Calcio Lecco: blucelesti 'avvelenati' in vista del match con il Cosenza
CALCIO SERIE B
NONA GIORNATA: COSENZA- LECCO
DOMANI, SABATO AL SAN VITO-MARULLA (14,00 )
Cercasi tre punti disperatamente per scacciare crisi e cattiva sorte. Domani a Cosenza (14,00) contro un'avversaria in salute i blucelesti proveranno a ribaltare i pronostici per rimpolpare una classifica che non corrisponde agli effettivi meriti. Ma si sa, nel calcio a comandare sono i freddi i numeri. E questi numeri condannano agli aquilotti, mestamente a quota uno dopo cinque partite giocate. La situazione è pesante e sconfitte come quella di domenica a Cittadella possono lasciare ferite perché quando si perde dopo aver giocato bene per 85' fa male davvero. Naturalmente il Lecco in questo avvio di campionato ci ha messo pure del suo, pagando a caro prezzo cali di tensione, ingenuità e distrazioni. In sostanza, sembra che la serie B non sia ancora stata ben assimililata dagli aquilotti che, ricordiamo, non sono partiti alla pari con le avversarie causa le note peripezie post-promozione. Ma la parola d'ordine in casa Lecco è reagire. Ne è convinto mister Foschi che in conferenza stampa ha parlato anche della sua posizione dopo le quattro sconfitte.
DICHIARAZIONI PRE-PARTITA MISTER LUCIANO FOSCHI
- Teme per la sua panchina?
“No proprio no. Non sono incosciente perché vedo i ragazzi che si allenano con impegno e determinazione. La squadra vuole ottenere i risultati e migliorare classifica e umore. Non trascuriamo niente. La condizione fisica, che ci preoccupava, sta migliorando. I tempi sono quindi maturi per fornire prestazioni e fare punti. Perché il Lecco merita la B. Mi auguro che la squadra possa proseguire il percorso con il sottoscritto. Personalmente mi preoccupo solo del mio lavoro. Poi nel calcio esiste l'imponderabile e questo non si allena. Non credo però a fortuna o sfortuna. Quest'ultima è figlia di errori. La mia posizione ? Chi mi valuta sa cosa faccio e cosa posso fare. Le dinamiche che arriverammo fanno parte di qualcosa che non conosco”.
- Il Lecco è la squadra con più occasioni create ma pure quella che ne sfrutta meno.
“Se ogni partita si creano cinque o sei palle gol, ci sta che se ne possono sfruttare tre oppure zero. Se però non se ne crea, non si tira in porta. Quindi bisogna lavorare bene per cercare il modo per concretizzare le opportunità. Ma occorre pure perfezionare l'attenzione per non incassare gol. Bisogna poi insistere sulla condizione fisica che deve essere ottimale in tutti i giocatori, perché ho proprio bisogno di tutti. Cercheremo con la massima determinazione di portare a casa un risultato utile attraverso la prestazione. Sceglieremo i giocatori più in forma, migliorando anche i cambi. Chi entra deve farmi vincere la gara. Ormai i cambi determinano in positivo prestazioni e risultati. Chi rimane fuori non deve demoralizzarsi, ma considerarsi decisivo in caso di utilizzo”.
- Il post Cittadella è stato duro...
“ Il primo giorno abbiamo accusato la botta, poi abbiamo ricomposto i cocci. Lo staff, i direttori e io abbiamo svolto un lavoro oculato in settimana, anche da punto di vista psicologico. Questa mattima i ragazzi sembravano “avvelenati”. La sensazione è molto positiva. Quello che succederà domani non lo so. Dico solo che la squadra ha fatto di tutto per superare l'impasse della sconfitta immeritata di Cittadella. Andremo a Cosenza convinti di giocarcela alla pari e vincere. Il Lecco vuole dimostrare di non essere una squadra di “scappati di casa”, ma meritevole della B. I risultati arriveranno. Speriamo a partire da domani. Il Lecco può raggiungere il suo obiettivo, mancano ancora 33 partite”.
- Il Cosenza realizza molto nelle fasi finali.
