Pasturo: il salame delle Grigne sbaraglia la concorreza, Pigazzi campione italiano
Trionfo per l’azienda agricola Claudio Pigazzi al campionato italiano del salame organizzato dall’accademia delle 5T. La piccola realtà di Pasturo ha infatti ottenuto ben due primi posti, uno con il salame misto manzo e maiale per la categoria “salami non solo di maiale” e l’altro con il salame di maiale rosa affinato nel fieno per la categoria “salami di carni di maiale rosa o misti”.
“Sono diversi anni che partecipiamo a questa competizione. Già in altre occasioni avevamo vinto ma questo è il primo anno in cui arriviamo primi contemporaneamente in due categorie. Ciò ci ha permesso di conquistare anche la classifica generale. Insomma, meglio di così non si poteva” ha commentato un’entusiasta Claudio Pigazzi.
“Mio padre Ivano ha aperto la sua macelleria una quarantina d’anni fa. Quando mio nonno è mancato, ci ha lasciato in eredità alcuni terreni sul versante della Grigna che domina Pasturo. Spinto dalla passione per la montagna e dall’amore per gli animali, ho deciso di prendermi cura di quelle terre” ha spiegato il giovane allevatore. “Oggi disponiamo di 50 mucche per la produzione di carne rossa e 30 maiali, a cui se ne aggiungono altrettanti provenienti da altre aziende agricole locali. Produciamo salami, cotechini, salsicce seguendo la tradizione e questo è molto apprezzato dai nostri clienti”.
Sui social dell’azienda agricola compaiono le foto dei prodotti vincitori. Leggere la didascalia, in cui Pigazzi spiega gli ingredienti e il metodo con cui quei salami sono stati prodotti, fa venire l’acquolina in bocca. “Noi puntiamo sulla qualità e non sulla quantità. Le difficoltà sono tante. Ci dobbiamo confrontare con una grande distribuzione che ha costi notevolmente più bassi dei nostri. Loro asciugano in celle, non in cantine, e aggiungono tanti conservanti e additivi. Il nostro, invece, è un lavoro artigianale. Non facciamo uso di alcun conservante” ha proseguito l’allevatore valsassinese. “L’obiettivo della competizione è proprio quello di promuovere il prezioso lavoro di aziende come la nostra. Quest’anno la gara si è svolta a Sasso Marconi ma la sede cambia ad ogni edizione. Vi partecipano più di 1700 tra aziende agricole e macellerie”.
L’importanza di realtà come quella di Pigazzi va ben oltre il semplice aspetto agricolo. “Con il nostro lavoro manteniamo un territorio che altrimenti sarebbe completamente abbandonato. Di giovani che hanno voglia di impegnarsi, però, ce ne sono sempre di meno. Bisogna tenere duro e andare avanti” ha sottolineato Pigazzi.
“Con cosa abbinerei uno dei nostri prodotti? Secondo me una fetta di uno dei nostri salami assieme ad un bicchiere di buon vino rosso è una combinazione che non si batte!”.
“Sono diversi anni che partecipiamo a questa competizione. Già in altre occasioni avevamo vinto ma questo è il primo anno in cui arriviamo primi contemporaneamente in due categorie. Ciò ci ha permesso di conquistare anche la classifica generale. Insomma, meglio di così non si poteva” ha commentato un’entusiasta Claudio Pigazzi.
“Mio padre Ivano ha aperto la sua macelleria una quarantina d’anni fa. Quando mio nonno è mancato, ci ha lasciato in eredità alcuni terreni sul versante della Grigna che domina Pasturo. Spinto dalla passione per la montagna e dall’amore per gli animali, ho deciso di prendermi cura di quelle terre” ha spiegato il giovane allevatore. “Oggi disponiamo di 50 mucche per la produzione di carne rossa e 30 maiali, a cui se ne aggiungono altrettanti provenienti da altre aziende agricole locali. Produciamo salami, cotechini, salsicce seguendo la tradizione e questo è molto apprezzato dai nostri clienti”.
Sui social dell’azienda agricola compaiono le foto dei prodotti vincitori. Leggere la didascalia, in cui Pigazzi spiega gli ingredienti e il metodo con cui quei salami sono stati prodotti, fa venire l’acquolina in bocca. “Noi puntiamo sulla qualità e non sulla quantità. Le difficoltà sono tante. Ci dobbiamo confrontare con una grande distribuzione che ha costi notevolmente più bassi dei nostri. Loro asciugano in celle, non in cantine, e aggiungono tanti conservanti e additivi. Il nostro, invece, è un lavoro artigianale. Non facciamo uso di alcun conservante” ha proseguito l’allevatore valsassinese. “L’obiettivo della competizione è proprio quello di promuovere il prezioso lavoro di aziende come la nostra. Quest’anno la gara si è svolta a Sasso Marconi ma la sede cambia ad ogni edizione. Vi partecipano più di 1700 tra aziende agricole e macellerie”.
L’importanza di realtà come quella di Pigazzi va ben oltre il semplice aspetto agricolo. “Con il nostro lavoro manteniamo un territorio che altrimenti sarebbe completamente abbandonato. Di giovani che hanno voglia di impegnarsi, però, ce ne sono sempre di meno. Bisogna tenere duro e andare avanti” ha sottolineato Pigazzi.
“Con cosa abbinerei uno dei nostri prodotti? Secondo me una fetta di uno dei nostri salami assieme ad un bicchiere di buon vino rosso è una combinazione che non si batte!”.