Sequestro di persona e atti persecutori ai danni dei vicini: due arresti della Polizia
Un arresto per sequestro di persona. E' in corso proprio in questi istanti la conferenza stampa convocata in Questura a Lecco per rendere noti i dettagli di un'operazione condotta dalla Polizia di Stato, coordinata dalla locale Procura della Repubblica.
L'episodio risale allo scorso 10 ottobre con la segnalazione giunta alla centrale operativa poco dopo le 9.30: in città una giovane era stata picchiata e portata via con la forza da un coetaneo. Vani i tentativi da parte dei familiari, di mettersi in contatto con la vittima, non presentatasi neppure al lavoro.
Grazie ad una descrizione dell'aggressore raccolta dagli agenti, sono state avviate le ricerche: si trattava presumibilmente di un soggetto straniero, già noto agli uffici. Alle 12.40 la giovane è stata poi ritrovata a casa della madre al termine di una mattinata di violenza: rinchiusa in un garage abusivamente occupato dal fidanzato, era stata infatti picchiata, insultata e minacciata ripetutamente. Poco dopo gli agenti della Questura sono riusciti ad individuare e fermare il soggetto in una zona della città opposta a dove era avvenuto il fatto. Bloccato, il giovane è stato sottoposto a fermo di indiziato di delitto per sequestro di persona, lesioni e minacce e associato in carcere.
Una seconda vicenda riguarda invece un soggetto finito in manette per atti persecutori nei confonti dei vicini di casa. Il 53enne è stato colpito da una misura di custodia cautelare in carcere emessa dal Tribunale di Lecco per atti persecutori, deturpamento e imbrattamento di cose altrui, danneggiamento a seguito di incendio e getto pericoloso di cose, perpetrati verso i condomini dell'immobile dove l'uomo risiede. Una situazione divenuta insostenibile per molti, che avevano persino arrivati a dimorare in auto, ormai terrorizzati dal vicino e costretti a stravolgere le rispettive abitudini di vita. Un quadro decisamente pesante - con indagini avviate dalla Polizia di Stato - Squadra Mobile - e sfociato nella traduzione in carcere del soggetto, dimorante in un comune del lecchese.
Ulteriori dettagli sulle due distinte vicende al termine della conferenza.
L'episodio risale allo scorso 10 ottobre con la segnalazione giunta alla centrale operativa poco dopo le 9.30: in città una giovane era stata picchiata e portata via con la forza da un coetaneo. Vani i tentativi da parte dei familiari, di mettersi in contatto con la vittima, non presentatasi neppure al lavoro.
Grazie ad una descrizione dell'aggressore raccolta dagli agenti, sono state avviate le ricerche: si trattava presumibilmente di un soggetto straniero, già noto agli uffici. Alle 12.40 la giovane è stata poi ritrovata a casa della madre al termine di una mattinata di violenza: rinchiusa in un garage abusivamente occupato dal fidanzato, era stata infatti picchiata, insultata e minacciata ripetutamente. Poco dopo gli agenti della Questura sono riusciti ad individuare e fermare il soggetto in una zona della città opposta a dove era avvenuto il fatto. Bloccato, il giovane è stato sottoposto a fermo di indiziato di delitto per sequestro di persona, lesioni e minacce e associato in carcere.
Una seconda vicenda riguarda invece un soggetto finito in manette per atti persecutori nei confonti dei vicini di casa. Il 53enne è stato colpito da una misura di custodia cautelare in carcere emessa dal Tribunale di Lecco per atti persecutori, deturpamento e imbrattamento di cose altrui, danneggiamento a seguito di incendio e getto pericoloso di cose, perpetrati verso i condomini dell'immobile dove l'uomo risiede. Una situazione divenuta insostenibile per molti, che avevano persino arrivati a dimorare in auto, ormai terrorizzati dal vicino e costretti a stravolgere le rispettive abitudini di vita. Un quadro decisamente pesante - con indagini avviate dalla Polizia di Stato - Squadra Mobile - e sfociato nella traduzione in carcere del soggetto, dimorante in un comune del lecchese.
Ulteriori dettagli sulle due distinte vicende al termine della conferenza.