Vannacci a Calolzio: martedì una contromanifestazione pacifica e colorata
Vannacci dentro, tutti gli altri fuori. Come era prevedibile, martedì 17 all'arrivo al Monastero di Santa Maria del Lavello il generale troverà anche una pacifica rappresentanza di chi, evidentemente, non la pensa come lui e bolla come omofobe, misogine e razziste le posizioni espresse nel libro "Il mondo al contrario"."Vogliamo essere presenti per dire che le sue idee non ci piacciono, che non le condividiamo. Vogliamo ricordare che il territorio di Lecco è fatto di persone che non condividono un’idea di società che distingue fra chi è normale e chi no. Che non condividono espressioni che discriminano e incitano all’odio e alla ghettizzazione" spiegano dal gruppo civico Cambia Calolzio, tra i promotori della manifestazione, voluta "per ribadire la bellezza delle differenze e respingere idee banali e retrograde, come quelle espresse dal Generale e, a quanto pare, condivise da chi propone e ospita quell’evento".
Alla chiamata a raccolta, si è arrivati dopo i ripetuti appelli affiché quantomeno venisse revocata, da parte della Fondazione, la concessione della sala del Monastero. Un documento condiviso - a tal proposito - ad oggi è stato sottoscritto da un lungo elenco di enti del terzo settore, associazioni sindacali, forze politiche e organizzazioni non formali: Ambientalmente Lecco, Anpi provinciale di Lecco, Anpi sez. Valle San Martino, Arci Lecco Sondrio, Associazione Comunità il Gabbiano, Associazione culturale UPper Monte Marenzo, Associazione L’Altra Via, Cambia Calolzio, Casa delle Sinistre della Valle San Martino. E ancora CNGEI gruppo scout Valmadrera, CGIL Lecco, Circolo Arci Promessi Sposi, Circolo Arci Spazio Condiviso, Comitato Salviamo il Magnodeno, Con la Sinistra Cambia Lecco, Dinamo Culturale, Donne Democratiche Lecco, Giovani Democratici prov. di Lecco, Impegno Comune per Dolzago, Legambiente Lecco, Les Cultures, Partito Democratico Calolziocorte, Partito Democratico città di Lecco, Renzo e Lucio, Sinistra Italiana Lecco, Telefono Donna Lecco, UDI Lecco e Unione Popolare Lecco.
Richiesta formale di intervento è inoltre stata avanzata al sindaco Marco Ghezzi dal gruppo d'opposizione Calolziocorte Bene Comune.
"Ribadisco quanto già espresso pubblicamente più volte: l’Amministrazione Comunale non ha alcun potere di revoca, censura o condizionamento delle attività della Fondazione Monastero Santa Maria del Lavello, che è gestita con organi propri ed è libera e assolutamente autonoma nella programmazione delle sue attività, che in questi anni ne hanno consentito il rilancio sotto tutti i punti di vista. Sono certo che la decisione di affittare uno spazio per l’evento in oggetto sia stata adeguatamente ponderata dalla Fondazione, come per altro è avvenuto in precedenza per gli altri incontri organizzati dalla medesima associazione culturale presso la sala conferenze del Lavello. Incontri che hanno avuto sempre riscontri positivi" la risposta fornita per iscritto dal primo cittadino, duramente contestato dalla consigliera Sonia Mazzoleni. "Ancora una volta il sindaco Ghezzi ha perso l'occasione di essere "il sindaco di tutti" e di un'intera città. Ha rigettato in modo arrogante il nostro appello al fine di conseguire una posizione condivisa con tutti i consiglieri comunali che, solo apparentemente, si sono schierati contro l'iniziativa al Monastero. Un appello che consentisse di evitare il "muro contro muro" per una iniziativa che nuoce all'intera città e offende la sacralità del Monastero. Nella risposta data, non solo troviamo l'arroganza politica, ma anche la consueta capacità di "fuga" di fronte all'assunzione di responsabilità nel far semplicemente rispettare lo Statuto di una Fondazione che, col prevalere di una prepotenza politica, lo "straccia e lo calpesta". Brutta storia! Il sindaco - l'ultima considerazione - ancora una volta si piega vergognosamente alla sua parte politica e, con questa scelta, umilia una città e una storia. Ancora una volta, Calolziocorte dimostra di avere un'amministrazione comunale che, sempre di più, si allontana dai suoi cittadini, dai valori Costituzionali apertamente violati".