“La squadra calabrese ha dimostrato domenica di non mollare mai, ma pure noi non molliamo e raramente è successo di incassare gol nel finale. Abbiamo voglia di emergere e non cederemo di un centimentro. Lo spirito è quello giusto”.
- Chi non ci sarà domani?
“Galli, Melgrati, Mangni e Zambataro restano a casa. Gli altri sono tutti convocati. Manderemo in campo i giocatori adeguati all'impegno”.
- Difesa a quattro?
“Stiamo provando di tutto pur di venirne fuori ma senza generare confusione. Se l'errore è legato al singolo e non al modulo di gioco perché cambiare ? Il rischio è di complicare le cose. E' più importante utilizzare atleti in grado di dare di più in certi momenti”.
DICHIARAZIONI DIRETTORE GENERALE ANGELO MAIOLO
- Le sue considerazioni sull'attuale momento?
“Osservo tutti i giorni il lavoro svolto dal mister. Arriva alle nove di mattina e va via alle sei di sera. La squadra si sta allenando a mille e questa mattina pure io ho notato che i ragazzi erano “velenosi”. Ieri il direttore Fracchiolla e io ci siamo recati all'Ospedale Galeazzi dal patron (ricoverato per una frattura, ndr). Abbiamo parlato di tutto, fuorché del mister. In altri campionati siamo partiti perdendo gare. Diamo tempo a Foschi”.
Intanto la società, tramite un comunicato “formula i più sinceri auguri di pronta guarigione al Patron Paolo Leonardo Di Nunno che nella giornata di giovedì 5 ottobre , a seguito di una caduta, ha riportato una frattura all'omero del braccio sinistro. L'AD è ricoverato presso l'ospedale Galeazzi di Milano”.
ALLA SCOPERTA DEL COSENZA
E' del 1912 la fondazione del Cosenza. Il club rossoblù ha all'attivo 25 partecipazioni alla serie B, categoria conquistata per la prima volta nel 1945-1946 in virtù della seconda posizione nel Girone F Centro-Sud Calabria-Sicilia. I migliori risultati ottenuti nei cadetti sono il sesto posto del 1988/89 e il quinto del 1991/92. Nel 1988/89, con Bruno Giorgi in panchina, i rossoblù sfiorano per la prima volta nella loro storia l'accesso all' Olimpo del calcio Concludono in quarta posizione utile per salire in A ( 44 punti con Cremonese e Reggina) ma per effetto della classifica avulsa arretrano fino alla sesta piazza. E' comunque un campionato esaltante per i lupi di Calabria che in attacco annoverano giocatori come Cozzella, Michele Padovano (futuro juventino) e Maurizio Lucchetti, bluceleste dal 1991 al 1992 con 45 presenze e 16 gol. Altra stagione impressa nella memoria dei tifosi rossoblù è quella del 1991/92. Il Cosenza, guidato da Edoardo Reja, rimane in lizza per salire in A fino alla giornata conclusiva. Ma proprio gli ultimi 90' si rivelano fatali per i silani che perdono a Lecce per 1-0, lasciando così il posto all' Udinese, avversaria diretta, che nello stesso giorno batte l'Ancona e aggancia il vagone di coda diretto in A. Nella massima serie vanno Brescia, Pescara, Ancona e Udinese. Quinto, beffato al fotofinish, il Cosenza. Nelle ultime due annate il club calabrese ha conservato in extremis la serie B, grazie alla vittorie nei playout. Nel 2021/22 con Pierpalo Bisoli in panchina, la compagine calabrese supera nello spareggio il Lanerossi Vicenza, mentre nella stagione scorsa a cadere vittima dei rossoblù è il Brescia, poi riammesso. Nell' attuale campionato, la squadra affidata a mister Fabio Caserta ha finora mantenuto un buon rendimento. Occupa l'ottavo posto con undici punti, frutto di tre vittorie, due pareggi. Tre le sconfitte. Finora il Cosenza è stato più efficace in trasferta dove ha messo in forziere sette punti su undici. Al San Vito- Gigi Marulla ha battuto per 3-0 l'Ascoli (3-0), ha pareggiato con il Sudtirol (2-2) e ha perso contro Modena e Cremonese, in entrambi i casi per 2-1. I silani non vincono davanti al pubblico amico dal 19 agosto, prima giornata di campionato. La differenza gol è + 2: undici fatti, nove subiti. Miglior marcatore è l'attaccante Simone Mazzocchi (arrivato dal Sudtirol) con tre centri, tutti realizzati nelle ultime quattro giornate. I rossoblù provengono dal successo all'Arena Garibaldi contro il Pisa. Il Cosenza dopo essere passato in vantaggio al 4' con gol il nazionale kosovaro Voca è riagguantato al 94' da Masucci. Al 98' il gol vittoria di Mazzocchi che di testa indirizza alle spalle di Nicolas, gelando i novemila dell'Arena Garibaldi. Questa la formazione dei silani: Micai; D'Orazio, Meroni, Venturi, Rispoli; Calò, Praszelik; Marras, Voca, Mazzocchi; Tutino. Entrati nella ripresa: Fontanarosa, Viviani, Florenzi, Canotto, Forte. Modulo 4-2-3-1.
