CAI Calolzio: installato un DAE all'esterno della sede
Il CAI di Calolzio ha installato un defibrillatore automatico (DAE) all'esterno della propria sede in via Dante 43. Il Consiglio Direttivo presieduto da Giuseppe Rocchi ha infatti raccolto le sollecitazioni di alcuni soci per realizzare un progetto di formazione all'utilizzo degli strumenti di questo tipo disponibili in molti rifugi di montagna e nelle palestre. In quindici hanno frequentato e superato il corso di formazione presso i Volontari del Soccorso.Il defibrillatore è stato acquistato per essere messo a disposizione dei soci che frequentano la sede e la palestra di arrampicata interna, utilizzata da oltre 100 tesserati. La posizione strategica della struttura, inoltre, lo rende fruibile anche a tutti i cittadini che potrebbero averne bisogno. Il DAE è geolocalizzato tramite l'AREU (Agenzia regionale emergenza urgenza - 112) che potrà indicare, in caso di emergenza, che è quello più vicino e disponibile. Il DAE è continuamente monitorato e manutenuto dai Soci del CAI.
Purtroppo in Europa si verificano ogni anno circa 400.000 arresti cardiaci (60.000 in Italia), e si stima che solo nel 58% dei casi chi assiste interviene con le manovre salvavita (massaggio cardiaco, ventilazioni) e nel 28% con il defibrillatore. Sono 8 le azioni che tutti possono compiere: se non c’è pericolo, avvicinarsi alla persona da soccorrere; chiamarla e scuotere leggermente la parte inferiore del corpo; se non risponde, osservare il torace per capire se respira; se non dà cenni e non respira normalmente chiamare il 112; seguire le indicazioni dell’operatore e, se possibile, attivare il vivavoce; se possibile, chiedere ai presenti di portare il DAE; sovrapporre le mani al centro del torace della persona da soccorrere; iniziare il massaggio cardiaco con braccia tese e due compressioni al secondo; non appena disponibile accendere il DAE e seguire le istruzioni.
Purtroppo in Europa si verificano ogni anno circa 400.000 arresti cardiaci (60.000 in Italia), e si stima che solo nel 58% dei casi chi assiste interviene con le manovre salvavita (massaggio cardiaco, ventilazioni) e nel 28% con il defibrillatore. Sono 8 le azioni che tutti possono compiere: se non c’è pericolo, avvicinarsi alla persona da soccorrere; chiamarla e scuotere leggermente la parte inferiore del corpo; se non risponde, osservare il torace per capire se respira; se non dà cenni e non respira normalmente chiamare il 112; seguire le indicazioni dell’operatore e, se possibile, attivare il vivavoce; se possibile, chiedere ai presenti di portare il DAE; sovrapporre le mani al centro del torace della persona da soccorrere; iniziare il massaggio cardiaco con braccia tese e due compressioni al secondo; non appena disponibile accendere il DAE e seguire le istruzioni.