Bione: più che un cambio di passo serve un cambio di testa
La commissione comunale congiunta, dell'11 ottobre, avente all'oggetto la presentazione di una delle proposte progettuali per il nuovo centro sportivo del Bione ha mostrato, purtroppo, ancora una volta, lo stato di confusione che regna nelle menti dell'attuale amministrazione comunale.
Dopo 13 anni di guida PD centro sinistra, con grandi idee e grandi progetti annunciati, siamo tornati alla casella zero del gioco dell'oca. Sarebbe stato intelligente e sufficiente far tesoro di tutti i tentativi anch’ essi andati a vuoto durante i 10 anni di Giunta Brivio almeno per evitare di ripercorrere le stesse strade con analoghi risultati, il nulla di fatto. La Giunta Brivio dopo 10 anni di false partenze, mise in cantiere un progetto “ponte” in realtà per buona parte ereditato dalla Giunta Faggi.
Dopo 13 anni si torna ad annunciare il nuovo Palazzetto, la nuova Piscina coperta e scoperta, l’area solarium …ma all'orizzonte in realtà vediamo il nulla. Il centro sportivo continua ad invecchiare e la parte calda piscina e vecchio palazzetto avvicinarsi all’emergenza.
La parte calda è la vera urgenza, piscina e palazzetto ormai non sono più cose da promettere ma da realizzare, con celerità.
Le altre parti migliorative non possono essere usate come “specchietto per le allodole” per annunciare un radioso futuro, cosi da accettare un presente di precarietà ed un futuro prossimo di emergenza.
Urgono soluzioni credibili e celeri per togliere al centro sportivo il suo alone di inadeguatezza e ridare non solo modernità ma soprattutto fruibilità e funzionalità.
Una buona amministrazione si caratterizza per la capacità di affrontare i problemi reali e non per proposte surreali, le problematiche come bonifica da effettuare e parte da calda da rifare sono la base nota da anni del problema e non un incidente di percorso dell’ultimo mese.
Qualcuno parlava di necessario CAMBIO di Passo ma è più evidente che serve un CAMBIO DI TESTA , più competenza e soprattutto più umiltà altrimenti andare di corsa porta solo a tornare, un' altra volta ancor più velocemente, alla casella zero, di questo gioco dell'oca, di cui la città è vittima in molte delle sue emergenze: la vicenda Bione non è un caso unico ma un caso emblematico.
Dopo 13 anni di guida PD centro sinistra, con grandi idee e grandi progetti annunciati, siamo tornati alla casella zero del gioco dell'oca. Sarebbe stato intelligente e sufficiente far tesoro di tutti i tentativi anch’ essi andati a vuoto durante i 10 anni di Giunta Brivio almeno per evitare di ripercorrere le stesse strade con analoghi risultati, il nulla di fatto. La Giunta Brivio dopo 10 anni di false partenze, mise in cantiere un progetto “ponte” in realtà per buona parte ereditato dalla Giunta Faggi.
Dopo 13 anni si torna ad annunciare il nuovo Palazzetto, la nuova Piscina coperta e scoperta, l’area solarium …ma all'orizzonte in realtà vediamo il nulla. Il centro sportivo continua ad invecchiare e la parte calda piscina e vecchio palazzetto avvicinarsi all’emergenza.
La parte calda è la vera urgenza, piscina e palazzetto ormai non sono più cose da promettere ma da realizzare, con celerità.
Le altre parti migliorative non possono essere usate come “specchietto per le allodole” per annunciare un radioso futuro, cosi da accettare un presente di precarietà ed un futuro prossimo di emergenza.
Urgono soluzioni credibili e celeri per togliere al centro sportivo il suo alone di inadeguatezza e ridare non solo modernità ma soprattutto fruibilità e funzionalità.
Una buona amministrazione si caratterizza per la capacità di affrontare i problemi reali e non per proposte surreali, le problematiche come bonifica da effettuare e parte da calda da rifare sono la base nota da anni del problema e non un incidente di percorso dell’ultimo mese.
Qualcuno parlava di necessario CAMBIO di Passo ma è più evidente che serve un CAMBIO DI TESTA , più competenza e soprattutto più umiltà altrimenti andare di corsa porta solo a tornare, un' altra volta ancor più velocemente, alla casella zero, di questo gioco dell'oca, di cui la città è vittima in molte delle sue emergenze: la vicenda Bione non è un caso unico ma un caso emblematico.
Stefano Parolari, Andrea Corti, Cinzia Bettega (consiglieri Lega)