Lecco: aggressione fuori dagli IRAM, 350€ la condanna

È stato condannato al pagamento di 350 euro di multa l'uomo accusato di aver malmenato con l'uso di un bastone una manifestante (A.P., classe 1984) appostata all'ingresso degli Istituti Riuniti Airoldi e Muzzi nel febbraio del 2022. All'imputato venivano contestati dalla Procura della Repubblica di Lecco i reati di percosse, minacce e porto abusivo di armi od oggetti atti ad offendere. 
La persona offesa, volto noto del comitato “Aiutiamo Carlo Gilardi” aveva denunciato di essere stata aggredita in occasione di uno dei tanti sit-in della ormai nota “pasionaria” Viviana Tononi.
Era già buio quando le due sarebbero state avvicinate dall'odierno imputato, che si trovava nei pressi della struttura per accompagnare a casa la moglie infermiera alla fine del turno di lavoro: “puttane, siete ancora qui a rompere i coglioni?”” avrebbe esordito. L'uomo si sarebbe quindi allontanato a bordo della propria vettura, quando si sarebbe accorto che la 39enne stava cercando di immortalare con il proprio telefonino la targa: “Ha accostato ed è sceso come una furia. Mi intimava di dargli il cellulare”. Per cercare di placare gli animi sarebbe quindi intervenuta la moglie dell'imputato, che in quel momento usciva dalla casa di riposo, senza però sortire alcun effetto: “mi ha preso per il collo, ma mi sono riuscita a divincolare” ha continuato la persona offesa. “A quel punto è andato verso la sua macchina e dal baule ha estratto un bastone”. Quindi le avrebbe urlato: “ti ammazzo, ti butto giù nel fiume”. 
Un anno di reclusione la richiesta di condanna avanzata dal Vpo Mattia Mascaro, mentre si è battuto per l'assoluzione del proprio assistito il difensore Paolo Carminati del foro di Bergamo. Secondo l'avvocato, infatti, anche dai filmati di videosorveglianza non sarebbe risultata provata la condotta contestata all'odierno imputato, così come non vi sarebbe stata traccia del bastone che, secondo quanto riferito in querela, avrebbe brandito contro la manifestante.
Si è quindi espressa con una sentenza di condanna, sebbene ad una pena meramente pecuniaria, il giudice monocratico Giulia Barazzetta.
F.F.
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