Calolzio: meno scuole e poco 'caratterizzate', le critiche dei componenti di Bene Comune

L'amministrazione comunale di Calolzio, con poca chiarezza, sta mettendo in atto, senza averlo espressamente dichiarato, un piano di ridimensionamento scolastico che si concretizzerà a stretto giro con una nuova chiusura, quella della materna di Foppenico colpita da un fisiologico calo delle iscrizioni, accelerato forse dallo spostamento a Sala per via dei lavori che stanno interessando il plesso, tanto da aver già perso quest'anno una sezione. E' quanto di fatto affermato ieri sera in consiglio comunale da Wilna De Flumeri, “mamma” - durante l'amministrazione Valsecchi – di un piano di riorganizzazione delle sedi sonoramente contestato dall'allora minoranza che, tornata a essere maggioranza lo starebbe però mettendo in pratica, avendo già “tagliato” la primaria di Rossino e avendo accorpato l'Infanzia di Sala sotto lo stesso tetto della primaria. 
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Wilna De Flumeri

E nel farlo, la Giunta Ghezzi – nella ricostruzione dell'opposizione – starebbe anche creando delle “disuguaglianze” sborsando ben 32.000 euro per l'anno scolastico in corso per coprire le spese di trasporto da Foppenico a Sala per gli iscritti al primo plesso trasferiti nel secondo in considerazione del cantiere senza però prevedere un analogo trattamento per i bambini residenti nelle frazioni collinari che, dalla chiusura della primaria di Rossino, devono necessariamente scendere “a valle”, gratuità prevista solo fino all'esaurimento degli alunni che avevano iniziato il ciclo alla scuola ora cessata di piazza Milesi.
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Anna Bruna Frigerio

E fonte di disparità è stato etichettato anche il Progetto Montessori alla scuola materna di Lorentino, finanziato dall'amministrazione con un contributo complessivo di 30.000 euro spalmato su un triennio, a beneficio di 22-25 bambini per anno. Il ragionamento è stato proposto dal consigliere Anna Bruna Frigerio, professionalmente addentro alla questione, aggiungendo come, numeri alla mano, non essendoci poi continuità tra l'Infanzia di Lorentino e le primarie calolziesi, a beneficiare del Progetto sia concretamente la scuola di Erve che avendo fatto del metodo Montessori un proprio segno distintivo sta ingrossando il proprio bacino attirando alunni che sulla carta sono invece utenti potenziali di altri plessi. Ad ulteriore riprova di come le famiglie di Calolzio cerchino anche proposte innovative senza trovarle in città, la professoressa Frigerio ha citato il progetto “scuola senza zaino” avviato a Monte Marenzo, coinvolgendo ben 26 studenti residenti nel capoluogo della Val San Martino. Sollecitata dunque da Calolziocorte Bene Comune una riflessione in tal senso e una maggiore attenzione alla valorizzazione della didattica, senza fermarsi alla sola (seppur essenziale) edilizia scolastica, rimarcando altresì (De Flumeri) come le risorse pro capite allocate per il piano di diritto allo studio dalla Giunta Ghezzi siano tra le più basse rispetto a quelle stanziate dagli altri comuni del territorio.
Respingendo le accuse di poca chiarezza circa al ridimensionamento – giustificato (Mastroberardino) dalle criticità strutturali emerse a Rossino e all'ex asilo di Sala – la maggioranza ha difeso anche la scelta di sostenere il Progetto Montessori. “Siamo stati lungimiranti” ha detto l'assessore alla partita Aldo Valsecchi. “Altrimenti avremmo già perso anche Lorentino”. 
E se il vicesindaco ha aggiunto che “sulla continuità ci si può lavorare”, il primo cittadino Marco Ghezzi ha ricordato come la scelta di introdurre il Metodo all'infanzia di Lorentino e proseguire poi alla primaria di Erve sia stata concordata con la dirigenza scolastica, ragionando come Istituto comprensivo, senza cadere in “localismi”.  
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Sonia Mazzoleni

“Ben venga che la scuola di Lorentino sia sopravvissuta, ben venga che ci siano alunni che proseguono il percorso a Erve” la chiosa del capogruppo d'opposizione Sonia Mazzoleni, ribadendo la posizione di Caloziocorte Bene Comune: “l'amministrazione deve però investire anche sulle altre scuole. Investire anche su Calolzio per progettualità diverse”. 
A.M.
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