Galbiate: è scomparso Alessandro Bonacina, apprezzato artigiano
È venuto a mancare nei giorni scorsi l’artigiano Alessandro Bonacina, fondatore dell'omonima società con sede a Galbiate. Ha lasciato la sua affezionata famiglia, la moglie Maria Giuseppina Cagliani, i figli Antonella, Massimo, Paola, Stefano e Luca, tutti impegnati in azienda, e i nove nipoti.
Alessandro si è contraddistinto per la sua abilità nel campo della termoidraulica, venendo riconosciuto come instancabile e minuzioso lavoratore ma anche come generatore di valore per la sua comunità. Era inoltre un galbiatese "doc": cresciuto a Migliorate, vicino a Camporeso a Galbiate, ha vissuto a lungo in via Bazzona, dove fondò la società nel 1966 per spostarla poi nel 2000 nella frazione di Sala al Barro, dove ancora oggi ha sede.
Dal carattere riservato e discreto, Bonacina ha sempre dato il massimo impegno per la sua attività: per lui c’era sempre qualcosa da progettare, creare, aggiustare o recuperare, con la minuziosa cura che contraddistingue gli artigiani brianzoli. Con lui, dunque, se ne va un pezzo di quanti hanno vissuto e lavorato con lui, che è stato un punto di riferimento per tanti.
In tanti, quindi, sono accorsi martedì 17 ottobre presso la Chiesa parrocchiale di Galbiate per salutarlo e ringraziarlo per i valori che ha sempre difeso e per la passione che lo ha contraddistinto nel suo lavoro e nel rapporto con i suoi collaboratori e dipendenti, fondato sul rispetto reciproco.
Alessandro si è contraddistinto per la sua abilità nel campo della termoidraulica, venendo riconosciuto come instancabile e minuzioso lavoratore ma anche come generatore di valore per la sua comunità. Era inoltre un galbiatese "doc": cresciuto a Migliorate, vicino a Camporeso a Galbiate, ha vissuto a lungo in via Bazzona, dove fondò la società nel 1966 per spostarla poi nel 2000 nella frazione di Sala al Barro, dove ancora oggi ha sede.
Dal carattere riservato e discreto, Bonacina ha sempre dato il massimo impegno per la sua attività: per lui c’era sempre qualcosa da progettare, creare, aggiustare o recuperare, con la minuziosa cura che contraddistingue gli artigiani brianzoli. Con lui, dunque, se ne va un pezzo di quanti hanno vissuto e lavorato con lui, che è stato un punto di riferimento per tanti.
In tanti, quindi, sono accorsi martedì 17 ottobre presso la Chiesa parrocchiale di Galbiate per salutarlo e ringraziarlo per i valori che ha sempre difeso e per la passione che lo ha contraddistinto nel suo lavoro e nel rapporto con i suoi collaboratori e dipendenti, fondato sul rispetto reciproco.