PRECEDENTI
Quattro precedenti, tutti giocati in serie B negli anni sessanta. La prima volta il 23 dicembre 1962 in Calabria (14^ d'andata). Il risultato finale è 0-0 davanti a un folto pubblico (7000 presenti). Nel Lecco sono assenti per infortunio Facca e Caroli mentre per il difensore Veglianetti e per l'attaccante Innocenti è il debutto con la maglia bluceleste. Riccardo Innocenti, valtellinese di Ardenno classe 1943, metterà insieme nel Lecco 139 presenze condite da 30 realizzazioni. In carriera indosserà anche le casacche del Milan, della Spal (47 partite in A) e del Perugia, dove rimarrà per cinque stagioni. Questi gli schieramenti. COSENZA: Ravera, Orlando, Fontana, Thermes, Federici, Baston, Rumignani, Ippoliti, Lenzi, Marmiroli, Della Pietra. Allenatore Todeschini. LECCO: Alfieri, Veglianetti, Tettamanti, Galbiati, Pasinato, Duzioni, Innocenti, Schiavo, Cappellaro, Lindskog, Bagatti. Riserve: Clerici, Meraviglia, Marinai. Allenatore Dino Achilli. ARBITRO: Rancher di Roma. In quel lontano 1962 recarsi al Sud non è così semplice, basti pensare che la comitiva bluceleste per raggiungere la meta deve effettuare quattro tappe: partenza venerdì in pullman direzione Milano e da qui viaggio in treno fino a Napoli (pernottamento). Sabato mattina, sempre attraverso la strada ferrata, arrivo a Paola e successiva partenza per Cosenza. Trasferte d'altri tempi ! Nel ritorno, disputato sotto il Resegone il 12 maggio 1963, il Lecco si afferma per 1-0 con rete del “Gringo” Sergio Clerici al 28'. Alla fine del torneo la compagine bluceleste, che proveniva dalla serie A, si piazzerà sesta. Nel campionato di B successivo, 1963-64, la doppia sfida Cosenza-Lecco ripropone gli stessi risultati ( e marcatore) del campionato precedente: 0-0 in Calabria il 29 dicembre 1963 e successo bluceleste per 1-0 nel ritorno a Lecco del 24 maggio 1964. E' ancora Sergio Clerici, a segno al 30' della ripresa, a regalare la vittoria agli aquilotti in lotta per la promozione. Alla fine in A saliranno Varese, Cagliari e Foggia, quarto il Lecco a soli due punti dai rossoneri pugliesi. Il Cosenza, ultimo a quota 26, saluterà la B. Formazione bluceleste schierata da Angelo Piccioli: Meraviglia, Facca, Bravi, Sacchi, Pasinato, Schiavo, Savioni, Lindskog, Innocenti, Clerici, Bagatti. Allenatore Piccioli. Quattromila gli spettatori al Mario Rigamonti.
