Lecco: in Comune la mostra 'Uno scatto in avanti' per accendere i riflettori sulla salute mentale
"A volte la gente si ammala perché ha bisogno di essere curata". È con queste parole che l'assessore al Welfare del Comune di Lecco Emanuele Manzoni ha introdotto la mostra fotografica "Uno scatto in avanti", allestita da oggi nel cortile del Municipio nel contesto delle iniziative territoriali organizzate in occasione della Giornata mondiale della salute mentale, grazie alla collaborazione con la Cooperativa sociale L'Arcobaleno e l'ASST.
Le istantanee in esposizione sono state realizzate dagli otto ragazzi coinvolti nell'innovativo progetto Extrashooting, naturale evoluzione di un laboratorio corale che negli ultimi anni ha spostato il focus dal semplice utilizzo della fotografia come fonte di benessere per sè e per gli altri all'acquisizione di competenze consolidate che possano essere messe a disposizione della comunità. Un ulteriore "scatto in avanti", appunto, "per creare nuovi sguardi sul mondo e nuove contaminazioni con coloro che avranno la curiosità e la sensibilità di aprire le proprie "porte" a nuovi sguardi".
"Viviamo in una società che ci chiede di essere sempre veloci, performanti, dove la malattia mentale sembra non poter trovare spazio. Eppure esiste, e soprattutto deve essere considerata un fatto collettivo, perché la questione della cura deve riguardare tutti noi, non solo le corsie di un CPS o di un Centro diurno" ha commentato ancora l'assessore Manzoni. "Ringrazio quindi la Cooperativa L'Arcobaleno per questa mostra. Mi ha colpito molto, in particolare, una foto del sottopasso della nostra stazione ferroviaria realizzata qualche anno fa, perché si può notare anche un cartellone pubblicitario con un bel messaggio: "Possiamo fare a meno di tutto ma non del domani". Ed è proprio così".
La parola è poi passata al dottor Enrico Frisone, direttore socio-sanitario dell'ASST di Lecco: "Spesso il bene non fa rumore, ma certamente ci lega tutti insieme e genera un flusso di energia positiva. La cura è qualcosa di davvero ampio, che include anche la prevenzione e l'inserimento nel tessuto sociale grazie all'aiuto dei professionisti. Tutti dobbiamo essere partecipi nel costruire un legame comune, che non faccia rumore ma che crei un'azione capace di portare risultati concreti. Colgo l'occasione per ringraziare tutti gli operatori attivi in questo ambito, che lavorano nel silenzio, spesso dimenticando gli orari".
Orgoglioso e soddisfatto per quanto offerto attraverso la mostra anche il vice presidente della Cooperativa L'Arcobaleno Fabio Crimella, che ha raccontato come il gruppo di fotografia, nato ormai 15 anni fa, sia cresciuto sempre più con tanti nuovi tasselli e aprendosi in maniera tangibile alla comunità. "Il modo migliore per continuare a farlo è condividere il nostro lavoro, come in questo caso" ha sostenuto.
Breve intervento, infine, anche per il sindaco di Lecco Mauro Gattinoni, in fascia tricolore: "Sono sempre contento di poter ospitare questa mostra in Municipio, perché rappresenta la collaborazione con quel pezzo di comunità che si prende cura delle fragilità e che sta vivendo un'accelerazione. Il CPS è ancora in via Ghislanzoni, dove fino a 23 anni fa c'era l'ospedale, ma posso assicurarvi che riusciremo in tempi rapidi, per la metà dell'anno prossimo, a trovargli una nuova collocazione, più adeguata agli importanti servizi che offre. Per quanto riguarda la fotografia, tutti sanno che l'importante non è quello che c'è al di là dell'obiettivo ma l'occhio di chi guarda: attraverso le istantanee ciascuno impara qualcosa in più di quello che vede, che sia un cartello o un pezzo di strada che percorriamo tutti i giorni, e che osservato in questo modo assume un significato nuovo".
A portare un saluto e un ringraziamento, infine, anche la dottoressa Simonetta Martini, responsabile del Centro psico-sociale dell'ASST di Lecco, alla quale è stato rivolto un caloroso applauso da parte di tutti i presenti essendo ormai prossima a lasciare il suo incarico per il raggiungimento della meritata pensione.
