PAROLE CHE PARLANO/147
Grottesco
Questo aggettivo dichiara chiaramente la sua origine dalla parola grotta che, a sua volta, deriva dal greco kryptein, nascondere. Anche le cripte e la crittografia hanno la stessa etimologia: le prime sono luoghi sotterranei, quasi sempre a carattere sacro o cimiteriale, la seconda fa riferimento alla scrittura segreta, nascosta, quindi incomprensibile alla maggior parte dei lettori.
Originariamente si definiva grottesco tutto ciò che era relativo alle grotte e alla loro imitazione, quindi alle pitture e ai graffiti rupestri o agli affreschi che decoravano le pareti di ville e palazzi (XV e XVI secolo) a imitazione di quelle rinvenute nella Domus Aurea di Nerone.
Tuttavia, in Francia, già un secolo dopo, grottesco assume il nuovo significato di ridicolo, di fenomeno paradossale e assurdo (da baraccone, potremmo dire). Grottesco diventa quindi l’attore che si esibisce con comicità forzata e per nulla divertente, il collega che racconta malissimo storielle e barzellette, chi volendo apparire serio e competente, si dimostra in realtà ridicolo e ignorante; chiunque, insomma, cada nella bizzarria forzata e stravagante, in qualcosa che deforma in modo inaccettabile la realtà, come le ombre proiettate dalla luce in una grotta.