CURIOSITA'
Il Lecco ritorna in Calabria dopo oltre cinquant'anni. L'ultima volta a Catanzaro il 18 marzo 1973 in occasione del match contro il giallorossi. Finì 1-1 con gol di Rino Gritti al 22' e di Petrini all'83'. Tra gli allenatori che hanno guidato il Cosenza tre ex blucelesti: Giorgio Roselli, Giacomo Modica e Beppe Sannino, artefice della promozione del Lecco in C1, datata 2006/07.
LE ULTIME DAI CAMPI
Fuori causa Galli e Melgrati. La diagnosi per il centrocampista brianzolo è lieve distorsione del ginocchio destro, mentre gli esami a cui si è sottoposto il portiere italo-brasiliano hanno riscontrato una lesione al retto femorale. Entrambi potrebbero essere recuperati per la gara del 21 ottobre al Rigamonti-Ceppi contro l'Ascoli. Non parteciperanno alla trasferta in Calabria Mangni e Zambataro. Nel Cosenza in forte dubbio l'ex Federico Zuccon, vittima di un infortunio a Palermo il 22 settembre ( trauma leggero a un ginocchio). Il promettente centrocampista ligure sta svolgendo allenamenti differenziati, così come La Vardera. Recuperabile l'attaccante Gigi Canotto.
DIREZIONE ARBITRALE
Davide Ghersini di Genova, coadiuvato da Ciro Carbone di Napoli e Francesco Luciani di Milano. Quarto uomo Domenico Mirabella di Napoli, Var Marinelli, Avar Gualtieri
LE ALTRE PARTITE
Brescia-Feralpisalò, Sudtirol-Catanzaro, Reggiana-Bari, Modena-Palermo, Venezia-Parma, Cittadella-Ternana, Ascoli-Sampdoria, Spezia-Pisa, Como-Cremonese.
CLASSIFICA
Parma 20, *Palermo 16, Venezia e Catanzaro15, *Como 14, *Modena e Cittadella 12, Cosenza 11, *Sudtirol e Cremonese 10, ***Brescia e Bari 9, *Pisa e Ascoli 8, Reggiana 7, *Spezia e Ternana 5, Feralpisalò 4, Sampdoria 2 (-2 penalizzazione), ***Lecco 1.
* una gara in meno Palermo, Modena, Sudtirol, Como, Pisa, Spezia.
NONA GIORNATA: COSENZA- LECCO
DOMANI, SABATO AL SAN VITO-MARULLA (14,00 )
Cercasi tre punti disperatamente per scacciare crisi e cattiva sorte. Domani a Cosenza (14,00) contro un'avversaria in salute i blucelesti proveranno a ribaltare i pronostici per rimpolpare una classifica che non corrisponde agli effettivi meriti. Ma si sa, nel calcio a comandare sono i freddi i numeri. E questi numeri condannano agli aquilotti, mestamente a quota uno dopo cinque partite giocate. La situazione è pesante e sconfitte come quella di domenica a Cittadella possono lasciare ferite perché quando si perde dopo aver giocato bene per 85' fa male davvero. Naturalmente il Lecco in questo avvio di campionato ci ha messo pure del suo, pagando a caro prezzo cali di tensione, ingenuità e distrazioni. In sostanza, sembra che la serie B non sia ancora stata ben assimililata dagli aquilotti che, ricordiamo, non sono partiti alla pari con le avversarie causa le note peripezie post-promozione. Ma la parola d'ordine in casa Lecco è reagire. Ne è convinto mister Foschi che in conferenza stampa ha parlato anche della sua posizione dopo le quattro sconfitte.
DICHIARAZIONI PRE-PARTITA MISTER LUCIANO FOSCHI
- Teme per la sua panchina?
“No proprio no. Non sono incosciente perché vedo i ragazzi che si allenano con impegno e determinazione. La squadra vuole ottenere i risultati e migliorare classifica e umore. Non trascuriamo niente. La condizione fisica, che ci preoccupava, sta migliorando. I tempi sono quindi maturi per fornire prestazioni e fare punti. Perché il Lecco merita la B. Mi auguro che la squadra possa proseguire il percorso con il sottoscritto. Personalmente mi preoccupo solo del mio lavoro. Poi nel calcio esiste l'imponderabile e questo non si allena. Non credo però a fortuna o sfortuna. Quest'ultima è figlia di errori. La mia posizione ? Chi mi valuta sa cosa faccio e cosa posso fare. Le dinamiche che arriverammo fanno parte di qualcosa che non conosco”.
