Concluse le ricerche del fungiat non rincasato: trovato esanime
Le ricerche si sono concluse, anche questa volta, con una brutta notizia da portare ai famigliari: è stato trovato privo di vita Giacomino Lazzari, il 61enne di cui non si avevano più notizie da questa mattina.
L'uomo, originario di Vendrogno ma residente in provincia di Como, in auto aveva raggiunto l'Alpe di Camaggiore, parcheggiando la sua Panda nell'area di sosta sopra la chiesa prima di incamminarsi in cerca di funghi, probabilmente verso sant'Ulderico, lungo sentieri noti, percorsi più e più volte essendo del posto.
Il suo mancato rientro per pranzo ha messo però in moto la macchina dei soccorsi. A Camaggiore, dopo l'allarme lanciato poco prima dalle 14, sono confluiti, uno dopo l'altro, più mezzi dei vigili del fuoco e del soccorso alpino, oltre ai Carabinieri Forestali.
Fatto levare in volo, per una perlustrazione dall'alto dell'estesa area delle ricerche, anche l'elicottero del 115. Le attività si sono protratte per tre ore abbondanti, fino alla tragica scoperta. Lazzari era precipitato in una zona impervia per circa 150 metri. La sua posizione è stata identificata grazie al dispositivo IMSI Catcher, sfruttando il segnale del suo cellulare. Il medico ha constatato il decesso, autizzando poi il trasporto della salma a valle per la restituzione alla famiglia.
L'uomo, originario di Vendrogno ma residente in provincia di Como, in auto aveva raggiunto l'Alpe di Camaggiore, parcheggiando la sua Panda nell'area di sosta sopra la chiesa prima di incamminarsi in cerca di funghi, probabilmente verso sant'Ulderico, lungo sentieri noti, percorsi più e più volte essendo del posto.
Il suo mancato rientro per pranzo ha messo però in moto la macchina dei soccorsi. A Camaggiore, dopo l'allarme lanciato poco prima dalle 14, sono confluiti, uno dopo l'altro, più mezzi dei vigili del fuoco e del soccorso alpino, oltre ai Carabinieri Forestali.
Fatto levare in volo, per una perlustrazione dall'alto dell'estesa area delle ricerche, anche l'elicottero del 115. Le attività si sono protratte per tre ore abbondanti, fino alla tragica scoperta. Lazzari era precipitato in una zona impervia per circa 150 metri. La sua posizione è stata identificata grazie al dispositivo IMSI Catcher, sfruttando il segnale del suo cellulare. Il medico ha constatato il decesso, autizzando poi il trasporto della salma a valle per la restituzione alla famiglia.