Lecco: Davide Van De Sfroos presenta 'Manoglia', il suo ultimo disco
Tappa a Lecco nel pomeriggio di ieri, domenica 15 ottobre, per il tour di Davide Van De Sfroos. Il celebre cantautore, chitarrista e scrittore laghée ha scelto (anche) il negozio Discoshop in centro città per presentare il suo ultimo disco di undici inediti uscito venerdì, in versione vinile colorato in edizione limitata ma anche in cd (non sarà possibile, invece, trovarlo sulle piattaforme streaming, per una scelta ben precisa legata al fatto che queste ultime sono più orientate a supportare generi diversi, oltre che indirizzata a "favorire" le attività commerciali, sempre più spesso in difficoltà proprio a causa della diffusione di nuove modalità di acquisto e ascolto legate al web).
"Manoglia" - questo il titolo in dialetto laghée del disco, che richiama la vecchia e gigantesca magnolia visibile nella piazza del circolo di Azzano di Mezzegra, il paese dove l'artista è cresciuto - racchiude una serie di brani che Van De Sfroos ha inizialmente scritto solo per se stesso, per "fissare" il ricordo di esperienze, pensieri e momenti vissuti, ma che ora ha deciso di condividere e far "fiorire" con un forte desiderio di rinascita e ripartenza, ben rappresentato dalla linfa delle foglie di magnolia.
Un aspetto, questo, che però non toglie alle canzoni un carattere molto intimistico e personale, con una certa leggerezza ma allo stesso tempo un'intensa profondità, per un album che attinge da diverse culture e generi musicali, dalla piega vagamente psichedelica, e che custodisce tutte le sfaccettature umane e musicali del cantautore accompagnate, su una ritmica completamente acustica, talvolta dal pianoforte, altre volte da un banjo o da chitarre manouche, elettroacustiche o suonate con tecnica "slide", da un contrabbasso e da strumenti tipici di Asia e Africa. "Manoglia", pubblicato da BMG/MyNina, è stato definito ironicamente da Davide Van De Sfroos "ricco di tormentoni autunnali" per la sua profonda impronta naturalistica e ambientale.
"Vi immagino ascoltare questo disco in un prato, o davanti a un caminetto, o mentre passeggiate in montagna o lungolago, o dove volete, dove vi sentite "a casa", dove siete connessi con qualcosa che vi fa stare bene", il pensiero dell'autore, che poi rivolge un invito ai suoi ascoltatori: "Lasciatevi coinvolgere e abbracciare dal vento che porta la mia voce, dalle radici della magnolia che vi cingono delicatamente, dai sussurri e le ombre, dalle sfumature dell’autunno e dalle sensazioni che la musica vi trasmette e vedrete, o almeno lo spero, che questo disco arriverà dritto al cuore".
Dopo aver concluso il suo "Live Estate 2023" tra Italia e Svizzera, venerdì 13 ottobre Davide Van De Sfroos ha iniziato proprio il nuovo tour per la presentazione di "Manoglia", che nell'arco del prossimo mese lo porterà in varie zone della Penisola, mentre da febbraio darà il via a una serie di concerti con prima tappa al Teatro degli Arcimboldi di Milano. Ieri, come detto, l'evento a Lecco, che ha attirato un centinaio di persone tra gli spazi interni ed esterni di Discoshop: sei i brani proposti dal cantautore, accompagnato da altri due musicisti, la cui esibizione ha raccolto calorosi applausi.
"Manoglia" - questo il titolo in dialetto laghée del disco, che richiama la vecchia e gigantesca magnolia visibile nella piazza del circolo di Azzano di Mezzegra, il paese dove l'artista è cresciuto - racchiude una serie di brani che Van De Sfroos ha inizialmente scritto solo per se stesso, per "fissare" il ricordo di esperienze, pensieri e momenti vissuti, ma che ora ha deciso di condividere e far "fiorire" con un forte desiderio di rinascita e ripartenza, ben rappresentato dalla linfa delle foglie di magnolia.
Un aspetto, questo, che però non toglie alle canzoni un carattere molto intimistico e personale, con una certa leggerezza ma allo stesso tempo un'intensa profondità, per un album che attinge da diverse culture e generi musicali, dalla piega vagamente psichedelica, e che custodisce tutte le sfaccettature umane e musicali del cantautore accompagnate, su una ritmica completamente acustica, talvolta dal pianoforte, altre volte da un banjo o da chitarre manouche, elettroacustiche o suonate con tecnica "slide", da un contrabbasso e da strumenti tipici di Asia e Africa. "Manoglia", pubblicato da BMG/MyNina, è stato definito ironicamente da Davide Van De Sfroos "ricco di tormentoni autunnali" per la sua profonda impronta naturalistica e ambientale.
"Vi immagino ascoltare questo disco in un prato, o davanti a un caminetto, o mentre passeggiate in montagna o lungolago, o dove volete, dove vi sentite "a casa", dove siete connessi con qualcosa che vi fa stare bene", il pensiero dell'autore, che poi rivolge un invito ai suoi ascoltatori: "Lasciatevi coinvolgere e abbracciare dal vento che porta la mia voce, dalle radici della magnolia che vi cingono delicatamente, dai sussurri e le ombre, dalle sfumature dell’autunno e dalle sensazioni che la musica vi trasmette e vedrete, o almeno lo spero, che questo disco arriverà dritto al cuore".
Dopo aver concluso il suo "Live Estate 2023" tra Italia e Svizzera, venerdì 13 ottobre Davide Van De Sfroos ha iniziato proprio il nuovo tour per la presentazione di "Manoglia", che nell'arco del prossimo mese lo porterà in varie zone della Penisola, mentre da febbraio darà il via a una serie di concerti con prima tappa al Teatro degli Arcimboldi di Milano. Ieri, come detto, l'evento a Lecco, che ha attirato un centinaio di persone tra gli spazi interni ed esterni di Discoshop: sei i brani proposti dal cantautore, accompagnato da altri due musicisti, la cui esibizione ha raccolto calorosi applausi.