Acquate, area ex Logaglio: l'intervento non sarà 'orrendo' come per la ex Sae. Parola di Gattinoni

I lavori potrebbero partire tra gennaio e febbraio del prossimo anno per concludersi in tre anni. Completamento previsto quindi per il 2027. Sorgeranno due palazzine per 47 appartamenti complessivi, 75 box interrati, un parcheggio pubblico per 34 posti auto e la nuova palestra della scuola primaria “Cesare Battisti” di Acquate. E’ stato presentato in una partecipata assemblea pubblica tenutasi ieri sera all’oratorio del rione il progetto per il recupero dell’area ex Logaglio, la galvanica chiusa ormai da una decina di anni.
A illustrare l’intervento sono stati il sindaco Mauro Gattinoni, gli assessori a sport e istruzione Emanuele Torri e allo sviluppo urbano Giuseppe Rusconi, il tecnico comunale Alessandro Crippa e il progettista Giancarlo Riva per la società “Leucun Real Estate” che ha acquistato all’asta fallimentare il complesso industriale dismesso e procederà al suo recupero.
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Si tratta di un’area di 12mila metri quadri, un terzo dei quali sarà appunto destinato a funzione pubblica: i parcheggi e la palestra. Sulla parte restante, l’intervento privato: circa 3mila metriquadri di verde e le due palazzine, una di tre piani per quindici abitazioni e una di quattro per 34 appartamenti. Gli edifici saranno realizzati secondo i canoni della sostenibilità ambientale e del risparmio energetico con un’autosufficienza garantita da pannelli fotovoltaici.
Nell’introdurre l’incontro, il sindaco Gattinoni ha sottolineato come l’intervento sia previsto dal vigente piano di governo del territorio, il documento con il quale si programma lo sviluppo urbanistico della città, il quale peraltro è in fase di scadenza a una decina d’anni dalla sua approvazione. Una decina di anni durante i quali sono cambiate le visioni e i bisogni, come sono decisamente cambiate rispetto a venti, trenta, quarant’anni fa quando la città assistette a una delle più imponenti trasformazioni urbanistiche della sua storia, dopo la chiusura delle grandi fabbriche. E Gattinoni non ha esitato a muovere critiche a come quella trasformazione sia avvenuta, per esempio definendo senza mezzi termini «orrendo» l’intervento sull’area dell’ex Sae. Che al Comune ha fatto “guadagnare” solo un auditorium da trecento posti, quello di via Foscolo attualmente gestito da Teatro Invito.
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Lo stesso sindaco ha anche annunciato per il nuovo piano di governo del territorio norme più stringenti sul consumo del territorio, motivo per il quale dovremo attenderci nei prossimi mesi l’accelerazione sulla realizzazione di piani e progetti pervisti dal documento urbanistico in scadenza, come sta succedendo in via ai Poggi a Falghera, intervento per il quale lo stesso primo cittadino ha parlato di un Comune con le mani legate per una convenzione firmata anni fa, annunciando comunque un’apposita assemblea pubblica per discuterne con la popolazione, chiamando al tavolo i rappresentanti della società costruttrice.
Per quanto riguarda l’ex Logaglio, Gattinoni ha invece difeso il piano di recupero, sottolineandone i benefici pubblici.
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Tra l’altro, proprio due giorni fa la giunta comunale ha dato il via libera all’intervento e a breve dovrà essere predisposta e firmata la convenzione dopo di che – presumibilmente nel primo scorcio del prossimo anno – potranno partire i lavori.
A proposito della palestra con i relativi spogliatoi e locali tecnici, si tratta di una struttura di 650 metriquadri con i requisiti per l’omologazione per la pallavolo e il basket fino alla categoria esordienti. La palestra, al di fuori dell’orario scolastico, sarà a disposizione delle associazioni sportive secondo un regolamento apposito che sarà steso nei prossimi mesi. Al proposito, dal pubblico è arrivata la richiesta di assegnare la priorità alle società sportive del rione. Non ci sarà comunque una tribuna: non si tratta di un palazzetto, ma di una palestra scolastica e le norme nazionali sono precise. 
Diversi gli interventi dal pubblico per sollevare dubbi, chiedere chiarimenti e avanzare anche qualche critica.
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Si è parlato molto di viabilità, non solo per i disagi derivanti dal cantiere che appunto sarà aperto per tre anni «e ne soffriremo come per tutti i cantieri». Ancora una volta è stata sottolineata la pericolosità di via ai Poggi e il caos del traffico nelle ore di punta con la necessità di provvedimenti per limitare la velocità e rivedere la circolazione su alcune vie. Da parte sua, l’assessore Rusconi ha risposto rilevando come contro i problemi delle ore di punta, problemi non solo lecchesi ma “mondiali” poco a nulla si può fare. Tutt’al più si possono ideare soluzioni per “mitigare” i pericoli, allargando anche le braccia nel dire che poi molto dipende dalla responsabilità degli automobilisti.
C’è chi ha contestato la decisione di realizzare due palazzine: meglio sarebbe stata una sola e lasciare più spazio al verde. Con qualche dubbio, poi, che strada facendo le volumetrie previste possano essere ulteriormente espanse. Eventualità quest’ultima impossibile proprio per i contenuti delle convenzioni; in quanto alla due palazzine, si tratta di una scelta progettuale sul quale il Comune nulla può obiettare.
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Attenzione anche alla necessità di bonificare l’area sulla quale sorgeva la “Logaglio”, azienda che rientrava nella categoria di quelle ad alto rischio. E’ stato assicurato l’intervento dell’Arpa, l’agenzia regionale per la protezione dell’ambiente, che seguirà passo passo l’avanzare dei lavori. Già stato rimosso l’amianto e sono stati effettuati sondaggi per verificare la presenza di sostanze nocive nel terreno. Sotto questo punto di vista, una rassicurazione è arrivata dall’assessore al bilancio Roberto Pietrobelli: «La “Logaglio” non era pericolosa per la sua attività di galvanica, bensì per il magazzino in cui erano depositati cianuri. Ma si può escludere che questi cianuri siano finiti nel terreno, altrimenti oggi noi che viviamo nelle vicinanze saremmo già morti tutti».
Dal serio al faceto, lo “Scigalott”: «Arriveranno 47 nuove famiglie. Vero che saranno assegnate alla contrada Colongardo? Siamo così pochi…». Promessa del sindaco che è anche animatore e concorrente dello “Scigalott”.
D.C.
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