- Il Lecco è la squadra con più occasioni create ma pure quella che ne sfrutta meno.
“Se ogni partita si creano cinque o sei palle gol, ci sta che se ne possono sfruttare tre oppure zero. Se però non se ne crea, non si tira in porta. Quindi bisogna lavorare bene per cercare il modo per concretizzare le opportunità. Ma occorre pure perfezionare l'attenzione per non incassare gol. Bisogna poi insistere sulla condizione fisica che deve essere ottimale in tutti i giocatori, perché ho proprio bisogno di tutti. Cercheremo con la massima determinazione di portare a casa un risultato utile attraverso la prestazione. Sceglieremo i giocatori più in forma, migliorando anche i cambi. Chi entra deve farmi vincere la gara. Ormai i cambi determinano in positivo prestazioni e risultati. Chi rimane fuori non deve demoralizzarsi, ma considerarsi decisivo in caso di utilizzo”.
- Il post Cittadella è stato duro...
“ Il primo giorno abbiamo accusato la botta, poi abbiamo ricomposto i cocci. Lo staff, i direttori e io abbiamo svolto un lavoro oculato in settimana, anche da punto di vista psicologico. Questa mattima i ragazzi sembravano “avvelenati”. La sensazione è molto positiva. Quello che succederà domani non lo so. Dico solo che la squadra ha fatto di tutto per superare l'impasse della sconfitta immeritata di Cittadella. Andremo a Cosenza convinti di giocarcela alla pari e vincere. Il Lecco vuole dimostrare di non essere una squadra di “scappati di casa”, ma meritevole della B. I risultati arriveranno. Speriamo a partire da domani. Il Lecco può raggiungere il suo obiettivo, mancano ancora 33 partite”.
- Il Cosenza realizza molto nelle fasi finali.
“La squadra calabrese ha dimostrato domenica di non mollare mai, ma pure noi non molliamo e raramente è successo di incassare gol nel finale. Abbiamo voglia di emergere e non cederemo di un centimentro. Lo spirito è quello giusto”.
- Chi non ci sarà domani?
“Galli, Melgrati, Mangni e Zambataro restano a casa. Gli altri sono tutti convocati. Manderemo in campo i giocatori adeguati all'impegno”.
- Difesa a quattro?
“Stiamo provando di tutto pur di venirne fuori ma senza generare confusione. Se l'errore è legato al singolo e non al modulo di gioco perché cambiare ? Il rischio è di complicare le cose. E' più importante utilizzare atleti in grado di dare di più in certi momenti”.
DICHIARAZIONI DIRETTORE GENERALE ANGELO MAIOLO
- Le sue considerazioni sull'attuale momento?
“Osservo tutti i giorni il lavoro svolto dal mister. Arriva alle nove di mattina e va via alle sei di sera. La squadra si sta allenando a mille e questa mattina pure io ho notato che i ragazzi erano “velenosi”. Ieri il direttore Fracchiolla e io ci siamo recati all'Ospedale Galeazzi dal patron (ricoverato per una frattura, ndr). Abbiamo parlato di tutto, fuorché del mister. In altri campionati siamo partiti perdendo gare. Diamo tempo a Foschi”.
Intanto la società, tramite un comunicato “formula i più sinceri auguri di pronta guarigione al Patron Paolo Leonardo Di Nunno che nella giornata di giovedì 5 ottobre , a seguito di una caduta, ha riportato una frattura all'omero del braccio sinistro. L'AD è ricoverato presso l'ospedale Galeazzi di Milano”.