In questo clima nasce la chiamata a raccolta. L'appuntamento è per martedì 17 alle ore 20.30 in via Padri Serviti, "colorati e felici, per ricordare cosa veramente non è normale come la guerra, la povertà, l’omolesbotransfobia, il sessismo, il razzismo, lo sfruttamento ambientale, la violenza sulle donne, le morti sul lavoro, il non rispetto delle regole negli enti locali".
Alla chiamata a raccolta, si è arrivati dopo i ripetuti appelli affiché quantomeno venisse revocata, da parte della Fondazione, la concessione della sala del Monastero. Un documento condiviso - a tal proposito - ad oggi è stato sottoscritto da un lungo elenco di enti del terzo settore, associazioni sindacali, forze politiche e organizzazioni non formali: Ambientalmente Lecco, Anpi provinciale di Lecco, Anpi sez. Valle San Martino, Arci Lecco Sondrio, Associazione Comunità il Gabbiano, Associazione culturale UPper Monte Marenzo, Associazione L’Altra Via, Cambia Calolzio, Casa delle Sinistre della Valle San Martino. E ancora CNGEI gruppo scout Valmadrera, CGIL Lecco, Circolo Arci Promessi Sposi, Circolo Arci Spazio Condiviso, Comitato Salviamo il Magnodeno, Con la Sinistra Cambia Lecco, Dinamo Culturale, Donne Democratiche Lecco, Giovani Democratici prov. di Lecco, Impegno Comune per Dolzago, Legambiente Lecco, Les Cultures, Partito Democratico Calolziocorte, Partito Democratico città di Lecco, Renzo e Lucio, Sinistra Italiana Lecco, Telefono Donna Lecco, UDI Lecco e Unione Popolare Lecco.
Richiesta formale di intervento è inoltre stata avanzata al sindaco Marco Ghezzi dal gruppo d'opposizione Calolziocorte Bene Comune.
"Ribadisco quanto già espresso pubblicamente più volte: l’Amministrazione Comunale non ha alcun potere di revoca, censura o condizionamento delle attività della Fondazione Monastero Santa Maria del Lavello, che è gestita con organi propri ed è libera e assolutamente autonoma nella programmazione delle sue attività, che in questi anni ne hanno consentito il rilancio sotto tutti i punti di vista. Sono certo che la decisione di affittare uno spazio per l’evento in oggetto sia stata adeguatamente ponderata dalla Fondazione, come per altro è avvenuto in precedenza per gli altri incontri organizzati dalla medesima associazione culturale presso la sala conferenze del Lavello. Incontri che hanno avuto sempre riscontri positivi" la risposta fornita per iscritto dal primo cittadino, duramente contestato dalla consigliera Sonia Mazzoleni. "Ancora una volta il sindaco Ghezzi ha perso l'occasione di essere "il sindaco di tutti" e di un'intera città. Ha rigettato in modo arrogante il nostro appello al fine di conseguire una posizione condivisa con tutti i consiglieri comunali che, solo apparentemente, si sono schierati contro l'iniziativa al Monastero. Un appello che consentisse di evitare il "muro contro muro" per una iniziativa che nuoce all'intera città e offende la sacralità del Monastero. Nella risposta data, non solo troviamo l'arroganza politica, ma anche la consueta capacità di "fuga" di fronte all'assunzione di responsabilità nel far semplicemente rispettare lo Statuto di una Fondazione che, col prevalere di una prepotenza politica, lo "straccia e lo calpesta". Brutta storia! Il sindaco - l'ultima considerazione - ancora una volta si piega vergognosamente alla sua parte politica e, con questa scelta, umilia una città e una storia. Ancora una volta, Calolziocorte dimostra di avere un'amministrazione comunale che, sempre di più, si allontana dai suoi cittadini, dai valori Costituzionali apertamente violati".
In questo clima nasce la chiamata a raccolta. L'appuntamento è per martedì 17 alle ore 20.30 in via Padri Serviti, "colorati e felici, per ricordare cosa veramente non è normale come la guerra, la povertà, l’omolesbotransfobia, il sessismo, il razzismo, lo sfruttamento ambientale, la violenza sulle donne, le morti sul lavoro, il non rispetto delle regole negli enti locali".