Valmadrera: Piazza Citterio si riempie di energie buone grazie a molte associazioni

“È bello vedere le energie buone della nostra comunità collaborare” ha commentato don Isidoro Crepaldi, parroco di Valmadrera, scrutando gli stand posizionati agli angoli di Piazza Monsignor Citterio. Come già accaduto in tante altre ricorrenze, il vero protagonista delle celebrazioni per la festa della Madonna di San Martino è stato l’associazionismo valmadrerese. In particolare, nel centro della Piazza svettava maestoso uno dei mezzi dei vigili del fuoco, circondato da tanti bambini stupiti e curiosi.
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“Ringraziamo il comando provinciale per averci consentito di esporre uno dei veicoli in dotazione al distaccamento di Valmadrera. Ciò ha permesso ai volontari di spiegare ancora meglio il loro lavoro alla cittadinanza. Molte delle attrezzatture presenti sul mezzo sono state acquistate con i proventi delle nostre raccolte fondi, tra cui c’è anche la castagnata. La organizziamo ogni anno in concomitanza con la festa della Madonna di San Martino” ha evidenziato Giandomenico Bellaviti, presidente dell’associazione Amici dei Pompieri di Valmadrera.

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In quegli stessi istanti, alcuni vigili del fuoco valmadreresi, a partire dal comandante del distaccamento Simone Mandelli, erano intenti a spiegare soprattutto ai più piccoli i segreti di quel mezzo così imponente. A poca distanza era parcheggiata anche un’ambulanza della sezione locale della Croce Rossa. Presso il loro banchetto era possibile effettuare un test di misurazione della pressione.
Di fronte all’ingresso della Chiesa, invece, si trovava lo stand del Centro Farmaceutico Missionario. “È il primo anno che organizziamo questa iniziativa ma ci è sembrato doveroso perché il tema della violenza contro le donne è molto attuale. Volevamo dare il nostro contributo a sostegno delle associazioni che si battono contro questa piaga sociale. Per questo abbiamo allestito questo mercatino di foulard e libri usati. Questi ultimi ci sono stati donati da privati. Tutto il ricavato della giornata sarà devoluto alla sezione lecchese di Telefono Donna” ha spiegato Carlo Fumagalli, volontario del Centro Farmaceutico Missionario.
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Proprio in quel momento, dal cancello di villa Ciceri è emerso un gruppetto di uomini intenti a trasportare tavoli e panche di legno. “Stiamo organizzando il laboratorio di origami! Nel giardino di villa Ciceri, invece, tra poco partirà la lezione di qigong, una ginnastica energetica di origine cinese” ha sottolineato un’entusiasta Flavio Passerini, presidente di una Banca del Tempo particolarmente attiva ieri pomeriggio. Oltre ai laboratori in piazza, infatti, lo storico sodalizio valmadrerese nel giardino della villa aveva allestito il mercato del baratto. “È l’ottavo anno che lo organizziamo e, nonostante gli espositori siano diminuiti nel tempo, siamo soddisfatti. Quest’anno, per esempio, sono stati solo in sedici ma ognuno ha portato beni diversi da quelli degli altri. Chi non è potuto venire questa mattina ci può raggiungere nel pomeriggio e lasciare un’offerta libera per un oggetto tra quelli rimasti. Abbiamo visto tanti bambini molto felici” ha aggiunto Passerini. “L’idea che sta alla base del mercatino del baratto è la stessa su cui si fonda la nostra associazione: tutti hanno qualcosa di utile per gli altri. Oltre al ridare valore a beni che le persone non utilizzano, questo evento ha una componente aggregativa importante. Tra i partecipanti sia crea una rete di rapporti molto forte. Realizzandolo in villa Ciceri, inoltre, possiamo portare le persone a conoscere e vivere la nostra sede. Noi vorremmo che essa possa diventare la casa della comunità”.
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Proprio i locali di villa Ciceri in questi giorni hanno ospitato la mostra “Sguardi Capovolti” di Medici con l’Africa CUAMM. “Sono in tutto 37 fotografie, alcune delle quali risalenti anche agli anni 50, e 15 pannelli. L’obiettivo dell’esposizione è raccontare i progetti di Cuamm attraverso lo sguardo dei volontari che hanno partecipato attivamente alla loro realizzazione” ha spiegato Massimo Manzoni, membro del gruppo Cuamm di Lecco. “Siamo un gruppo di appoggio nato a fine anni Novanta proprio perché c’erano tanti medici lecchesi che facevano parte del Cuamm. Oggi, per esempio, la dottoressa Marina Anghileri, valmadrerese, si trova a Gambella in Etiopia”.
Dopo aver salutato Villa Ciceri, abbiamo incrociato nuovamente il parroco di fronte alla chiesetta di San Giuseppe, dove alcuni volontari della parrocchia avevano allestito la pesca di beneficenza. “Il ricavato sarà destinato alle opere parrocchiali” ha spiegato don Isidoro. Nel frattempo, in Piazza Citterio erano comparsi i musicisti del corpo musicale di Santa Cecilia, pronti ad accompagnare i fedeli coinvolti nella processione con l’effige di Maria che sarebbe partita di lì a poco. “È dall’Ottocento che qui a Valmadrera la seconda domenica di ottobre si celebra la festa della Madonna di S. Martino. L’origine di questa ricorrenza risale addirittura al concilio di Efeso del 431 d.C., quando Maria fu proclamata Madre di Dio” ha concluso don Isidoro. 
A.Bes.
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