ALLA SCOPERTA DEL COSENZA
E' del 1912 la fondazione del Cosenza. Il club rossoblù ha all'attivo 25 partecipazioni alla serie B, categoria conquistata per la prima volta nel 1945-1946 in virtù della seconda posizione nel Girone F Centro-Sud Calabria-Sicilia. I migliori risultati ottenuti nei cadetti sono il sesto posto del 1988/89 e il quinto del 1991/92. Nel 1988/89, con Bruno Giorgi in panchina, i rossoblù sfiorano per la prima volta nella loro storia l'accesso all' Olimpo del calcio Concludono in quarta posizione utile per salire in A ( 44 punti con Cremonese e Reggina) ma per effetto della classifica avulsa arretrano fino alla sesta piazza. E' comunque un campionato esaltante per i lupi di Calabria che in attacco annoverano giocatori come Cozzella, Michele Padovano (futuro juventino) e Maurizio Lucchetti, bluceleste dal 1991 al 1992 con 45 presenze e 16 gol. Altra stagione impressa nella memoria dei tifosi rossoblù è quella del 1991/92. Il Cosenza, guidato da Edoardo Reja, rimane in lizza per salire in A fino alla giornata conclusiva. Ma proprio gli ultimi 90' si rivelano fatali per i silani che perdono a Lecce per 1-0, lasciando così il posto all' Udinese, avversaria diretta, che nello stesso giorno batte l'Ancona e aggancia il vagone di coda diretto in A. Nella massima serie vanno Brescia, Pescara, Ancona e Udinese. Quinto, beffato al fotofinish, il Cosenza. Nelle ultime due annate il club calabrese ha conservato in extremis la serie B, grazie alla vittorie nei playout. Nel 2021/22 con Pierpalo Bisoli in panchina, la compagine calabrese supera nello spareggio il Lanerossi Vicenza, mentre nella stagione scorsa a cadere vittima dei rossoblù è il Brescia, poi riammesso. Nell' attuale campionato, la squadra affidata a mister Fabio Caserta ha finora mantenuto un buon rendimento. Occupa l'ottavo posto con undici punti, frutto di tre vittorie, due pareggi. Tre le sconfitte. Finora il Cosenza è stato più efficace in trasferta dove ha messo in forziere sette punti su undici. Al San Vito- Gigi Marulla ha battuto per 3-0 l'Ascoli (3-0), ha pareggiato con il Sudtirol (2-2) e ha perso contro Modena e Cremonese, in entrambi i casi per 2-1. I silani non vincono davanti al pubblico amico dal 19 agosto, prima giornata di campionato. La differenza gol è + 2: undici fatti, nove subiti. Miglior marcatore è l'attaccante Simone Mazzocchi (arrivato dal Sudtirol) con tre centri, tutti realizzati nelle ultime quattro giornate. I rossoblù provengono dal successo all'Arena Garibaldi contro il Pisa. Il Cosenza dopo essere passato in vantaggio al 4' con gol il nazionale kosovaro Voca è riagguantato al 94' da Masucci. Al 98' il gol vittoria di Mazzocchi che di testa indirizza alle spalle di Nicolas, gelando i novemila dell'Arena Garibaldi. Questa la formazione dei silani: Micai; D'Orazio, Meroni, Venturi, Rispoli; Calò, Praszelik; Marras, Voca, Mazzocchi; Tutino. Entrati nella ripresa: Fontanarosa, Viviani, Florenzi, Canotto, Forte. Modulo 4-2-3-1.
