BabyLoss Awareness Day: scia di luce (e ascolto) anche a Lecco

“Non siete soli e non dovete sentirvi sbagliati”. Quando abbiamo chiesto a Tanja Girgenti cosa si sentiva di dire a chi non era in piazza XX Settembre ieri sera, la referente dell’associazione CiaoLapo ci ha pensato un attimo prima di rispondere.
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Il suo sguardo è corso subito a quelle coppie il cui lutto era chiaramente più recente e che per la prima volta avevano preso parte alla Giornata Mondiale della consapevolezza sulla perdita perinatale (International BabyLoss Awareness Day). È per tutte le madri e i padri colpiti dalla perdita del proprio bambino durante la gravidanza o nel primo anno di vita che Tanja Girgenti e gli altri volontari dell’associazione CiaoLapo portano avanti il loro impegno tra mille difficoltà.
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“Ho perso il mio bambino nel 2012. Spesso, in quelle situazioni, le donne si sentono sole e poco capite. È fondamentale poter parlare di questo lutto. Sentirsi ascoltati aiuta a non sentirsi soli e a superare il dolore. Cerchiamo di sensibilizzare le famiglie e i professionisti su questo aspetto” ha spiegato la referente di un gruppo che sul territorio lecchese coinvolge una ventina di famiglie.
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Fondata nel 2006 dalla psichiatra Claudia Ravaldi e dal medico Alfredo Vannacci, CiaoLapo promuove attività di sostegno psicologico e psicosociale per le coppie e le famiglie colpite da un lutto perinatale. Il culmine di tale impegno è rappresentato dalle migliaia di iniziative organizzate in tutto il mondo il 15 ottobre.
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“Siamo qui dalle 16.30. Il pomeriggio è andato bene. Abbiamo accolto alcune famiglie fresche di perdita provando a offrire loro le prime informazioni ma soprattutto presenza, ascolto e vicinanza. Alcune di noi hanno letto dei brani di “Nella scia di una stella cadente”, il libro scritto da Claudia Ravaldi per spiegare in modo semplice ai bambini la perdita di un fratellino o una sorellina” ha commentato Tanja Girgenti mentre ri – ordinava il banchetto informativo allestito all’ombra di Palazzo delle Paure.
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Sul finire del pomeriggio, le volontarie hanno salutato con gioia anche la visita di Alessandra Durante, assessore alla famiglia del comune di Lecco, il quale a sua volta aveva patrocinato l’iniziativa. “Ogni anno alle 19 del 15 ottobre in tutto il mondo vengono accesi dei lumini così da formare una grande onda di luce in ricordo dei nostri bambini scomparsi. Di solito lo facevamo qui in piazza XX Settembre ma quest’anno abbiamo avuto un’altra idea” ha spiegato Tanja Girgenti.
Mentre il sole si addormentava dolcemente dietro le montagne, la piccola comitiva si è spostata in prossimità del ponte Kennedy. Ad attenderli c’era una lucia, imbarcazione simbolo del lago di Lecco, addobbata con lucine viola e azzurre. A bordo, un carico prezioso: i messaggi scritti dai genitori per i loro piccoli scomparsi. “Li lasceremo cadere tra le acque del lago. Sono scritti su fogli di carta velina per cui si sciolgono facilmente” ha sottolineato Girgenti.
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Mentre la lucia prendeva il largo e poi scompariva nell’oscurità, sul lungolago sono state posizionate delle sagome di piedini e di farfalle rosa e azzurre. In seguito, le coppie presenti hanno disegnato il contorno di quelle orme con dei lumini. A regnare era il silenzio, rotto solo dal vento. Il silenzio di un dolore composto e intimo. Un dolore di cui si parla ancora troppo poco.
A.Bes.
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