A seguire la visita di autorità e operatori alla mostra, che sarà visitabile fino a martedì 17 ottobre dalle 9.00 alle 12.00 e dalle 14.00 alle 16.30 (escluso il fine settimana).
Le istantanee in esposizione sono state realizzate dagli otto ragazzi coinvolti nell'innovativo progetto Extrashooting, naturale evoluzione di un laboratorio corale che negli ultimi anni ha spostato il focus dal semplice utilizzo della fotografia come fonte di benessere per sè e per gli altri all'acquisizione di competenze consolidate che possano essere messe a disposizione della comunità. Un ulteriore "scatto in avanti", appunto, "per creare nuovi sguardi sul mondo e nuove contaminazioni con coloro che avranno la curiosità e la sensibilità di aprire le proprie "porte" a nuovi sguardi".
"Viviamo in una società che ci chiede di essere sempre veloci, performanti, dove la malattia mentale sembra non poter trovare spazio. Eppure esiste, e soprattutto deve essere considerata un fatto collettivo, perché la questione della cura deve riguardare tutti noi, non solo le corsie di un CPS o di un Centro diurno" ha commentato ancora l'assessore Manzoni. "Ringrazio quindi la Cooperativa L'Arcobaleno per questa mostra. Mi ha colpito molto, in particolare, una foto del sottopasso della nostra stazione ferroviaria realizzata qualche anno fa, perché si può notare anche un cartellone pubblicitario con un bel messaggio: "Possiamo fare a meno di tutto ma non del domani". Ed è proprio così".
Da sinistra Mauro Gattinoni, uno dei fotografi, Emanuele Manzoni,
Enrico Frisone e Simonetta Martini
Enrico Frisone e Simonetta Martini
La parola è poi passata al dottor Enrico Frisone, direttore socio-sanitario dell'ASST di Lecco: "Spesso il bene non fa rumore, ma certamente ci lega tutti insieme e genera un flusso di energia positiva. La cura è qualcosa di davvero ampio, che include anche la prevenzione e l'inserimento nel tessuto sociale grazie all'aiuto dei professionisti. Tutti dobbiamo essere partecipi nel costruire un legame comune, che non faccia rumore ma che crei un'azione capace di portare risultati concreti. Colgo l'occasione per ringraziare tutti gli operatori attivi in questo ambito, che lavorano nel silenzio, spesso dimenticando gli orari".
Orgoglioso e soddisfatto per quanto offerto attraverso la mostra anche il vice presidente della Cooperativa L'Arcobaleno Fabio Crimella, che ha raccontato come il gruppo di fotografia, nato ormai 15 anni fa, sia cresciuto sempre più con tanti nuovi tasselli e aprendosi in maniera tangibile alla comunità. "Il modo migliore per continuare a farlo è condividere il nostro lavoro, come in questo caso" ha sostenuto.
A sinistra Fabio Crimella
Breve intervento, infine, anche per il sindaco di Lecco Mauro Gattinoni, in fascia tricolore: "Sono sempre contento di poter ospitare questa mostra in Municipio, perché rappresenta la collaborazione con quel pezzo di comunità che si prende cura delle fragilità e che sta vivendo un'accelerazione. Il CPS è ancora in via Ghislanzoni, dove fino a 23 anni fa c'era l'ospedale, ma posso assicurarvi che riusciremo in tempi rapidi, per la metà dell'anno prossimo, a trovargli una nuova collocazione, più adeguata agli importanti servizi che offre. Per quanto riguarda la fotografia, tutti sanno che l'importante non è quello che c'è al di là dell'obiettivo ma l'occhio di chi guarda: attraverso le istantanee ciascuno impara qualcosa in più di quello che vede, che sia un cartello o un pezzo di strada che percorriamo tutti i giorni, e che osservato in questo modo assume un significato nuovo".
L'equipe di Extrashooting
A portare un saluto e un ringraziamento, infine, anche la dottoressa Simonetta Martini, responsabile del Centro psico-sociale dell'ASST di Lecco, alla quale è stato rivolto un caloroso applauso da parte di tutti i presenti essendo ormai prossima a lasciare il suo incarico per il raggiungimento della meritata pensione.
A seguire la visita di autorità e operatori alla mostra, che sarà visitabile fino a martedì 17 ottobre dalle 9.00 alle 12.00 e dalle 14.00 alle 16.30 (escluso il fine settimana).
B.P.