PRECEDENTI
Quattro precedenti, tutti giocati in serie B negli anni sessanta. La prima volta il 23 dicembre 1962 in Calabria (14^ d'andata). Il risultato finale è 0-0 davanti a un folto pubblico (7000 presenti). Nel Lecco sono assenti per infortunio Facca e Caroli mentre per il difensore Veglianetti e per l'attaccante Innocenti è il debutto con la maglia bluceleste. Riccardo Innocenti, valtellinese di Ardenno classe 1943, metterà insieme nel Lecco 139 presenze condite da 30 realizzazioni. In carriera indosserà anche le casacche del Milan, della Spal (47 partite in A) e del Perugia, dove rimarrà per cinque stagioni. Questi gli schieramenti. COSENZA: Ravera, Orlando, Fontana, Thermes, Federici, Baston, Rumignani, Ippoliti, Lenzi, Marmiroli, Della Pietra. Allenatore Todeschini. LECCO: Alfieri, Veglianetti, Tettamanti, Galbiati, Pasinato, Duzioni, Innocenti, Schiavo, Cappellaro, Lindskog, Bagatti. Riserve: Clerici, Meraviglia, Marinai. Allenatore Dino Achilli. ARBITRO: Rancher di Roma. In quel lontano 1962 recarsi al Sud non è così semplice, basti pensare che la comitiva bluceleste per raggiungere la meta deve effettuare quattro tappe: partenza venerdì in pullman direzione Milano e da qui viaggio in treno fino a Napoli (pernottamento). Sabato mattina, sempre attraverso la strada ferrata, arrivo a Paola e successiva partenza per Cosenza. Trasferte d'altri tempi ! Nel ritorno, disputato sotto il Resegone il 12 maggio 1963, il Lecco si afferma per 1-0 con rete del “Gringo” Sergio Clerici al 28'. Alla fine del torneo la compagine bluceleste, che proveniva dalla serie A, si piazzerà sesta. Nel campionato di B successivo, 1963-64, la doppia sfida Cosenza-Lecco ripropone gli stessi risultati ( e marcatore) del campionato precedente: 0-0 in Calabria il 29 dicembre 1963 e successo bluceleste per 1-0 nel ritorno a Lecco del 24 maggio 1964. E' ancora Sergio Clerici, a segno al 30' della ripresa, a regalare la vittoria agli aquilotti in lotta per la promozione. Alla fine in A saliranno Varese, Cagliari e Foggia, quarto il Lecco a soli due punti dai rossoneri pugliesi. Il Cosenza, ultimo a quota 26, saluterà la B. Formazione bluceleste schierata da Angelo Piccioli: Meraviglia, Facca, Bravi, Sacchi, Pasinato, Schiavo, Savioni, Lindskog, Innocenti, Clerici, Bagatti. Allenatore Piccioli. Quattromila gli spettatori al Mario Rigamonti.
CURIOSITA'
Il Lecco ritorna in Calabria dopo oltre cinquant'anni. L'ultima volta a Catanzaro il 18 marzo 1973 in occasione del match contro il giallorossi. Finì 1-1 con gol di Rino Gritti al 22' e di Petrini all'83'. Tra gli allenatori che hanno guidato il Cosenza tre ex blucelesti: Giorgio Roselli, Giacomo Modica e Beppe Sannino, artefice della promozione del Lecco in C1, datata 2006/07.
LE ULTIME DAI CAMPI
Fuori causa Galli e Melgrati. La diagnosi per il centrocampista brianzolo è lieve distorsione del ginocchio destro, mentre gli esami a cui si è sottoposto il portiere italo-brasiliano hanno riscontrato una lesione al retto femorale. Entrambi potrebbero essere recuperati per la gara del 21 ottobre al Rigamonti-Ceppi contro l'Ascoli. Non parteciperanno alla trasferta in Calabria Mangni e Zambataro. Nel Cosenza in forte dubbio l'ex Federico Zuccon, vittima di un infortunio a Palermo il 22 settembre ( trauma leggero a un ginocchio). Il promettente centrocampista ligure sta svolgendo allenamenti differenziati, così come La Vardera. Recuperabile l'attaccante Gigi Canotto.
DIREZIONE ARBITRALE
Davide Ghersini di Genova, coadiuvato da Ciro Carbone di Napoli e Francesco Luciani di Milano. Quarto uomo Domenico Mirabella di Napoli, Var Marinelli, Avar Gualtieri
LE ALTRE PARTITE
Brescia-Feralpisalò, Sudtirol-Catanzaro, Reggiana-Bari, Modena-Palermo, Venezia-Parma, Cittadella-Ternana, Ascoli-Sampdoria, Spezia-Pisa, Como-Cremonese.
CLASSIFICA
Parma 20, *Palermo 16, Venezia e Catanzaro15, *Como 14, *Modena e Cittadella 12, Cosenza 11, *Sudtirol e Cremonese 10, ***Brescia e Bari 9, *Pisa e Ascoli 8, Reggiana 7, *Spezia e Ternana 5, Feralpisalò 4, Sampdoria 2 (-2 penalizzazione), ***Lecco 1.
* una gara in meno Palermo, Modena, Sudtirol, Como, Pisa, Spezia.
R.F.