Individuata l'investitrice di Boukare Guebre, il 39enne garlatese trovato esanime in via Spluga a Olginate

Già questa mattina la sensazione era che non sarebbe stato difficile risalire al responsabile, grazie anche all'ausilio delle telecamere presenti in zona. Così è stato. Le indagini per ricostruire con esattezza l'accaduto sono ancora in corso, ma sarebbe una donna residente nel casatese, poco più giovane della vittima, l'investitrice di Boukare Guebre, l'uomo classe 1984 originario del Burkina Faso ma residente a Garlate che poco prima dell'alba di questa domenica 8 ottobre è stato rinvenuto in fin di vita ai margini della carreggiata lungo via Spluga (la strada provinciale) a Olginate, nei pressi dell'ex Fonderia San Martino.
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La zona scenario dell'accaduto

Dalle prime risultanze delle indagini dei Carabinieri (i primi a intervenire, dopo la segnalazione di un cittadino), era subito emerso come all'origine dell'accaduto ci fosse un investimento, con un'auto che poi non si era evidentemente fermata per verificare le condizioni della persona coinvolta: un impatto violento, tale da sbalzare a diversi metri di distanza il malcapitato, che pare stesse percorrendo la provinciale in bicicletta in direzione di Airuno, per recarsi al lavoro in una azienda di Valgreghentino.  
Una volta raggiunto dai soccorritori con un'ambulanza dei Volontari di Calolzio e un'automedica, il garlatese era stato subito sottoposto alle cure necessarie, per poi essere trasferito in condizioni gravissime in ospedale, dove poco dopo ne è stato dichiarato il decesso.
Boukare Guebre viveva nel centro storico del paese alle porte di Olginate insieme a un fratello e ad altri famigliari, che ora lo piangono in attesa di potergli tributare l'ultimo saluto. In Burkina Faso aveva lasciato invece la moglie e tre figli.
Proseguono intanto, come detto, gli accertamenti finalizzati a ricostruire l'esatta dinamica del drammatico episodio, in capo ai Carabinieri a cui poi spetterà il compito di adottare i provvedimenti del caso nei confronti della conducente dell'auto che, secondo la testimonianza di un altro straniero, si sarebbe fermata, in corrispondenza della rotonda per Valgreghentino per sganciare la bicicletta del 39enne, rimasta incastrata sotto la sua auto, per poi allontanarsi senza tornare sui propri passi a prestare soccorso a Guebre, lasciato dunque agonizzante sull'asfalto.
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