Lecco: il Prefetto adotta due nuove interdittive antimafia
Altre interdittive antimafia sono state adottate dal prefetto di Lecco, Sergio Pomponio; la notizia è stata diffusa pochi minuti fa.
Destinatarie dei provvedimenti due imprese, entrambe operanti nella citta di Lecco: una srl attiva nella ''conduzione compagine marketing e altri servizi pubblicitari...'' e un’impresa individuale con attività prevalente di ''riparazione e manutenzione di parti per macchine utensili''.
Nei confronti dei titolari delle due società, già gravati da numerose condanne, ''sono emerse le condizioni ostative previste dal codice antimafia, che determinano l’adozione di un provvedimento interdittivo, poiché entrambi sono stati condannati per il reato di cui all’art. 416-bis c.p. (associazione di tipo mafioso)'' fanno sapere dalla Prefettura, ricordando come l’informazione interdittiva costituisca uno dei principali strumenti di prevenzione amministrativa nel contrasto alla criminalità organizzata.
I due provvedimenti sono stati adottati ''dopo puntuale istruttoria svolta dal gruppo interforze antimafia, coordinato dalla Prefettura e del quale fanno parte Questura, Arma dei Carabinieri, Guardia di Finanza e Direzione Investigativa Antimafia, con la comune volontà di salvaguardare l’economia legale''.
Destinatarie dei provvedimenti due imprese, entrambe operanti nella citta di Lecco: una srl attiva nella ''conduzione compagine marketing e altri servizi pubblicitari...'' e un’impresa individuale con attività prevalente di ''riparazione e manutenzione di parti per macchine utensili''.
Nei confronti dei titolari delle due società, già gravati da numerose condanne, ''sono emerse le condizioni ostative previste dal codice antimafia, che determinano l’adozione di un provvedimento interdittivo, poiché entrambi sono stati condannati per il reato di cui all’art. 416-bis c.p. (associazione di tipo mafioso)'' fanno sapere dalla Prefettura, ricordando come l’informazione interdittiva costituisca uno dei principali strumenti di prevenzione amministrativa nel contrasto alla criminalità organizzata.
I due provvedimenti sono stati adottati ''dopo puntuale istruttoria svolta dal gruppo interforze antimafia, coordinato dalla Prefettura e del quale fanno parte Questura, Arma dei Carabinieri, Guardia di Finanza e Direzione Investigativa Antimafia, con la comune volontà di salvaguardare l’economia legale''.