Valmadrera: il giovane Giorgio Grassi presenta una ricerca sui 'tesori' naturalistici del territorio
“La ricchezza naturalistica del nostro territorio è ancora poco conosciuta”. Traspariva una profonda e inesauribile curiosità dalle parole del giovane Giorgio Grassi, nonché la consapevolezza che la ricerca presentata lunedì alla Giunta comunale di Valmadrera racconta solo parte dei tesori nascosti sul territorio.
“Mio zio, laureato in biologia alla Bicocca, era solito portarmi lungo l’Adda, tra Brivio e Calolziocorte, per osservare gli uccelli migratori, ovvero quelli che passavano sul nostro territorio solo in determinati periodi. Questo, assieme alla passione per la montagna, mi ha spinto a scegliere un corso di laurea in biologia” ha raccontato il ventiquattrenne valmadrerese, tra l’altro volontario presso il locale distaccamento dei Vigili del fuoco. “Attualmente frequento il corso magistrale in Biogeoscienze alla Statale. Per l’esame di Metodi di analisi degli ecosistemi ho scelto di studiare il territorio di Valmadrera, dove risiedo. Mi sono concentrato sull’area nord–ovest, compresa tra l’inizio dell’abitato e le vette sovrastanti, dove si trovano San Tomaso e il Sasso Malascarpa”.
In quella stessa zona, tempo fa, la biologa Barbara Chiarenzi aveva condotto una ricerca incentrata sui vertebrati. “Sono partito dal suo lavoro e ho provato ad ampliarlo raccogliendo informazioni sul resto della fauna, sulla flora e anche sulla geologia. Oltre che di mammiferi, il nostro territorio è ricco anche di anfibi, rettili e invertebrati. In particolare, mi sono concentrato sul gambero di fiume, una specie considerata in via d’estinzione, e ho eseguito un campionamento sul campo” ha aggiunto il giovane.
Tante le curiosità emerse, tra cui la presenza del gambero autoctono italiano e di faggi secolari. "Mi hanno colpito in particolare i campi solcati, un fenomeno geomorfologico carsico. Grazie all'azione della dissoluzione chimica perpetrata dalle precipitazioni hanno "scavato" dei solchi nella roccia calcarea, che oltre ad avere un aspetto affascinante hanno permesso la formazione di delicati habitat per la proliferazione di endemismi botanici" ha sottolineato Grassi.
Al termine della presentazione, il sindaco Antonio Rusconi si è complimentato con lo studente per l’impegno profuso. “Con la Giunta - ha assicurato - si è discusso di alcuni possibili interventi per la salvaguardia e la valorizzazione del territorio, come per esempio il posizionamento di alcuni cartelli divulgativi".
“Mio zio, laureato in biologia alla Bicocca, era solito portarmi lungo l’Adda, tra Brivio e Calolziocorte, per osservare gli uccelli migratori, ovvero quelli che passavano sul nostro territorio solo in determinati periodi. Questo, assieme alla passione per la montagna, mi ha spinto a scegliere un corso di laurea in biologia” ha raccontato il ventiquattrenne valmadrerese, tra l’altro volontario presso il locale distaccamento dei Vigili del fuoco. “Attualmente frequento il corso magistrale in Biogeoscienze alla Statale. Per l’esame di Metodi di analisi degli ecosistemi ho scelto di studiare il territorio di Valmadrera, dove risiedo. Mi sono concentrato sull’area nord–ovest, compresa tra l’inizio dell’abitato e le vette sovrastanti, dove si trovano San Tomaso e il Sasso Malascarpa”.
In quella stessa zona, tempo fa, la biologa Barbara Chiarenzi aveva condotto una ricerca incentrata sui vertebrati. “Sono partito dal suo lavoro e ho provato ad ampliarlo raccogliendo informazioni sul resto della fauna, sulla flora e anche sulla geologia. Oltre che di mammiferi, il nostro territorio è ricco anche di anfibi, rettili e invertebrati. In particolare, mi sono concentrato sul gambero di fiume, una specie considerata in via d’estinzione, e ho eseguito un campionamento sul campo” ha aggiunto il giovane.
Tante le curiosità emerse, tra cui la presenza del gambero autoctono italiano e di faggi secolari. "Mi hanno colpito in particolare i campi solcati, un fenomeno geomorfologico carsico. Grazie all'azione della dissoluzione chimica perpetrata dalle precipitazioni hanno "scavato" dei solchi nella roccia calcarea, che oltre ad avere un aspetto affascinante hanno permesso la formazione di delicati habitat per la proliferazione di endemismi botanici" ha sottolineato Grassi.
Al termine della presentazione, il sindaco Antonio Rusconi si è complimentato con lo studente per l’impegno profuso. “Con la Giunta - ha assicurato - si è discusso di alcuni possibili interventi per la salvaguardia e la valorizzazione del territorio, come per esempio il posizionamento di alcuni cartelli divulgativi".