A novembre le giornate ferroviarie alla Canottieri Lecco

Ormai è quasi ufficiale: Lecco diventerà, nel prossimo novembre, capitale internazionale delle ferrovie per 160 anni di storia sui binari che vanno dal 1863 ai giorni nostri. L’iniziativa sarà ospitata nella sala Foschini della Canottieri Lecco dal 12 al 26 novembre. 
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il deposito ferroviario di Lecco nel 1901, ripreso dalla "torre" del Collegio Volta

Ai promotori della rassegna, coordinata dal prof. Salvatore Bordonaro, studioso tra i più eminenti delle ferrovie italiane, possiamo consigliare la consultazione del volume 1° “Piccolo Mondo Antico Lecchese” dell’indimenticabile Arnaldo Ruggiero (pubblicato nel 1972), che dedica un apposito capitolo al conducente del primo elettrotreno d’Europa sulla linea Lecco-Sondrio, nel 1902. E’ quest’ultimo storico avvenimento a livello internazionale che ha portato i promotori dell’iniziativa ad indicare in Lecco la sede della importante rievocazione che vedrà interventi, dibattiti e tavole rotonde, sempre presso la Canottieri Lecco, messa a disposizione dal presidente Marco Cariboni.
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Gennario Ciampitti

Ma veniamo al primo elettrotreno d’Europa sulla linea Lecco-Sondrio. Arnaldo Ruggiero dedica un capitolo ricordando l’intervista a Gennaro Ciampitti (nato a Napoli ma venuto a Lecco per ragioni di lavoro nelle ferrovie)  che fu il conducente di quella storica inaugurazione.
Ruggiero evidenzia che in preparazione di tale evento Lecco divenne una capitale internazionale delle ferrovie. I lavori della trasformazione per la costruzione dell’armamento aereo con fili alti durarono dal 1898 al 1902. Nel 1901 venne istituito a Lecco un corso di preparazione per guidatori di treni elettrici. Gli istruttori erano ingegneri ungheresi della Ganz di Budapest, azienda magiara assai famosa in Europa come costruttrice di apparecchiature elettriche ed anche di macchine ferroviarie. Il corso durò un anno: si trattava di preparare macchinisti per un mezzo assolutamente sconosciuto, dotato di apparecchiature complicate e di strumenti di precisione di difficile maneggio. Ruggero sottolinea “Si comprende, perciò, come gli istruttori fossero assai pignoli ed esigenti. D’altra parte dal corso uscirono alcuni fra i migliori macchinisti. Dopo molte prove, tenute riservate, venne deciso il giorno dell’inaugurazione della Lecco-Colico il 15 ottobre del 1902”. Salirono a bordo del convoglio l’allora presidente della Camera Giuseppe Marcora, eletto deputato nel collegio di Sondrio, che rappresentava anche il re, diversi ministri, autorità provinciali e locali, numerosi ingegneri delle ferrovie italiane ed anche estere, ad iniziare dalla Ganz.
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Ferrovieri al deposito locomotive di Lecco

Sempre Arnaldo Ruggiero sottolinea “A guidare quel treno, che era il primo non soltanto in Italia ma addirittura nel mondo, mosso da energia elettrica per un regolare servizio, prese posto come guidatore Gennaro Ciampitti che era stato destinato a quel viaggio così importante dopo una severa selezione”. Sempre Ruggiero commenta “Non fu senza emozione che il Ciampitti, che era assistito da due suoi colleghi di corso, diede avvio al motore della macchina. Il viaggio si svolse regolarmente ed in perfetto orario da Lecco a Colico, da Colico a Lecco, il tutto per 80 chilometri”.
Gennaro Ciampitti è deceduto a Lecco all’età di 92 anni. Arnaldo Ruggiero lo ricordò per l’ultima in un articolo dl dicembre 1966, poi pubblicato nel 1° volume di “Piccolo Mondo Antico”. Ruggiero sottolineò “Per l’Italia quella data del 1902 della quale oggi è sbiadito il ricordo perché i suoi protagonisti sono tutti, o quasi tutti, scomparsi, è perché i progressi della scienza e della tecnica sono stati strepitosi nel campo specifico dei trasporti, fu davvero memorabile perché segnò la prima tappa verso la trasformazione, sia pure lenta, almeno in principio, di buona parte della sua rete ferroviaria”.
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Panoramica delle linea ferroviaria in località Caviate-Pradello

Saranno le giornate ferroviarie alla Canottieri, all’insegna del motto “Saluti a grande velocità da Lecco con 160 anni di storia ferroviaria – 1863-2023” a rinnovare ricordi e meriti che non devono essere dimenticati.
A.B.
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