Calolzio: interventi senza autorizzazione, il Comune ordina a MVB il ripristino

90 giorni: è il termine concesso dal Comune di Calolzio all'onorevole Michela Vittoria Brambilla quale legale rappresentante della Associazione Lega Italiana per la difesa degli animali e dell’ambiente LE.I.D.A.A. e ad altre due persone, ciascuno per quanto di competenza, per ripristinare lo stato di fatto dei luoghi preesistente, rimuovendo dunque le opere che l'Ente pubblico ritiene essere state eseguite in assenza della necessaria autorizzazione paesaggistica in fregio a via Macorna. Lo si evince dall'ordinanza numero 86, del 6 ottobre scorso, a firma del responsabile del Settore Servizi del Territorio, frubile all'albo pretorio.
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Uno dei cancelli in contestazioni. Sopra come appare oggi, sotto come era
macorna2.jpg (187 KB)In contestazione vi sono una serie di interventi compiuti tra giugno e settembre da una azienda bergamasca lungo il perimetro dell'area privata di proprietà della società IO-veg consorzio etico srl legalmente rappresentata dall'amministratore unico Roberto Cavallo avente quale comodatario per l'appunto la LE.I.D.A.A. di Michela Vittoria Brambilla che lì ha avviato e gestisce il Centro recupero animali selvatici "Stella del Nord". 
Il Comune, nel dettaglio, considera opere di manutenzione straordinaria eseguite senza il necessario titolo, la modifica con allargamento di un accesso carrale agricolo esistente e la formazione di uno nuovo (con cancello tra l'altro posato a filo strada, in contrasto con le prescrizioni del Pgt); la posa di una nuova recinzione metallica; il rifacimento completo di un muro in pietra (difforme rispetto a quello esistenze a secco) con la formazione di una "copertina" in calstruzzo sulla sommità di cui il precedente era privo. "I nuovi tratti di recinzione, così come realizzati- aggiunge poi il tecnico estensore del provvedimento - fanno in modo che la via Macorna, nel tratto in oggetto, abbia ad oggi un calibro variabile ricompreso fra mt.2,50 e mt. 2,60 difforme dalla situazione precedente all'intervento".
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Il muro in contestazione. Sopra come appare oggi, sotto come era
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Interventi non riconducibili a "opere di pulizia arbusti ed elementi lapidei con fissaggio delle pietre pericolanti della muratura di confine" a cui faceva riferimento la comunicazione di manutenzione ordinaria in edilizia libera trasmessa a giugno in Municipio. Da qui la comunicazione di avvio del procedimento mandata agli interessati e infine l'ordinanza trasmessa ora in copia anche alla Procura.
A.M.
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