light il fiore all'occhiello di un'offerta diversificata. Al suo fianco la compagna Silvia Pomoni, già coinvolta tanto “sul campo” tanto nella gestione dei mercati.
L’assunzione di tali cannabinoidi può avvenire per via orale – tramite specifici oli o decotto - oppure per via inalatoria.
Anche nella nostra Provincia qualcuno ha già “fiutato” tale business. L’azienda agricola più recente in questo settore è probabilmente Lake Farm, insediatasi proprio quest’anno come nuova attività a Vendrogno, in località Comasira. Qui Alessandro Trimboli, il titolare, ha messo a dimora un centinaio di piante di canapa sativa, raccogliendone poi i fiori inviati – come ci raccolta – ad un laboratorio per la pulizia e l'essicazione controllata. “Dopodiche, sono stati estratti gli oli (sia per uso umano che animale) e preparati gli infusi che vengono utilizzati per tisane o sigarette” spiega ancora il 33enne ballabiese che prima di dedicarsi a questa nuova attività faceva il fruttivendolo. Come è passato da pomodori e zucchine alla “canapa light”? Su stimolo del fratello Alberto. Nel 2020, un conoscente che aveva infatti proprio in Muggiasca un terreno incolto, da qui l'idea di testare questa “nuova” coltivazione. Ne è seguito dunque un periodo “di prova”, durante il quale Alessandro ha potuto effettivamente rendersi conto di come le piante potessero fare “frutti” anche in un ambiente come quello di Vendrogno, riuscendo dunque a passare dalla sperimentazione all'avvio di una vera e propria azienda agricola, aggiungendo poi anche altri prodotti più tradizionali come mirtilli e erbe aromatiche oltre alle arnie da cui ricavare miele.
La prima “produzione” è già stata testata dalla clientela, con Alessandro che ha girato con la sua bancarella la Lombardia per partecipare a mercati e fiere paesane. Il “prodotto prediletto è sicuramente l’olio” afferma. Viene utilizzato da molti per alleviare i dolori muscolari o come coadiuvante nella cura dell’artrite, artrosi ma anche dell’osteoporosi.
La speranza ora è di rafforzare l'azienda, magari introducendo anche qualche animale, facendo comunque della canapa light il fiore all'occhiello di un'offerta diversificata. Al suo fianco la compagna Silvia Pomoni, già coinvolta tanto “sul campo” tanto nella gestione dei mercati.
M.A.