Lecco: le scuole di Rancio in preghiera per la pace
Un momento di preghiera, con circa 700 alunni, tra bambini e ragazzi, per rispondere all’appello del cardinale di Gerusalemme Pierbattista Pizzaballa in seguito agli ultimi avvenimenti tra Israele e Palestina nel merito del conflitto che si è nuovamente inasprito lungo la striscia di Gaza.
Ieri le Scuole di Rancio a Lecco, la Primaria “Pietro Scola”, la Secondaria di primo grado “Massimiliano Kolbe” e il liceo “Giacomo Leopardi”, si sono riunite nel proprio cortile per dedicare un momento di preghiera a tutte le vittime e a tutte le persone coinvolte nella guerra riaccesasi pochi giorni fa. Circa 700 gli alunni che si sono fatti guidare dalla domanda di don Ottavio Villa, parroco di Maggianico: “Cosa possiamo fare davanti a ciò che sta accadendo se non alzare le mani perchè qualcuno ci dia la possibilità di fare adesso una esperienza di pace?”.
Don Ottavio ha poi proseguito richiamando la risposta data a un giornalista dal cardinale Pizzaballa alla domanda: “In tutto questo orrore, Dio dov’è?”. Così il cardinale ha detto: “Guai a chiederlo. Dio è qui. Dio è presenza. Ora più che mai credo che Dio sia una presenza nella vita, quindi ora più che mai bisogna rivolgersi a lui”.
L’incontro, dunque, si è concluso con una preghiera per chiedere il miracolo della pace.
Ieri le Scuole di Rancio a Lecco, la Primaria “Pietro Scola”, la Secondaria di primo grado “Massimiliano Kolbe” e il liceo “Giacomo Leopardi”, si sono riunite nel proprio cortile per dedicare un momento di preghiera a tutte le vittime e a tutte le persone coinvolte nella guerra riaccesasi pochi giorni fa. Circa 700 gli alunni che si sono fatti guidare dalla domanda di don Ottavio Villa, parroco di Maggianico: “Cosa possiamo fare davanti a ciò che sta accadendo se non alzare le mani perchè qualcuno ci dia la possibilità di fare adesso una esperienza di pace?”.
Don Ottavio ha poi proseguito richiamando la risposta data a un giornalista dal cardinale Pizzaballa alla domanda: “In tutto questo orrore, Dio dov’è?”. Così il cardinale ha detto: “Guai a chiederlo. Dio è qui. Dio è presenza. Ora più che mai credo che Dio sia una presenza nella vita, quindi ora più che mai bisogna rivolgersi a lui”.
L’incontro, dunque, si è concluso con una preghiera per chiedere il miracolo della pace.